
Descrizione
Sommario
Martino Doni – La verità del debito. Introduzione al quaderno
PROBLEMI
Cristiana Dobner – Sul ponte di diamante
Piero Stefani – Il rapporto tra debitore e creditore nelle Scritture
Luigino Bruni – Il “giusto prezzo”. la logica del debito nel rapporto tra fede ed economia
Giuseppe Tattara – Giustizia non carità
Paolo Ricca – L’unità cristiana come debito
Elettra Stamilli – Il debito tra ascesi e capitalismo
Massimo Tura – Il dono dell’obbligazione. La questione del debito nel pensiero di Emmanuel Levinas
Gianni Tognoni – Per una giustizia – spiritualità ecologica
Attà Negri – Sara Huspek – «Me lo devi!». Quando pretendere diviene illusione di possesso, annullamento dell’alterità e delirio di onnipotenza
LUOGHI
Alessandro Dehò – Vivere da sdebitato
Martino Doni – Debito d’amore. Il narcisismo nella coppia
Flavia Franzoni – Il peso dei debiti nella famiglia
Ugo Sartorio – Sant’Antonio tra debitori e usurai
RUBRICA
Arrigo Anzani – Mendicanti indebitati
La pandemia da Covid-19 ha profondamente modificato i comportamenti, le abitudini e gli stili di vita dei cittadini. Alla situazione che ne è derivata fa riferimento questo bel volume dal titolo curioso "Il fico sterile", che adotta un genere letterario inconsueto, scegliendo come interlocutore l'homo sapiens e rivolgendosi a lui, non senza un velo di elegante ironia, attraverso una lunga lettera in cui si alternano a giudizi molto severi sul modello socio-culturale dominante proposte positive di cambiamento. Il volume non si limita tuttavia a rilevare i limiti e i mali della situazione presente; offre piuttosto indicazioni e piste preziose per la promozione di una alternativa, che esige per essere attivata un cambio di paradigma, sia a livello della coscienza personale che della struttura sociale. (dalla «Prefazione» di Giannino Piana)
A 97 anni, Annick de Souzenelle, autrice de Il simbolismo del corpo umano, affronta il capitolo quinto della Genesi, quello della genealogia di Adamo, e quindi dei patriarchi, da Caino e Abele fino a Noè. Dalla lettura dei testi ella ricava un’avvincente descrizione della posizione reale e simbolica occupata da questi grandi antenati. Ognuno infatti risulta essere un momento, un “mese” della gestazione del feto adamitico all’interno della nostra matrice cosmica. Spiega l’Autrice: «Torniamo perciò a quei sei primi patriarchi, inizialmente attenti a quanto essi ci rivelano della nostra umanità. [...] Ne darò conto finché ne ravviserò la ricchezza meditando sulla seconda parte della genealogia dell’‘Adam, offerta nel quinto capitolo della Genesi».
"Quale omaggio alla Madre in occasione della presente raccolta, vorrei rifarmi, a modo di prefazione, al brano di un documento pontificio dove Paolo VI ci rimanda alla Vergine non solo come via veritatis, ma anche come via pulchritudinis: via da seguire se si vuole raggiungere la beatitudine promessa. Una beatitudine che non può essere tale se, appunto, è solo verità. La verità da sola può fare anche male. La verità la possiedono anche i dannati. Ma la bellezza!... Infatti Dostoevskij dice che sarà la bellezza a salvare il mondo. E io, senza sconvolgere nessun ordine, ma solo per dire quanto più mi preme, precisamente vorrei qui proclamare, avanti a ogni altra urgenza, la via della bellezza." (David M. Turoldo)