
Nella Basilica patriarcale di San Pietro a Roma il 15 settembre 1864 a Daniele Comboni balenò alla mente il Piano per la rigenerazione dell’Africa. L’idea fondamentale del Piano così si esprime: «Non si potrebbe assicurar meglio la conquista delle tribù dell’infelice Nigrizia, piantando il nostro centro d’azione là dove l’Africano vive e non si muta e l’Europeo opera e non soccombe? Non si potrebbe promuovere la conversione dell’Africa per mezzo dell’Africa?». Di fatto quello proposto da Comboni è un cambio di prospettiva mai prima pensato, destinato a produrre frutti non solo per l’evangelizzazione dell’Africa, ma anche per il suo sviluppo civile e sociale.
Laurence ha 15 anni e una famiglia particolare: il papà è morto, la mamma ha problemi con l’alcol e il fratellino Jay ogni tanto crede di essere un cane. Di nascosto, Laurence partecipa a un quiz radiofonico; spera di vincere per regalare alla mamma un viaggio in terre lontane.
Il tutto si complica quando, una notte, la mamma sparisce di casa. Per quindici giorni Laurence dovrà prendersi cura del fratellino, indagare sulla scomparsa della mamma e allontanare il rischio di essere affidati a qualcun altro: dunque, a scuola e con i vicini finge che la mamma non se ne sia mai andata.
Un giorno Laurence scopre una barca nel canale e comincia a sospettare che a bordo ci sia la sua mamma. Ma non sarà facile riportare ogni cosa alla normalità.
Questo libro traccia un percorso attraverso le precomprensioni e i luoghi comuni del credere: una strada che comincia dall’incontro con la samaritana e arriva fino al buon samaritano, incrociando l’esperienza di Pietro e dei discepoli di Emmaus. Uno sguardo vivace, gettato “dal di fuori” su un doppio fronte: quello della comune esperienza umana e quello delle costanti, altrettanto umane, che nei racconti biblici dischiudono altri orizzonti, altri sguardi, altri pesi e altre misure.
L’imperatore Costantino e l’Editto di Milano hanno segnato la storia dell’Impero Romano e della Chiesa. Certo è stato anche un editto politico, ma non si può trascurare il valore vero della libertà di religione in esso contenuto.
Nel volume vengono presentate alcune figure di martiri cristiani che nei primi secoli testimoniarono la fede a scapito della loro stessa vita. Sono poi ripercorse le dispute teologiche sulla Trinità e il cammino che ha portato al Credo che ancora oggi professiamo: la lotta contro l’eresia dell’arianesimo e la stagione dei Concili, da Nicea a Costantinopoli. Infine si è riflettuto sulla nuova visione di potere, nata con Costantino.
Questo percorso aiuta a comprendere meglio il significato dell’Editto di Milano, a riscoprire le conseguenze religiose politiche e sociali di questo editto di libertà, e a capire che cosa può insegnarci anche oggi come cittadini e come cristiani.
‘’Non ti amo perché ho bisogno di te, ho bisogno di te perché ti amo’’. Non è un gioco di parole questa verità detta da un profondo conoscitore dell’animo umano, lo psicologo e psicanalista Erich Fromm. La vita dell’altro diventa indispensabile quando si ama; e si ama a tal punto da rinunciare a se stessi affinché la persona amata possa vivere pienamente. ‘’Amare significa dire all’altro: tu non morirai’’, diceva il filosofo francese Gabriel Marcel. In questo libretto brevi pensieri d’autore e immagini suggestive concorrono a illustrare l’incanto dell’amore umano. Spillato illustrato a colori.
Frasi di Erich Fromm, Nicholas Sparks, Kahlil Gibran, Pedro Salinas, Luis Mandoki, S. Lawrence, Susanna Tamaro, Karol Wojtyla, Eric Segal
Andrea Grillo in questo breve saggio a cavallo tra filosofa e teologia propone una riflessione sulla libertà. In una prima parte, l’autore affronta la questione dell’idea moderna di libertà, per poi esemplificarla in una lettura del concetto di tolleranza e arrivare così a riassumere in dieci tesi il rapporto costitutivo tra libertà e autorità, tra autonomia e riconoscimento. La seconda parte tocca i temi dell’identità ebraica e della logica della croce come definizione della cittadinanza, per finire con un’applicazione del discorso alle questioni che oggi agitano la coscienza familiare e matrimoniale. Nella terza parte l’attenzione viene concentrata sulla mistica e sul conflitto delle facoltà sul tema dell’evidenza e dell’autorità. Il testo si conclude con la formulazione di una serie di proposizioni che delineano sommariamente il profilo di una “genealogia della libertà”, tesi centrale e portante di questo piccolo volume.
Una Via Crucis per prepararsi alla Pasqua. "Dalla tua passione e morte, o Signore, è scaturita la nostra salvezza. Fa' che le nostre fatiche e sofferenze di ogni giorno, a te offerte, si trasformino in riparazione dei nostri peccati e in benedizione per i nostri fratelli, in particolare per le persone care e per quanti hanno perso la fede o non hanno più speranza". Comprende 15 stazioni: le 14 classiche più la risurrezione.
Spesso frettolosamente percepita come sinonimo di relativismo e quindi abbandonata all’euforia dei buontemponi o all’acido corrosivo degli scettici, l’ironia parrebbe un inquilino scarsamente compatibile e perfino imbarazzante per rapporto al pensiero della fede. Questo saggio, ideale prosecuzione della riflessione dell’autore sul tema della “voce della rivelazione”, scommette sulla fecondità del singolare accostamento fra teologia e ironia: il soffio ironico emerge come una finzione salutare e onesta, una maschera che smaschera la differenza tra il punto di vista degli uomini e quello di Dio. Ospite dell’evento della rivelazione, l’ironia sprigiona una «voce di sottile silenzio» e restituisce alla teologia quel “pudore della verità” di cui dovrebbe essere sempre mendicante. Ne è cifra sintetica il Cristo crocifisso e sorridente di Chagall: l’ossimoro scomodo che affascina e interpella.
Teologia e musica: due universi che raramente si visitano, due mondi a torto ritenuti incompatibili tra loro. Questo saggio intende dimostrare come musica e teologia entrambi linguaggi di trascendenza -possano vibrare in perfetta consonanza in quanto tentano di dire qualcosa di ineffabile.
Jordi Piqué guida il lettore in un percorso affascinante tra suono e pensiero, che ci immerge nella bellezza del Dio che si rivela. Uno sguardo ampio e sfaccettato su una relazione complessa attraverso un’analisi innovativa di opere e autori (sant’Agostino, von Balthasar, Sequeri ,Thomas Luis de Victoria, Schönberg e Messiaen).
Zia Ubalda è piccola e tonda. Sembra un simpatico elfo grassoccio che veste sempre di rosa. È la zia preferita di Sara ed è semplicemente la persona più divertente, allegra e simpatica che lei abbia mai conosciuto. Ogni mercoledì la va a trovare nella comunità per disabili in cui vive. La mamma di Sara pensa che tutto questo sia una perdita di tempo e quando decide, senza dar retta a nessuno, di trasferire la sorella altrove, Sara non ci sta e scappa con la zia. Durante la fuga zia Ubalda ha una delle sue crisi e, quando tutto sembra precipitare, giunge il più insperato dei soccorsi: una coppia di punk, Ratto e Nena, e il barbone Carletto offrono loro rifugio in una ex fabbrica di cioccolato trasformata in uno studio di artisti. Quando finalmente la mamma di Sara riesce a trovarli, ha modo di riflettere su quanto è successo: forse non si può tenere tutto sotto controllo, forse bisogna saper ascoltare gli altri, forse li si deve accettare per quello che sono. Il viaggio di Sara e di zia Ubalda, una divertente storia on the road. Un libro imprevedibile che insegna a difendere con forza e coraggio ciò che si ama. Età di lettura: da 8 anni.