
Come vivere l'identità cristiana nel mondo? Anziché attardarsi a stilare un elenco di consigli dettagliati o di singole massime operative, G. Greshake da teologo di lungo corso - propone una riflessione "alta" su alcuni atteggiamenti di fondo della vita cristiana e delinea una "topografia" spirituale sui contesti importanti in cui dare realizzazione alla vita di fede. Come possiamo e dobbiamo vivere da cristiani nel mondo? All'insegna di questa domanda-guida, Gisbert Greshake propone una riflessione teologica su alcuni atteggiamenti fondamentali della vita cristiana e su luoghi e contesti importanti in cui dobbiamo vivere la nostra fede: la questione del senso della nostra vita sulla terra; l'ascolto della chiamata di Dio; il senso della vita quotidiana e della festa; dove e come possiamo trovare Dio nella nostra vita e nel mondo; come l'essere umano deve comportarsi con la finitezza della propria vita; la preghiera. Il libro offre, attraverso l'approfondimento di questi temi fondamentali alla base delle diverse spiritualità, un aiuto per realizzare spiritualmente la propria identità cristiana.
Questo libro, ricco di consigli pratici, aiuta a sentire il lavoro non come un peso, ma come arricchimento della persona, come partecipazione alla forza creatrice di Dio.
Un libro per gestire creativamente lo stress e ritrovare la voglia di vivere.
Nel Tempo liturgico di Pasqua i cristiani celebrano la memoria della risurrezione di Gesù. Riscoprono così il loro essere redenti: fanno esperienza della forza dello Spirito, conformano il loro essere e il loro operare alle "cose di lassù" (Col 3,1s.), riaffermano la loro appartenenza ecclesiale, rinnovano lo slancio missionario della comunità. In sedici, deliziosi ritratti, le principali figure bibliche del Tempo pasquale guidano lungo questo percorso, consentendo di riscoprire oggi l'entusiasmo iniziale della fede nel Risorto. L'incontro con il Risorto ha sconvolto le vite di discepoli e discepole di Gesù. Dopo la Pasqua, la loro conoscenza umana del Maestro di Nazaret si è evoluta fino a confluire nella fede matura nel Cristo: è lui il Signore! Attorno alla buona notizia, che non poteva non essere divulgata, è sorto il primo nucleo della Chiesa, il nuovo popolo di Dio. Oggi come allora, nella cinquantina pasquale i cristiani rivivono quel mistero inaudito: "Cristo, spezzati i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro". Riscoprono il loro essere redenti, fanno esperienza della forza dello Spirito, conformano il loro essere e il loro operare alle "cose di lassù", riaffermano la loro appartenenza ecclesiale. In questo cammino di esultanza, la Scrittura e la liturgia propongono all'attenzione dei fedeli alcune personalità esemplari: le donne al sepolcro e la madre di Gesù, il gruppo dei Dodici e in particolare Pietro, Giacomo, Giovanni.
In breve
«Creazione o evoluzione? L’alternativa è superata da tempo. Sia le scienze sia la fede parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista molto diversi – e tutti e due i punti di vista sono estremamente importanti» (Medard Kehl). Un saggio sulla fede cristiana nella creazione, a confronto con le domande cruciali dell’uomo d’oggi.
Descrizione
«Insieme a molti scienziati e teologi, sono del parere che l’alternativa “creazione o evoluzione” sia fondamentalmente superata da molto tempo. Entrambe le parti, le scienze e la fede, parlano dello stesso mondo, ma sotto due punti di vista diversissimi, ed entrambi i punti di vista sono importanti per noi uomini. Insieme offrono una visione del mondo assai più ricca di quella che possono dare presi ciascuno per conto suo» (Medard Kehl).
Il mondo è frutto semplicemente di un cieco caso? Oppure è al contrario la materializzazione di forze divine? Per il cristianesimo il mondo non è né l’uno né l’altro, ma è “creazione”. Questo volume presenta la fede cristiana nella creazione e risponde alle domande centrali: In che rapporto sta la fede religiosa con le scienze della natura? C’è una provvidenza divina per la nostra vita? Perché ci sono tanto dolore e tanta sofferenza se il mondo è una creazione buona? Da dove viene il male? E, alla fine, per quale motivo esistiamo?
In breve
Otium è essere capaci di fare silenzio. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare, a tendere l’orecchio interiore per entrare nel mistero delle cose. Otium è allora il luogo della contemplazione. Se non vuoi sapere una moltitudine disparata di cose, ma conoscere la sostanza dell’essere, allora prenditi del tempo, assapora l’otium.
Descrizione
«Il riposo e la calma sono dire di sì al mondo, dire di sì alla vita e dire di sì a noi stessi. Felici sono quegli attimi in cui non vogliamo nulla, ma siamo presenti, privi di qualsiasi intenzionalità, in armonia con la nostra anima, in armonia con il mondo» (Anselm Grün).
Prendetevi tempo, assaporate l’otium.
L’otium è la capacità di fare silenzio e tacere. Soltanto chi tace riesce ad ascoltare. Nell’ascolto tendo l’orecchio per entrare nel mistero delle cose. L’otium è il luogo della contemplazione, dell’osservazione prolungata del mistero delle cose. Non voglio sapere una moltitudine disparata di cose, ma ambisco a conoscere la sostanza dell’essere.
In breve
Quindici figure bibliche – Abramo e Mosè, Naaman il Siro e l’anonimo servo del Signore, Giona, Ester, Susanna, Gesù con Pietro, Giacomo e Giovanni, la Samaritana, Marta e Maria, il cieco nato, ma anche personaggi delle parabole come il fariseo e il pubblicano, il padre misericordioso, l’uomo ricco e il povero Lazzaro – scandiscono l’itinerario spirituale di Quaresima, lungo il quale i credenti in Cristo sono esortati a intensificare l’ascolto della parola di Dio.
Descrizione
Il periodo quaresimale ci propone un cammino di quaranta giorni dove sperimentare in modo efficace l’amore misericordioso di Dio, ritornando a lui con tutto il cuore, a lui che ci converte.
È una consolazione percorrere proprio quel cammino in compagnia di figure bibliche come queste che, con il loro esempio, ci spronano ad accogliere la volontà divina e ci preparano a rivivere il mistero pasquale. Ed è un’autentica sfida averle al proprio fianco, confrontarsi con la loro testimonianza, gareggiare con i loro doni di fede, far battere il proprio cuore all’unisono con il loro – e con il cuore di Dio!
È un sussidio per la liturgia feriale che mette a disposizione tutto quello che serve sia al Presidente sia al lettore. È un sussidio pratico perché alla sede consente di evitare il Messale e di inserire il ricordo del defunto nella preghiera dei fedeli. È ricco perché attinge a diverse tradizioni liturgiche e offre nuove composizioni. È originale, perché pensato per "colorare" con la Parola di Dio i riti d'ingresso, la liturgia della Parola e i riti di conclusione.
Partendo dalla propria esperienza e portando la propria testimonianza, con questo nuovo libro il cardinale Kasper corona un progetto perseguito per anni e completa le sue grandi monografie precedenti, dedicate a cristologia e dottrina su Dio.