
La dimensione teologica di papa Francesco. Le radici teologiche del pensiero di Jorge Mario Bergoglio, ma anche le prospettive pastorali del suo pontificato aperte da quei contenuti teologici, sono qui tratteggiate con intelligente competenza e con squisita empatia da uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco: il cardinal Walter Kasper.
Cosa vuol dire essere “cattolico”? Vuol dire praticare i sette sacramenti che accompagnano l’uomo dalla culla alla tomba, o affidare la propria salvezza a una gerarchia piuttosto che a novene, indulgenze e pellegrinaggi? No, questa sarebbe una caricatura. In realtà, il cattolicesimo non è una determinata dottrina cristiana né, tantomeno, una data organizzazione religiosa. Il cattolicesimo è un certo modo di vivere e di pensare il cristianesimo. È viverlo e pensarlo in termini di sacramentalità.
Descrizione
La sacramentalità, ossia la forma di pensiero sacramentale, è l’essenza del cattolicesimo: questa la tesi centrale del libro.
Se il cattolicesimo sta o cade con la sacramentalità – che, si badi, è ben di più del rozzo sacramentalismo – è indispensabile mettere a fuoco che la mediazione sacramentale poggia sulla distinzione (non sulla identificazione) fra il piano visibile e il piano invisibile, pur ritenendoli inseparabili. L’autorità di Cristo e l’autorità del ministero apostolico, la verità in sé e il dogma che la indica sono come il significato e il significante in un simbolo: distinti, ma inseparabili. Ecco perché la chiesa cattolica concepisce come sacramento non solo i suoi sette atti fondamentali, ma pure se stessa.
Karl-Heinz Menke prosegue però oltre. Se davvero l’essenza del cristianesimo va individuata nel principio di sacramentalità, allora bisogna riconoscere che al centro più intimo dell’identità cattolica, negli ultimi decenni, sono state inferte delle ferite più profonde di quelle dei tempi della Riforma protestante e dell’Illuminismo europeo. E questo soprattutto per due motivi: in ragione della cosiddetta postmodernità, qui intesa nella sua complessità; e anche a motivo di un ecumenismo irenico e superficiale, che chiude gli occhi di fronte alla differenza fondamentale esistente fra le confessioni cristiane.
La riflessione di Menke a proposito di questa sacramentalità sotto attacco (e a volte incrinata) non si limita al piano teorico e ideale, ma tocca anche temi di spinosa attualità. Si possono accogliere a cuor leggero le aperture di chi chiede di ammettere le donne al sacerdozio, di chi riduce l’eucaristia a banchetto conviviale, di chi relativizza l’indissolubilità del matrimonio e di chi vorrebbe trasformare la “chiesa dall’alto” in una “chiesa dal basso”? Chi non riconosce nella sacramentalità l’essenza del cattolicesimo, risponderà di sì e non vedrà in questo alcun rischio di perdere la propria identità. Il presente libro sostiene invece la concezione opposta: in termini, se necessario, volutamente provocatori.
RUBRICA
Per comunicare meglio
17. I preti scrivono... ma sanno comunicare?/3 (Roberto Laurita)
DOSSIER
Le nostre grandi parole
52 Coscienza
1. Coscienza: il significato del termine nell’uso corrente (Valeria Boldini)
2. La concezione della coscienza negli scritti di san Paolo (Giuseppe Pulcinelli)
3. Come viene intesa la coscienza nella teologia morale fondamentale? (Aristide Fumagalli)
4. Coscienza: indicazioni per la predicazione (Chino Biscontin)
5. Coscienza: breve antologia di testi (Benedettine del Monastero «Mater Ecclesiae»)
SUSSIDIO
Misericordia io voglio. Esercizi spirituali in parrocchia (Luigi Guglielmoni, Fausto Negri)
PREPARARE LA MESSA
Dal Mercoledì delle ceneri alla Veglia pasquale
Mercoledì delle ceneri (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
1ª domenica di quaresima (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
2ª domenica di quaresima (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
3ª domenica di quaresima (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
4ª domenica di quaresima (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
5ª domenica di quaresima (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
Domenica delle palme (Francesco Bargellini, Roberto Laurita)
Triduo pasquale (Roberto Laurita)
Questo non è il consueto trattato sui rapporti fra "scienza e fede". Qui uomini di scienza, che sono al tempo stesso uomini di fede, raccontano la loro esperienza umana e credente, in modo naturale e sorprendente al tempo stesso, e mostrano quanto le domande e gli apporti della scienza siano preziosi per il pensare teologico e per l'azione pastorale. Perché i benefici del progresso scientifico non siano riservati a pochi e privilegiati "addetti ai lavori", ma contribuiscano a una comprensione integrale dell'uomo e del suo posto nell'universo.
"In questo libro, che è un compagno di viaggio per la Quaresima, desidero interpretare le ultime frasi pronunciate da Gesù in croce come trasformazione delle nostre sette paure di fondo. Le parole di Gesù dalla croce si sovrappongono alle nostre ansie, per trasformare la nostra paura in fiducia. Lui le sovrappone alle nostre ansie, anche perché troviamo il coraggio di affrontare la nostra paura. Soltanto se esaminiamo la nostra paura e avviamo un dialogo con essa, la paura si può trasformare." (Anselm Grün).
Negli ultimi decenni, una cospicua parte degli studi si sono concentrati sul Gesù storico, mettendo in luce le coordinate del contesto culturale, sociale e religioso ebraico della sua vita e del suo ministero. Questa attenzione al contesto, alla quotidianità, suggerisce ora di scoprire – sotto una analoga luce – la figura ebraica di sua madre, Maria di Nazaret, vista soprattutto quale donna di grande coraggio, forza e preghiera.
Abituati come siamo, da secoli, a rappresentarci Maria come “non-ebrea”, questo approccio innovativo e multidisciplinare apre spazi creativi alla immaginazione teologica. Con stile chiaro e accessibile, svelando dettagli concretissimi e una varietà di preziose intuizioni, Athans offre alla portata di un vasto pubblico contenuti di vitale importanza per la teologia biblica, la teologia al femminile e la teologia spirituale contemporanea.
Questo è il genere di libro che chiama lettrici e lettori a lasciarsi coinvolgere tanto con la testa quanto con il cuore e, nel finale, sporge sorprendentemente su una dimensione poetica: Athans, con una mossa ispirata, invita a pregare Dio insieme a Maria, donna ebrea.
Un versetto biblico per ciascun giorno, commentato spiritualmente e corredato da un brano contemporaneo.
Descrizione
Dopo la notevole diffusione della collana «Lectio divina per ogni giorno dell’anno» (in diciassette volumi), questa nuova sezione della collana «Lectio brevis» intende mettere a disposizione di un pubblico più vasto le ricchezze della Lectio divina, tenendo presente specialmente chi, pur desiderandolo, fatica a trovare nella sua giornata un tempo prolungato per il confronto con la Parola, “Pane quotidiano” del cristiano.
Fra i testi proposti dalla liturgia del giorno, viene privilegiata una pericope o viene scelto un solo versetto e, per ogni giorno, si offre un tema unitario approfondito in due momenti: il primo biblico sapienziale (per la meditazione) e il secondo di attualizzazione (per la lettura spirituale). Anche il formato tascabile intende favorire una facile utilizzazione del sussidio in qualsiasi momento libero della giornata.
Un versetto biblico per ciascun giorno, commentato spiritualmente e corredato da un brano contemporaneo.
In breve
Questo Commentario esegetico agli scritti del Nuovo Testamento è opera, in due volumi, di Klaus Berger, uno dei più noti biblisti di lingua tedesca, fra i pochi a essere raccomandati da Benedetto XVI nei suoi libri su Gesù.
Il primo volume contiene il commento ai quattro vangeli e agli Atti degli apostoli. Il secondo volume (in preparazione) conterrà il commento alle epistole e all’Apocalisse.
Descrizione
Un articolato commentario a tutti gli scritti del Nuovo Testamento ad opera di un solo autore, il biblista tedesco Klaus Berger, uno dei massimi specialisti in campo internazionale.
Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente.
Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto. L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi , alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione.
Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.