
Questo libro affronta una questione che è sotto gli occhi di tutti: gli adulti - preti, genitori, catechisti, animatori - faticano a trasmettere la loro fede alle giovani generazioni. Agnès Charlemagne propone allora di aprire piste nuove, sentieri inediti. Si tratta di abbandonare concetti, definizioni, immagini e linguaggi che stanno diventando un inciampo e di accettare un dialogo franco, schietto, a 360 gradi, con ragazzi e giovani. Non per condurli dove abbiamo deciso in anticipo per noi, ma per vivere, disarmati e disarmanti, insieme a loro l'avventura del credere. Disposti a lasciarci spiazzare e stupire dalle loro scoperte, dalle loro esperienze di senso, dai loro racconti, dalla profondità delle loro domande. Questo libro è stato scritto a partire dall'esperienza di madre, animatrice giovanile, catechista, e da un numero impressionante di incontri e laboratori sulla fede, che hanno avuto come protagonisti ragazzi, adolescenti e giovani. Charlemagne ne ha fatto un'ottima guida per quegli adulti - siano essi genitori, nonni, educatori o catechisti - che vogliono cimentarsi con la trasmissione della fede ai più giovani. Introduzione di Adrien Candiard.
In questo commento discorsivo e scorrevole, Blenkinsopp esplora la storia biblica di Abramo, facendoci dono di un ritratto nuovo e creativo di questo intrigante antesignano per giudaismo, cristianesimo e islam. Mentre decifra i testi di Genesi 11-25, Blenkinsopp si concentra sull'arte letteraria e teologica della narrazione nel suo insieme. Egli discute inoltre una serie di questioni sollevata dalla saga di Abramo, tra cui la conferma delle promesse di Dio, il cosiddetto sacrificio di Isacco (anche in rapporto alla morte di Gesù) e il ruolo dell'altro figlio di Abramo, Ismaele. Ogni capitolo comprende poi una sezione intitolata «Colmare le lacune», che analizza con occhio critico una quantità di commenti ebraici, cristiani e islamici suscitati dal testo-base di Genesi nel corso dei secoli. Abramo ne esce illuminato di una luce nuova. Da storico esperto qual è, Blenkinsopp ci restituisce un riassunto solido ed essenziale del testo, delle sue affermazioni e delle sue ricche risorse per la fede. Concentrandosi infine sul ruolo e la funzione che la tradizione abramitica seguita a svolgere, al lettore e alla lettrice si spiega che cosa può significare il patriarca per i cristiani di oggi.
Ne mondo globalizzato acquistano una rilevanza sempre maggiore le problematiche etico-economiche. Per questo motivo Wilhelms e Wulsdorf si propongono di delineare il profilo di un'etica dell'economia, rivolgendosi a tutti coloro che si confrontano, sul piano sia teorico che pratico, con questioni morali in campo economico. Questo libro intende offrire un orientamento nella gestione dei processi di cambiamento e ottimizzazione, valorizzando le categorie centrali di valutazione in campo economico. L'accento viene posto su comunicazione, partecipazione, cooperazione e trasparenza, intesi come criteri etici orientativi che mirano alla diffusione della responsabilità e del bene comune a tutti i livelli dell'agire economico: al microlivello (il soggetto economico individuale), al mesolivello (l'attore economico aziendale) e al macrolivello (il sistema economico nazionale e globale). Una panoramica sul mondo degli affari, perché anche questo settore sostenga la nostra realizzazione come esseri umani.
Dall’indice: 1. Gesù in mezzo agli storici; 2. Gesù in testa ai màrtiri del nostro tempo; 3. Il Cristo di Paolo, nelle pratiche; 4. Il Cristo dei concili, nella sua tunica lacerata; 5. L’incarnazione come interpellazione, empatia e compassione; 6. Dall’imperdonabile alla riconciliazione: la croce; 7. Approssimazioni della gloria; Conclusione: Stupirsi delle parole e appropriarsi degli avvenimenti nell’intimo.
Descrizione
Gesù di Nazaret, oltre i secoli e le dottrine, può essere nostro contemporaneo? Come possiamo orientarci fra i diversi ritratti del Gesù della storia? Non vi è forse un abisso fra il Cristo di Paolo, il Gesù dei sinottici e il Cristo dei concili? Come mai le definizioni conciliari sulla natura di Cristo hanno causato tante divisioni nelle chiese? È accettabile che la tunica del Cristo rimanga lacerata, mentre le dichiarazioni ecumeniche professano la stessa fede nel Cristo?
Facendo leva su domande decisive come queste, la breve cristologia di Durand propone alcuni criteri di valutazione e apre un cammino innovativo. L’autore è attento non ai soli concetti, ma valorizza altresì i màrtiri, le pratiche, il dialogo. Prende poi in esame incarnazione, croce e gloria, facendosi aiutare da esperienze strutturanti per la nostra sensibilità come l’interpellazione, l’empatia e la compassione, il fatto di dover affrontare l’imperdonabile, la scomparsa del Risorto e così via.
Un approccio acuto e innovativo a Gesù, a prova della vitalità indomita della cristologia europea contemporanea.
La Bibbia è parola di vita, parola che guida alla vita. Vuole aiutarci a vivere bene, ad affrontare l'esistenza di tutti i giorni fondandoci sulla fede. Ciò non significa però che la Bibbia sia un manuale di istruzioni per l'uso. La prima intenzione della Parola non è dispensare direttive, ma dirci chi siamo: se riconosciamo chi siamo, qual è il nostro vero io, vivremo anche in modo diverso. È questa dunque la maniera migliore per comprendere il messaggio di Gesù, e comprenderlo più a fondo. Anselm Grün presenta qui alcuni passi biblici centrali, così che possiamo entrare in dialogo con noi stessi. Sono testi che ci toccano nella nostra ricerca personale e ci guidano a cogliere le profondità della nostra anima. Il benedettino tedesco fa parlare in forma nuova e fresca quei testi antichi, ce li rende familiari in modo che giungano a interpellarci direttamente. La nostra vita appare allora in una luce nuove e, al tempo stesso, quelle pagine dispensano parole per la vita: parole ispirate che aprono la porta al cuore. «Ho scelto alcuni testi biblici che mi sono sembrati importanti per chiarirci interiormente e avere padronanza della nostra vita. Li ho disposti secondo cinque temi, delineando così un itinerario di vita cristiana per oggi ispirato biblicamente. Ne è nato un libro che, riportandoci al centro della fede cristiana, ci orienta nel nostro cammino» Anselm Grün.
La conversione è un dato sfuggente e complesso. È realtà rilevante per le scienze sociali, è argomento spinoso per la missione cristiana, è tema dibattuto nel confronto interreligioso, è concetto chiave per la futura forma di chiesa.
Descrizione
Che cos’è la conversione? Si tratta di un evento improvviso, emozionale, o invece di un processo che si distende nel tempo, con tappe e passaggi, avanzamenti e involuzioni? È solo un fatto intimo, personale, oppure coinvolge anche il gruppo di appartenenza, le istituzioni e le gerarchie religiose? Si tratta di un fenomeno che interessa unicamente le religioni? E, all’interno di queste, la sua interpretazione è univoca e contrastante? Come valuta, per esempio, un hindu la conversione intesa secondo il paradigma occidentale? Un musulmano può aderire a un altro credo senza incorrere in seri problemi con la propria comunità? Perché, in genere, oggi si ritiene che sia scorretto rivolgere a qualcuno l’invito a convertirsi? È ancora attuale l’annuncio cristiano alle religioni in vista della conversione?
Sono solo alcune delle domande che stanno alla base di questo libro, scritto per fare chiarezza su un concetto divenuto controverso.
In particolare, il saggio di Sartorio affronta due temi ampiamente dibattuti, vale a dire il rapporto missione-conversione, non più così scontato, e la problematica legata al diritto di convertirsi. L’Autore sostiene che nella missione della chiesa l’obiettivo della conversione deve permanere, anche se va raggiunto in modo diverso rispetto al passato (ogni epoca, del resto, ha trovato la sua via); è inoltre convinto del fatto che missione e conversione sono inseparabili non solo per i destinatari dell’annuncio, ma altresì per la chiesa nel suo insieme e per ogni cristiano.
Che cos'è la chiesa? Ad Hans Küng è stato chiesto parecchie volte di formulare una risposta in forma breve e facilmente comprensibile, puntando all'essenziale, in chiave più carismatica che istituzionale. Questo Chiesa, che è il compendio di La Chiesa (il più fitto volume, pubblicato da Queriniana nella «Biblioteca di teologia contemporanea»), è destinato a un vasto pubblico di lettori e lettrici. È un testo agile e, poiché contiene gli elementi indispensabili dell'essenza della chiesa, si presta a essere utilizzato in gruppi di studio, nell'insegnamento della religione cattolica e anche come guida alla lettura dell'opera maggiore. Quella a firma di Hans Küng è la prima trattazione davvero rinnovata sulla chiesa che appare dopo il Vaticano II. Al cuore della sua visione sta la natura storica della chiesa: per Küng la chiesa realizza la propria essenza in forme storiche sempre mutevoli e imperfette, le quali esigono un processo permanente di riforma. Questa dinamicità profetica e questa autocritica restano un monito anche per l'oggi ecclesiale.
I termini "sinodo" e "sinodalità", che si propongono come categorie ecclesiologiche oggi imprescindibili, nel Nuovo Testamento semplicemente non compaiono. Eppure, anche se non nominate in modo esplicito, sono dimensioni autenticamente presenti nelle comunità delle origini e affiorano in molti testi fondanti. Il saggio del biblista Aldo Martin ha il merito di metterle in luce, raccogliendole attorno ai momenti storico-narrativi del dispiegarsi ecclesiale, così come si presentano nella fonte biblica. Le diverse scansioni - una chiesa che è convocata, che è attuata, che è strutturata, che è inviata e che è orientata all'éschaton - costituiscono l'ossatura di una ecclesiologia biblica sinodale, elaborata in dialogo con il documento della Commissione teologica internazionale La sinodalità nella vita e nella missione della chiesa e in vista del Sinodo ordinario dei vescovi previsto per il 2023. «Quello delle sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla chiesa del terzo millennio» Papa Francesco, 17 ottobre 2015.
La kénosi che Paolo attribuisce al Figlio è anche iniziativa del Padre e l’opera principale dello Spirito. Ora, se la fede è un’esperienza storica che si evolve, le nostre immagini di Dio sono chiamate a una costante revisione, sia personale sia comunitaria, alla luce dell’avventura umana eternamente nomade.
Descrizione
In quest’opera potente e audace Arnold ci invita a rinunciare radicalmente alle nostre immagini di Dio. Passando ciascuno dei nostri slanci di fede attraverso il setaccio della Kénosi, il monaco benedettino di stanza sulle Ande apre un percorso che conduce a una fede più matura, più danzante, più coerente con l’amore di Dio. Un Dio infinitamente più semplice di quello che i nostri cuori complicati tendono ad adorare.
«Nel corso della storia, questo Dio del dialogo tenta l’impossibile, integrando nel suo progetto l’ipotesi necessaria del fallimento. La creazione e la storia della salvezza mi sembrano solo una serie infinita di fallimenti e di errori corretti in continuazione, o riconvertiti in una creatività sconfinata, a misura dell’amore ostinato di un Dio affascinato dall’umano».
È Dio che assolutamente si denuda, certo. Ma è anche la nostra fede che viene spogliata – e che si risveglia gradatamente a immagini del divino più essenziali di prima, a una semplificazione progressiva di Dio stesso.