
LE INTERPRETAZIONI DEI TESTI SACRI DEL CRISTIANESIMO DA PARTE DI CULTURE DIFFERENTI E ANTICHE COME QUELLA INDIANA FANNO EMERGERE SIA LE ORIGINI COMUNI DEL CEPPO INDOEUROPEO SIA ATTEGGIAMENTI ETICI E SPIRITUALI DIFFORMI. IL DIALOGO E`PIENAMENTE AVVIATO. Il testo si pone coerentemente rispetto al tema oggi trattatissimo della globalizzazione. L'autore esamina attentamente , non le cause e le spinte economiche, ma le origini culturali, etiche dei modi comportamentali e religiosi che nei millenni sono andati differenziandosi tra europa e subcontinente asiatico. L'indagine si muov e in un ambito peculiarmente metaculturale e interreligioso. Sono offerti spunti interessanti per moltissimi tipo di int
la preghiera fa si che la creazione entri a far parte del culto che noi rendiamo a dio. Un contatto con il creato e`occasione per educare alla liturgia e al suo linguaggio simbolico. Il linguaggio cristiano delle cose e della natura h, d altronde, radicato nella parola di dio. Un libro utile che invoglia a dedicare momenti intensi alla preghiera e alla contemplazione del creato. Quasi come una favola il testo conduce ad avvicinarsi, a percepire con sguardo meravigliato la natura che il nostro signore ha tanto mirabilmente creato per suo liber
un opera ingente ed eccezionale sia per la vastita delle letture trattate, sia per l acume, la profondita e la varieta di tipi di analisi scientifiche ed esegetiche delle opere esaminate. Un monumento critico del nuovo testamento. UN'OPERA FONDAMENTALE DI COMM ENTO AL NUOVO TESTAMENTO. QUESTO LIBRO E`UNA VERA E PROPRIA ENCICLOPEDIA, E`RICCHISSIMO DI CONTRIBUTI, E`VARIO NEL TIPO DI ANALISI CONDOTTE, E`PROFONDISSIMO E PUNTUALE, MA ASSOLUTAMENTE BEN ORGANIZZATO ED ARMONICO NELLE SUE PARTI. SONO OFFERTI DATI E COMMENTI SULLE CONDIZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE, I BACINI DI INFLUENZA CULTURALE; QUEST'OPERA NON E`UN MERO SUSSIDIO MA E`IL MEGLIO DI CIR CHE LE DIVERSE SCIENZE UMANELETTERALE NUOVO TESTAMENTO" E PER FUNGERE COME INVITO ALL' AVVICINAMENTO CRITICO ED EMOTIVO, SPIRITUALE, EMPATICO VERSO LA RELIGIONE CRISTIANA E LA F"
Qual e il senso del rifiuto assoluto di ogni assolutezza"? Il libro offre un contributo essenziale per una risposta. "
Settimane 9-17, anno dispari. VIENE QUI PROPOSTO UN MODO NUOVO E COINVOLGENTE DI PARTECIPARE INDIVIDUALMENTE E CORALMENTE A TUTTI I MOMENTI DELL'ANNO LITURGICO. I COMMENTI, I CONTRIBUTI DI SPECIALISTI DI DIVERSA ESTRAZIONE E ALCUNE PROPOSTE, PER VIVERE FATTIVAMENTE I MOMENTI DELLA LITURGIA, RENDONO QUESTA RACCOLTA DI TESTI UNA INTRODUZIONE VERAMENTE INVOGLIANTE PER PARTECIPARE AI RITI L
Settimane 18-25, anno dispari. Un percorso di lectio divina": le preghiere antiche sono riproposte e ripresentate in una veste nuova e affascinante, non meramente religiosa e teologica, ma con sguardi ad altre discipline antropologiche e agganciandosi alla sensibilita e alla condizione sociale contemporanea. Tutto l'anno liturg ico e`scrupolosamente seguito e sequenziato. La collana rappresenta un contributo spiritu "
Moltmann ripercorre le tappe del suo cammino teologico, descrive gli incontri che hanno segnato la sua biografia e gli eventi che hanno influito sul suo pensiero, spingendolo a elaborare una teologia originale. Un'opera che coniuga alla perfezione teologia e biografia.
Dalla quarta di copertina:
Fare teologia non è stato e non è per Moltmann un’attività astratta al di là del mondo, ma un’attività alimentata dall’esperienza nel mezzo della vita e con la vita.
In questo volume l’Autore ripercorre ancora una volta le tappe del suo cammino teologico, descrive gli incontri che hanno segnato la sua biografia e gli eventi che hanno influito sul suo pensiero e lo hanno spinto a elaborare la sua teologia. Si sofferma a lungo sulla prospettiva della speranza, aspetto centrale del suo pensiero teologico, e spiega i concetti fondamentali della propria teologia e la loro intima connessione.
Un libro che incoraggia a fare teologia e a interessarsi della teologia.
L’opera si articola in quattro parti:
I. Che cos’è la teologia?
II. Ermeneutica della speranza
III. Riflessi di una teologia liberante
IV. Nel “vasto spazio” della Trinità
Un esame critico e secondo una prospettiva teologica degli asserti principali dell'antropologia contemporanea.
Dalla quarta di copertina:
L’opera è un’analisi critica e teologica degli asserti principali dell’antropologia contemporanea. Il dialogo critico con le voci della cultura contemporanea, infatti, è necessario oggi più che mai, per la situazione di diaspora culturale in cui il cristianesimo vive ed opera, per il policentrismo culturale che ha messo in crisi la pretesa di unicità e di validità universale della razionalità eurocentrica, e per l’accresciuta potenza di costruzione e di distruzione che la scienza e la tecnica hanno conferito all’uomo di oggi.
Il volume è diviso in due parti. La prima analizza l’antropologia della modernità, mentre la seconda prende in esame le principali caratteristiche dell’antropologia della postmodernità, che è delineata come un’antropologia che indebolisce le concezioni di Dio, dell’uomo e del mondo.
La conclusione del volume è che, se si parte da una razionalità teologica aperta al mistero, è possibile giungere ad una concezione dell’uomo “altra” e diversa, ereditata dalla tradizione ebraico-cristiana e centrata sulla categoria fondamentale dell’uomo come immagine di Dio.