
Il pentimento
Quando credere è ricredersi
Il pentimento, in cui il credente si conosce simultaneamente e paradossalmente peccatore e perdonato, amato nella propria miseria dal Dio misericordioso, è la via cristiana di accesso alla verità e il luogo per eccellenza di esperienza di Dio. Il pentimento è la chiave di volta della vita in Cristo e di ogni esperienza spirituale: ci apre all’unica visione di Dio a noi possibile qui e ora, una visione che passa attraverso la presa di coscienza del nostro peccato, ma senza indurci alla disperazione, perché ci sappiamo amati proprio nel nostro essere peccatori.
In questo fascicolo pubblichiamo la meditazione elaborata a partire dal testo del ritiro di Quaresima predicato a Bose il 21 febbraio 2010.
Una guida per accedere al senso spirituale che abita la liturgia, così che ogni comunità e ciascun cristiano possa viverla, comprenderla e interiorizzarla.
Per riscoprire, grazie alla riforma conciliare, la più antica tradizione della chiesa nella celebrazione della messa.La riforma liturgica intrapresa da Paolo VI restituisce l?eucaristia a tutto il popolo di Dio: ritornando all?antica celebrazione dei primi secoli, oltre le interpretazioni del medioevo, essa ci ridona la ?messa di sempre? nella semplicità delle sue origini.
Atti del XVIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa(Bose 8 - 11 settembre 2010).Gli uomini di oggi vivono spesso una situazione d?isolamento, di solitudine non feconda e, paradossalmente, soffrono di una massificazione che impedisce una vita interiore intensa. L?ascolto della tradizione spirituale ortodossa invita a riscoprire solitudine e comunione quali dimensioni irrinunciabili dell?essere stesso dell?uomo nel mondo: illuminate dalla vicenda di Cristo, manifestano nel mistero della chiesa, una e molteplice, il fondamento cristologico di questa polarità fondamentale della vita spirituale.
Pubblicato in parte alla fine del 1980, il presente volume affronta con straordinaria lucidità e chiarezza lo spinoso argomento degli ebrei cristiani. Attraverso un’analisi del significato profondo di conversione e proselitismo nella storia di ebrei e cristiani, e dei documenti nati dal dialogo tra le diverse chiese e l’ebraismo, l’autore arriva a delineare il carisma proprio degli ebrei cristiani nella chiesa. Essi sono chiamati a testimoniare l’originaria divisione del popolo di Dio e ad annunciare che solo con la composizione di questa frattura si concluderà la storia della salvezza di tutta l’umanità. Le osservazioni dell’autore continuano a essere attuali e rappresentano un’occasione preziosa per rilanciare un tema quanto mai decisivo per il futuro della chiesa.
Renzo Fabris (1929-1991), dopo gli studi di giurisprudenza e scienze politiche compiuti a Milano, è stato collaboratore di Adriano Olivetti a Ivrea e poi dirigente in diverse imprese italiane. Da sempre interessato alla storia e alla realtà di Israele, ha contribuito alla nascita del Sidic, organismo per il dialogo ebraico-cristiano di cui è stato il primo presidente. Tra le sue opere le nostre edizioni hanno pubblicato Uno nella mia mano (1999).
Opus Dei, lavoro di Dio con noi, lavoro di Dio in noi, la liturgia è un mestiere che confina con il mistero. Questo saggio non vuole essere una storia dell’arte liturgica contemporanea né pretende legiferare in quest’ambito, piuttosto – con una riflessione sempre alle fondamenta stesse della realtà liturgica – tenta di ripensare teologicamente le arti in liturgia, ridefinendo quest’ultima quale principio che le suscita e le coordina in quanto arte per eccellenza. Pagine nelle quali l’autore si propone di risvegliare una riflessione e un’ammirazione nuove per la liturgia, seguendo un metodo sperimentale, intuitivo, meditativo, dunque omogeneo all’oggetto della sua indagine, ovvero di tipo artistico.
François Cassingena-Trévedy (Roma 1959) è monaco benedettino dell’abbazia di Saint-Martin di Ligugé in Francia. Dottore in teologia, insegna liturgia all’Institut catholique di Parigi. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato La bellezza della liturgia (2003).
L’opera d’arte
deve essere coerente con la liturgia
per partecipare alla concelebrazione
della terra e del cielo,
degli uomini e delle creature tutte.
“Se tutte le creature sono convocate nella liturgia cristiana, se l’assemblea si fa ‘voce di ogni creatura’, anche le arti che sono espressione della creatività dell’uomo devono essere presenti con le loro forze, la loro performance, la loro bellezza. Ma la bellezza è veramente tale se è a servizio della liturgia per rivelare anch’essa, con ciò che essa è, il mistero di Dio. La liturgia ha bisogno dell’arte perché ha bisogno che in essa sia coinvolto tutto l’uomo, anche l’uomo che crea, che trasfigura, che esprime” (Enzo Bianchi).
Dal concilio Vaticano II la chiesa ha riaperto il dialogo con l’arte e pone oggi agli artisti l’esigenza di lavorare in conformità alla liturgia, ma al contempo essa stessa deve lasciarsi porre delle esigenze da loro. Completata la pluriennale riflessione circa i principali elementi dello spazio liturgico, l’VIII Convegno liturgico internazionale di Bose, di cui questo volume raccoglie i contributi, ha affrontato il rapporto tra liturgia e arte alla luce della sfida della contemporaneità, riflettendo in che modo sia necessario superare la separazione “tra tempio e museo”.
“Questa Preghiera dei giorni, pur nutrendosi del ricco patrimonio di fede e di preghiera comune alle chiese di oriente e di occidente, si colloca all’interno della grande tradizione liturgica latina, con un particolare riferimento alla liturgia delle Ore monastica, e di questa liturgia conserva la struttura, attingendo per l’eucologia alle sante Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento e alle diverse liturgie cristiane.”
(dalla Prefazione di
Enzo Bianchi, Priore di Bose)
In questo libro è contenuta, nella prima parte, la preghiera per ogni giorno dell’anno liturgico, suddivisa nei tempi di Avvento, Natale, Quaresima, Settimana santa, Tempo di Pasqua e Tempo ordinario. Seguono le Feste e solennità del Signore, le Celebrazioni dei santi, Liturgie per circostanze particolari e il Lezionario.
Nella seconda parte del libro un lavoro di traduzione, scelta e interpretazione e una sperimentazione nel canto liturgico durati anni, hanno condotto a una nuova traduzione dei Salmi e di novanta Cantici biblici (50 dell’AT e 40 del NT) in uso presso il Monastero di Bose.
Educare alla fede è per la chiesa, per ogni cristiano, il compito primario; ma nel tentativo di riuscirvi è possibile imboccare molte strade, alcune decisamente sbagliate, altre poco efficaci. Tutto dipende in verità dalla capacità di assumere la stessa pedagogia vissuta da Gesù nell'incontrare gli uomini e le donne. Gesù è stato e resta un pedagogo, un iniziatore alla fede. Occorre che i cristiani guardino a lui non solo come modello di vita ma anche come educatore alla fede, nella convinzione che c'è in Gesù un'arte nell'incontrare l'altro, nel comunicare con l'altro, nel tessere con l'altro una relazione: l'arte di un educatore alla fede.
Come comprendere la separazione tra l’occidente e l’oriente cristiani? L’autore, con grande chiarezza e attraverso un serio sforzo di divulgazione, ci fa percorrere gli eventi storici dal punto di vista bizantino, conducendoci a scoprire un mondo affascinante ove si incrociano bellezza e ascetismo, rigore intellettuale e sviluppi dottrinali. Tra il ix e il xiii secolo, infatti, l’oriente interiorizza le acquisizioni teologiche precedenti e approfondisce il mistero dello Spirito santo: ne scaturiscono la valorizzazione della libertà interiore – sia personale sia ecclesiale – e l’edificazione di nuove culture in una fedeltà profonda al vangelo che si fa al contempo apertura all’imprevedibile novità della pentecoste.
Olivier Clément (1923-2009) è stato uno dei testimoni più significativi dell’ortodossia in occidente nella seconda metà del xx secolo e uomo spirituale tra i più credibili dell’intero panorama ecumenico. Ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca per facilitare l’incontro tra oriente e occidente cristiani. Tra le sue opere le nostre edizioni hanno pubblicato Pregare il Padre nostro, Occhio di fuoco, Il potere crocifisso, Le feste cristiane, I volti dello Spirito e Nuova filocalia.