
Essere cristiano, così come essere prete, significa esistere per gli altri. Il prete ha bisogno di tempo per 'essere', ha bisogno di tempo per la preghiera e per la conversione. Ha bisogno di tempo per pensare a Dio, a se stesso e agli altri. Più si ha da fare, più si ha bisogno di riservare tempo per Dio.
Per capire e preparare il futuro della vita religiosa nella società contemporanea. L'autore presenta un'analisi delle debolezze e dei punti di forza della vita religiosa, proponendo un nuovo approccio: lo specifico della vita religiosa risiede in un "distacco fecondo", una distanza (realizzata nella preghiera, nella conversione, nella vita comune e fraterna, nel servizio ecclesiale e nell'impegno solidale...) in vista dell'abbandono alla volontà di Dio e dell'attaccamento a una comunità di celibi, capace di generare orizzonti di speranza per la chiesa e per il mondo.
C'è salvezza anche per gli animali? Una risposta cristiana. La Scrittura e la sapiente riflessione dei padri della chiesa offrono un approccio positivo e ponderato al rapporto tra animale e uomo, mostrando che a quest'ultimo non è dato un potere arbitrario e assoluto, bensì la responsabilità di custodire il creato quale mandatario di Dio. L'uomo, cioè, non è isolato al centro della creazione, ma è posto in una grande comunione di creature: al centro ci sono solo Dio, la comunione e l'amore.
Al di là dei più oscuri rischi dell’esistenza,
quale gioia perfetta procura agli sposi
la prospettiva di un’alleanza eterna!
La felicità degli sposi non ha senso se non quando accende quella dell’altro, degli altri. La felicità così vissuta è certamente mescolata a sofferenze, a delusioni, a fallimenti, ma tutto ciò verifica la qualità di questa gioia. Nella vita di una coppia le prove approfondiscono i fondamenti dell’alleanza e rinsaldano la forza del legame. Non avendo il loro centro di gravità in se stesse, le nozze non costituiscono un circolo chiuso in cui ricondurre tutto agli sposi, ma fanno degli sposi una sorgente di gioia e di fecondità che si estende al resto del mondo.
Jean Bastaire (Chamalières 1927) ha collaborato per vent’anni alla rivista francese Esprit. È da sempre impegnato per il rinnovamento della chiesa e per una lettura cristiana dell’ecologia. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato Eros redento (1991).
L'Evangelo secondo Marco è la narrazione della buona notizia che riguarda Gesù di Nazaret, Messia crocifisso. In che senso la vita di quest'uomo, morto in modo vergognoso, è per noi buona notizia del regno di Dio che si è avvicinato agli uomini? Con un costante riferimento a tale questione fondamentale, l'autore ripercorre l'intero racconto - al quale cerca di dare voce anzitutto attraverso una nuova traduzione - in un commento rigoroso dal punto di vista esegetico, che conduce a un'interpretazione spiritualmente feconda.
Accanto all’Agenda ecumenica di Bose proponiamo, in più agile formato, il Calendario ecumenico di Bose 2012 con la sinossi delle festività e delle memorie dei santi delle chiese cattolica, ortodossa, anglicana, le festività e i sabati ebraici, il calendario liturgico del monastero di Bose.
È una possibilità in più per accostarsi alle tradizioni delle chiese cristiane e alla fede del popolo di Israele. E per estendere questa memoria anche agli uomini di altre fedi religiose, abbiamo voluto aggiungere una tavola con le date delle principali ricorrenze islamiche e buddhiste per l’anno 2012.
Come procedere alla realizzazione di un evangeliario di indubitabile qualità artistica e del tutto conveniente all'uso liturgico? Tale interrogativo, che la diocesi di Milano ha voluto affrontare al fine di realizzare un nuovo evangeliario per la chiesa ambrosiana, è al cuore degli interventi pubblicati nel presente volume, contributi concernenti aspetti liturgici e artistici, nonché esempi di recenti realizzazioni, arricchiti da una riflessione sulle radici bibliche della lettura pubblica della Parola e da uno studio sull'uso liturgico dell'evangeliario.
“I credenti trascorrono la loro vita sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Ogni terra straniera è per loro una patria e ogni patria è terra straniera”.
(A Diogneto)
Un approccio ai grandi temi della vita ecclesiale e dell’esperienza umana: dall’unicità della persona alla grazia del matrimonio, dalla lettura della Bibbia come cammino di unità alla liturgia fonte di ogni bellezza, dall’impegno attivo nella polis fino all’escatologia. Si ritrova qui in profondità il pensiero di una delle figure più prestigiose della chiesa ortodossa in Francia, che ha sempre cercato una convergenza tra le ricchezze dell’oriente e dell’occidente cristiani, consapevole che la chiesa non può essere divisa: “Malgrado le apparenze una misteriosa unità indivisibile sopravvive”.
Pavel Evdokimov (San Pietroburgo 1901 – Meudon 1970), professore all’Istituto di teologia ortodossa Saint-Serge di Parigi, osservatore della chiesa ortodossa al concilio Vaticano II, è stato uno dei maestri spirituali del nostro tempo e un fervente sostenitore dell’ecumenismo.
“Assisi ha fatto fare alla chiesa uno straordinario balzo in avanti verso le religioni non cristiane. Assisi è stato il simbolo di ciò che deve essere il compito della chiesa in un mondo segnato dal pluralismo religioso: professare l'unità del mistero della salvezza in Gesù Cristo. Assisi ha permesso a uomini e donne di testimoniare, nella preghiera, un’esperienza autentica di Dio al cuore delle loro religioni. Lo ‘spirito di Assisi’ plana al di sopra delle acque delle religioni e crea meraviglie di dialogo fraterno” (card. Roger Etchegaray).
Il volume, che raccoglie i testi fondamentali sugli incontri di Assisi, insieme ad alcuni documenti meno noti sulla preghiera con le altre religioni, introduce al dialogo interreligioso nello “spirito di Assisi”.