
“In me esiste, al fondo di un pozzo, / Un pertugio di luce verso Dio. / Là, molto in fondo alla fine, / Un occhio fabbricato nei cieli”: la poesia di Pessoa è una diagnosi spirituale della modernità. La poesia ci prepara alla ricerca di Dio. Essa opera lo smantellamento della crosta che copre la realtà, mette a nudo il nostro cuore, ci espone ad una comprensione più profonda e più totale della vita e delle sue espressioni: la sua notte e il suo giorno, il suo esteriore e il suo rovescio, la sua parola e il suo silenzio.
Fernando Pessoa (Lisbona 1888-1935) è una delle figure principali della letteratura del Novecento. Lavorò come corrispondente commerciale in ditte di import-export, ma sulla scena letteraria portoghese lasciò un’impronta indelebile con la creazione di movimenti d’avanguardia e di riviste. Pubblicò su vari giornali testi poetici e filosofici, firmandoli sia con il suo nome sia con quello dei suoi eteronimi, per i quali inventò una biografia e uno stile peculiari, come si trattasse di persone reali.
Attraverso la ricerca della bellezza e attraverso l'arte, che ne è l'epifania, il cosmo è entrato nella liturgia, soprattutto nella celebrazione dei sacramenti, dove le creature sono essenziali alla liturgia quale luogo di della comunione con Dio. Basta guardare a una chiesa antica e medievale per trovarvi la presenza del cosmo come fattrice di azione liturgica… Il raggio di luce al mattino solca l'abside a oriente, la pietra offre spazio alla chiesa: tutto è liturgia cosmica, cosmo non deificato, non panteistico, ma cosmo sacramentalmente posto in Dio.
Enzo Bianchi
Mentre la chiesa assume e trasfigura il cosmo nell'azione liturgica, l'architettura per il culto è interpellata a essere non solo sobria, sostenibile e rispettosa dell'ambiente e del paesaggio, ma anche significante in un orizzonte di senso in cui l'estetica liturgica sappia arricchirsi con una ritrovata estetica cosmica. Il XII Convegno liturgico internazionale di Bose, di cui questo volume raccoglie i contributi, ha affrontato il delicato rapporto tra l'edificio chiesa e la creazione attraverso lo studio dei fondamenti cosmologici dell'architettura liturgica.
La fede nell’uomo sa che cosa c’è nell’uomo di deviante, di temibile. Ma crede che l’essere umano può trovare cammini di sapienza, di amore, di verità. L’essere umano appare di una ricchezza inaudita. Ma in questo mondo così frammentato e “postmoderno” quale fede può ancora sussistere e ricomparire? Non sarà forse la fede nell’uomo? Si tratta infatti degli uomini e delle donne posti di fronte al rischio che la loro umanità si disgreghi. La fede nell’uomo sa abitare ogni avventura umana, sa trasformare ciò che sarebbe bassezza e distruzione in cammino, in movimento verso il capolavoro di scienza e di vita.
Maurice Bellet (1923), presbitero, ha conseguito il dottorato in teologia sotto la direzione di Claude Geffré e si è laureato in filosofia con Paul Ricoeur. È collaboratore della rivista Christus e la sua ricerca si colloca al crocevia di filosofia, teologia e psicanalisi.
Queste pagine sono un dono di amicizia: sono invito a diventare lucidi e svegli, a scoprire e vivere la propria originalità. Esse testimoniano la possibilità reale di non cadere nella superficialità. infatti, "tutto è importante". Tocca a noi aprire gli occhi e gli orecchi e renderci sensibili al mondo, per coglierne la bellezza e la preziosità.
dalla "Prefazione" di Enzo Bianchi
Raccolta inedita, adatta anche ai non specialisti, dello studioso che ha innovato la teologia contemporanea con il concetto di stile.
Una città è espressione di un progetto, pensato e attuato con altri. È possibilità di incontro oppure di violenza, di fede o di idolatria. Luogo che vive di solidarietà fra persone che pongono la fiducia le une nelle altre, o spazio dove dilagano corruzione e ingiustizia. Dalla fondazione di Babilonia, narrata nel libro della Genesi, alla visione della Gerusalemme celeste, di cui racconta l’Apocalisse, l’autore propone un itinerario che attraversa le città della Bibbia e raggiunge quelle in cui ci troviamo, interpellando la vita delle nostre comunità.
Luca Mazzinghi (1960), presbitero della diocesi di Firenze e presidente dell’Associazione biblica italiana, insegna alla Facoltà teologica dell’Italia centrale e al Pontificio istituto biblico. Alla competenza del docente sa unire la sollecitudine pastorale per la comunità locale affidata al suo ministero. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato Tobia: il cammino della coppia (2004).
La misericordia è la verità fondamentale della fede cristiana, e principio ermeneutico per l’interpretazione delle verità di fede: è teologicamente insensato metterla in contrapposizione alla verità, ovvero sospettare che essa indebolisca le altre verità e i comandamenti di Dio o dispensi dalla conversione. Essa fa brillare sempre di nuovo la bellezza del vangelo e della fede, che è sempre attuale, sempre nuova e sorprendente. Nella misericordia la chiesa si presenta come madre misericordiosa, la cui casa è sempre aperta ai suoi figli, una chiesa dalle porte aperte e non dai ponti levatoi chiusi. In appendice testi sulla misericordia da Giovanni XXIII a Francesco.
Walter Kasper (1933), teologo di fama internazionale, vescovo di Rottenburg - Stoccarda dal 1989 al 1999, è stato segretario nel 1999 e poi, dal 2001, presidente del Pontifico consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ministero che ha ricoperto fino al 2010. Nel 2001 è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II e ha partecipato ai conclavi che hanno eletto Benedetto XVI e Francesco.
L'eucaristia come modello della comunità cristiana. Il grande teologo domenicano ci presenta il legame indissolubile che intercorre tra eucaristia e servizio fraterno, che è la sostanza del sacramento che celebriamo ogni domenica: in questo modo la chiesaè stabilita serva di ogni essere umano.
Il discorso della montagna è un testo paradossale perché invita a una comprensione nuova del rapporto con se stessi e con gli altri. Questi capitoli del Vangelo di Matteo ci pongono di fronte a una sfida: quella di non fuggire il mondo in cui viviamo, ma al contrario di considerarlo il luogo in cui è ancora possibile vivere una fiducia e una gratuità che provengono da un "altrove" rispetto a noi stessi.
Come vivere il triduo pasquale? Cosa significa per la nostra fede? Come lasciarci toccare e trasformare dalla liturgia che ci accompagna nella settimana santa? Una lettura per capire e vivere i giorni più importanti della fede cristiana. Con 16 pagine di foto a colori delle liturgie del Triduopasquale 2014 celebrato al Monastero di Bose.