
Da che palpito viene la predica un prete si racconta
di Paolo Tammi Giampiero Guadagni Prefazione di mons. Diego Coletti
Il libro racconta i 27 anni di esperienza sacerdotale di Don Paolo Tammi (parroco a Roma), tutti trascorsi nella pastorale e nell’insegnamento. Il racconto, in effetti, è l’occasione per descrivere sentimenti e emozioni, azione pastorale, tentativi, timori, aspirazioni e progetti.
E soprattutto per esprimere il proprio «vissuto» in riferimento a: Gesù, il vangelo, la vita spirituale, la fede, la relazione con gli altri, la Chiesa, l’omelia, la catechesi, il laicato, il tempo, l’amicizia. Per esprimere il proprio «pensiero» e le proprie «valutazioni» su: il celibato, la pedofilia, i giovani, la politica, la società, l’immigrazione, la domenica, la morte.
Un amore palese di Don Paolo? L’Africa. Per la sua povertà e per la sua ricchezza, per la sobrietà dello stile di vita, per l’entusiasmo contagioso della sua gente.
sono prete per grazia. una serie di circostanze, non razionalmente sostenibili, mi ha condotto a desiderare di esserlo e a diventarlo. e la stessa grazia mi ha sostenuto in questi oltre ventisette anni... Mai mi sono pentito e mai ho dato, almeno spero, la sensazione di un prete rammaricato e obbligato a svolgere il proprio ministero.
punti forti
L’anno sacerdotale. Qui emerge una figura di sacerdote estremamente positiva.
Aiuto per un’azione pastorale che si pone nella concretezza della realtà
destinatari
Sacerdoti Largo pubblico
autori Paolo Tammi è prete e parroco romano.Nato nel 1956 a Roma, è stato ordinato sacerdote nel 1982. Ha conseguito due lauree nell’Università «La Sapienza»di Roma e il dottorato in teologia alla Pontificia Università Lateranense. Da 27 anni, cioè da quando è prete, ha sempre svolto il ministero in quattro differenti parrocchie ed ha insegnato per dieci anni bioetica in una scuola dell’Università cattolica. Da 13 anni è insegnante di religione nei licei. Giampiero Guadagni: nato a Roma nel 1964, sposato, ha due figli. Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista. Capo servizio a Conquiste del lavoro, quotidiano della Cisl; collabora con Radio vaticana come notista politico; e con Avvenire, per l’inserto settimanale «èLavoro». Ha collaborato con Nova Radio Roma, del Circuito Marconi.
In occasione del quinto anniversario della morte di madre María Josefa del Cuore di Gesù, carmelitana scalza del Cerro de los Ángeles (Spagna), esce in Italia questa biografia, semplice ma intensa.
Di famiglia facoltosa – la madre apparteneva a un’illustre famiglia carlista –, fu educata alle virtù cristiane fin da giovanissima e presto maturò la vocazione claustrale e una devozione particolarissima per la Vergine.
Scrive mons. Francisco Javier Froján Madero nella postfazione al testo: «Nella solitudine e nel silenzio della clausura, Madre Maria Josefa, mossa della divina grazia, ha saputo vivere fedelmente i tre consigli evangelici e ha esercitato le virtù teologali e cardinali sempre con animo pronto e generoso. La sua ferma fedeltà alla Chiesa, al Papa e alle Costituzioni carmelitane, la sua umiltà e povertà, ma specialmente la sua carità verso tutti era incentrata nell’amore supremo al Cuore di Gesù, confidando sempre nella divina Providenza, per portare tutti a Dio».
Un testo semplice, appunto, come semplice è stata la vita di questa grande donna e cristiana, per cui inizia questo autunno il processo di beatificazione.
Punti forti
La figura di una grande religiosa, carmelitana, molto conosciuta e amata nel suo Paese d’origine, la Spagna.
Una lettura avvincente e una prosa piacevole.
Destinatari
Per chi si interessa di spiritualità carmelitana.
La descrizione del primo presepe vivente, ad opera di Tommaso da Celano, primo biografo di san Francecso d’Assisi; semplice, ma straordinaria e geniale per la finezza di alcuni dettagli che rivelano l’animo delicato del Santo d’Assisi in un tempo (1223) di severa ascesi, più attratta dal dramma del Calvario che dalla dolcezza di Betlemme.
Un piccolo strumento per augurare Buon Natale in modo diverso e come segno di affetto e di amicizia, alle persone care.
autore
Tommaso da Celano appartiene alla numerosa fioritura di vocazioni cresciuta intorno a S. Francesco di cui è stato diretto testimone della predicazione. Deve la sua notorietà al fatto di averci tramandato episodi indimenticabili con devozione filiale e accuratezza narrativa. Le sue Vita prima e Vita seconda, seguite dal Trattato dei miracoli, si affiancano ai Fioretti di autore ignoto e compongono una sorta di vangelo francescano che ancora affascina il lettore moderno.
I vizi capitali hanno sempre costituito un importante tema di riflessione. Fin da Aristotele, che li definisce «gli abiti del male», si è intuito che i vizi, mettendo a nudo la fragilità e la miseria umana, sono una via privilegiata per conoscere il fondo oscuro e misterioso dell’anima. Questo è il motivo per il quale anche oggi i vizi capitali sono oggetto di un rinnovato interesse, non solo da parte della teologia, ma anche della psicologia del profondo, della filosofia e della letteratura.
Nello stile ormai consolidato della collana Scritture, in questo volume, a partire da sette brani biblici, si confrontano alcuni esponenti della cultura laica e cattolica, italiana ed europea, offrendoci un attuale e ricco approfondimento del tema.
Del primo vizio, la superbia, che ha come occasione di confronto il brano di Genesi 3,1-7, ne palrano André Wénin, Maria Johnson, Marisa Santarlasci, Basilio Petrà e Francesca Nenci. Sul tema della gola, introdotto dal brano di Amos 6,1.4-7, hanno scritto Marcello Marino, Massimo Donà, Roberto Burdese, Osvaldo Rossi e Donatella Turri. Il brano di Matteo 25,14-29 introduce il tema dell’accidia su cui sono intervenuti StefanoTarocchi,Anna Maria Cànopi,Antonio di Grado, Sergio Benvenuto e Tommaso Fanfani. Hanno approfondito il tema della lussuria, introdotta da 2Samuele 13,1-17, Arrigo Miglio, Carmine Di sante, Giovanni Ventimiglia, Aviad Kleinberg, Massimo Arcangeli e Marisa Cecchetti. L’avarizia, introdotta da Luca 13,21, è stata approfondita da Roberto Filippini, Salvatore Martinez, Stefano Zamagni, Piero Gheddo, Raffaello Schiamone e Marina Salomon. Del sesto vizio, l’invidia, a partire da Genesi 37,2-4.11-14.17b-28, hanno scritto Federico Giuntoli, Fabio Geda, Riseppe Somigliano, Francesco D’Agostino e Debora D’Agostino. Infine sul tema dell’ira, introdotto da ef 4,26-32, hanno scritto Francesco Bianchini,Arturo Paoli, Francesco Gaiffi.
Curatori
Piero Ciardella è direttore dell’Istituto superiore di Scienze Religiose «B.N. Stenone» di Pisa, docente di filosofia teoretica e segretario del Coordinamento delle Associazioni Teologiche Italiane.
Maurizio Gronchi insegna cristologia nella facoltà di teologia della Pontificia Università Urbaniana ed è membro dell’Associazione Teologica Italiana.
L’Autore ritorna sul tema del conoscere se stessi, guardarsi dentro e riconoscere eventuali ferite nascoste per guarirne. Soprattutto sottolinea l’importanza di modificarsi, di trasformare i propri istinti negativi in positività.
In questo lavoro di trasformazione di sé, un aiuto può venire anche dai riti religiosi come quelli dei Sacramenti nella religione cattolica. E non trascurare di alimentare la speranza.
Autore
Valerio Albisetti, psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Professore universitario, prestigioso consulente di direzione aziendale, conferenziere internazionale, è autore di numerosi libri di psico-spiritualità, autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Imparare a vivere (2006), Amare la vita e le sue sorprese (2006), Note d’amore e di vita (2006), Felici di essere nati (2007), Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), editi da Paoline Editoriale Libri.
Nella mentalità corrente si tende a pensare che la libertà sia essenzialmente un dato di fatto. Così la si associa immediatamente con l’idea di un diritto da salvaguardare, più che con la persuasione di un’avventura da vivere. Per la Bibbia, invece, la libertà è non è mai posseduta una volta per sempre; è sempre minacciata, può essere persa, ritrovata, obnubilata, conquistata, approfondita... È un «dramma», un rischio: sia per Dio che la promuove, sia per l’uomo che ad essa è chiamato.
In queste pagine vengono offerte otto «meditazioni», che ci introducono alla figura biblica della «libertà», quattro sono riferite all’Antico Testamento (il dramma del peccato nella Genesi, l’avventura dell’esodo, le figure di Giobbe e Geremia) e quattro al Nuovo (il messaggio delle beatitudini, il significato della libertà nel cap. 8 del Vangelo giovanneo, il rapporto tra libertà e persecuzione negli Atti e la legge della libertà in Paolo nella Lettera ai Romani).
punti forti
Il tema della libertà è sempre di forte richiamo, in un contesto culturale come l’attuale che ne fa uno dei valori più affermati, rivendicati, ma a volte poco approfonditi.
Sono i testi della Scrittura a parlare, con il fascino della provocazione e della loro perenne attualità. Il testo è scritto con particolare profondità e chiarezza.
destinatari
Le meditazioni nascono da un’esperienza di catechesi e sono perciò destinate in modo particolare a gruppi di approfondimento biblico. Sono comunque adatte a un pubblico dotato di una conoscenza di base delle Scritture.
autore
Stefano Zamboni (Trento 1974) è sacerdote dehoniano. Attualmente è docente invitato di teologia morale presso la Facoltà Teologica “Marianum” (Roma), la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale (Napoli – sezione San Luigi) e l’Istituto Teologico Leoniano (Anagni). Ha pubblicato il saggio «Chiamati a seguire l’Agnello...». Il martirio, compimento della vita morale (EDB, Bologna 2007) e, insieme a R. Tremblay, ha curato l’edizione di Figli nel Figlio. Una teologia morale fondamentale (EDB, Bologna 2008).
Il libro si compone di 181 domande di bambini e ragazzi alle quali don Tonino ha risposto nel corso di quattro anni nella rubrica «Posta prioritaria» di Popotus, l’inserto per ragazzi del quotidiano Avvenire.
Sono domande sulla fede e sulla vita in relazione alla fede, stimolanti, inaspettate, che attendono risposta. È infatti importante che i ragazzi, quando la vita comincia a chiedere loro scelte precise, sentano che – accanto alle proposte del Grande Fratello, delle Fattorie, della pubblicità, del «che male c’è?», del «fan tutti così » – c’è anche la proposta di Gesù: una proposta difficile, coraggiosa, minoritaria, ma proprio per questo esaltante.
Pur non essendo un libro di... catechesi, può tuttavia aiutare a trasformare la catechesi da lezione a comunicazione, da spiegazione a risposta. Neppure è, di per sé, un libro per ragazzi, ma in mano a catechisti e parroci, può stimolarli a lavorare con i ragazzi e a scoprire insieme che Gesù ha sempre la risposta giusta per tutti i «perché» della vita.
«l’evangelizzazione perde molto della sua forza e della sua efficacia se non tiene in considerazione il popolo concreto al quale si rivolge, se non utilizza la sua lingua, i suoi segni e simboli, se non risponde ai problemi da esso posti, se noninteressa la sua vita reale»
Autore
Tonino Lasconi, sacerdote parroco in Fabriano (AN) è autore di libri dedicati al mondo della formazione dei ragazzi e di tutti coloro che vogliono crescere nella fede. Con il suo stile immediato egli si rivolge con efficacia sia agli educatori sia agli stessi giovani e giovanissimi.
Il testo racconta le Apparizioni della Madonna avvenute dal 1981 al 1983 a Kibeho, in Ruanda. I veggenti sono tre ragazze. In realtà furono di più, ma soltanto queste tre furono ritenute autentiche anche se può esserci del vero anche negli altri giovani veggenti, ma a causa di alcune contraddizioni sono stati esclusi.
Queste Apparizioni si differenziano da quelle avvenute in Europa per alcuni aspetti. L’Autore ne spiega il motivo adducendo realtà culturali differenti a cui la Madonna cerca di uniformarsi per essere compresa.
I messaggi della Madonna vertono sempre sul bisogno di conversione, di penitenza, di preghiera.
Le Apparizioni precedono di alcuni anni i fatti sanguinosi del genocidio in Ruanda. Le ragazze, infatti, ebbero una visione profetica di quei massacri. Videro scorrere fiumi di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, corpi decapitati, cadaveri abbandonati, un baratro spalancato, violenze orribili.Tutte cose che poi si verificarono.
Kibeho non fu risparmiata dal genocidio. Più di 10.000 Tutsi rifugiatisi nella parrocchia di Kibeho furono massacrati nell’aprile 1994 e quelli asserragliati in chiesa furono bruciati vivi. Un anno dopo, più di 8.000 Hutu furono massacrati sulla piazza stessa delle Apparizioni. Le vittime del genocidio accertate furono 3.070.000
Il riconoscimento ufficiale delle Apparizioni di Kibeo da parte della Chiesa avvenne nel 2001.
punti forti
Testo interessante per la conoscenza di Apparizioni diverse da quelle che si conoscono avvenute in Europa. Il contesto della cultura africana cui si adatta la Madonna nelle sue Apparizioni. Apparizioni come “profezia” del genocidio delle etnie Hutu e Tutsi che si verificherà alcuni anni dopo.
destinatari
Quanti si interessano delle Apparizioni della Madonna nel mondo.
autori Angelo Maria Tentori, docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Vicenza, appartiene all’Ordine dei Servi di Maria. Ordinato sacerdote nel 1959, ha svolto il suo ministero in Italia, Messico, Stati Uniti, Sud Africa e Australia. Teologo specializzato in mariologia, conduce su Radio Maria programmi mariani. Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato: La Madonna a Ghiaie di Bonate? Una proposta di riflessione (Milano 1999), La bella Signora delle Tre Fontane. Storia della Vergine della rivelazione (Milano 20003), Sorriso tra gli abeti. La Vergine dei poveri di Banneux (2004), La tutta misericordiosa. Le Apparizioni di Pellevoisin (2006).
Si tratta della biografia di Agostino, scritta da un antico discepolo e compagno di ascesi, divenuto collaboratore fidato.
Pur restando all’interno dei canoni di una tradizione letteraria, non è una pedissequa riproposizione di “fatti” e “costumi” consegnati ormai alla storia, ma il ritratto parlante di un protagonista vivo, che incide ancora significativamente sulla realtà. L’Agostino che emerge è il campione della grazia, che non rinuncia a svolgere un’azione concreta per cambiare la storia, tanto nella sua dimensione più strettamente personale che in quella ecclesiastica: la cifra saliente della sua personalità è l’amore, che si esprime negli affetti tenaci di una intera esistenza, nella cura pastorale, nell’impegno teologico e, non ultimo, nella prodigiosa attività letteraria. Questa pubblicazione contiene anche il Catalogo delle opere agostiniane, aggiunto da Possidio in appendice alla Vita: quasi un “convitato di pietra” a testimonianza della sua “prolificità”.
punti forti
L’introduzione che, come sempre in questa collana, situa storicamente, teologicamente e letterariamente l’autore e l’argomento. In questo testo è particolarmente brillante nello stile piacevole e godibile.
Emerge l’Agostino uomo, in tutte le sue sfaccettature, non solo il teologo delle alte cime speculative. testo latino a fronte.
destinatari
Studiosi dell’antichità cristiana e di agiografia.
autori
Possidio (370-440 ca.), discepolo di Agostino, suo fedele collaboratore, vescovo di Calama, uno del gruppo di giovani colleghi di Agostino, da lui “cresciuti” e che hanno con lui operato nel tormentato Nord Africa.
curatrice
Elena Zocca è Professore Associato di Storia del Cristianesimo e delle Chiese alla “Sapienza” di Roma. Ha pubblicato monografie, saggi e articoli, occupandosi, in relazione ai primi secoli cristiani, di storia del dogma, studi agostiniani, storia dell’esegesi e, soprattutto, agiografia. In quest’ultimo ambito si inseriscono in particolare una raccolta di testi sul martirio pubblicata nel 2001 (“Sono cristiano”.Testi sui martiri da Isaia ad Agostino) e la monografia Dai “santi” al “Santo”: un percorso storico linguistico intorno all’idea di santità, del 2003. Per questa stessa collana ha collaborato al volume miscellaneo Laici e laicità nei primi secoli della Chiesa (1995).
E venne il Giorno del Giudizio... racconti del vecchio pellegrino
di Oriano Granella.
Un manoscritto casualmente ritrovato negli archivi di un convento francescano, un anonimo pellegrino amico di monaci e frati, storie che tracciano il profilo di una terra, l’Anatolia, e riportano l’eco di quella mescolanza di memorie, di fedi, di umanità che è la Turchia odierna.
Finzione o realtà storica quella contenuta in questo libro? Forse i due aspetti convivono. L’importante è lasciarsi coinvolgere dalla narrazione, fatta di parole e di immagini. In compagnia del «vecchio pellegrino» ci addentriamo nelle fertili regioni della soleggiata Turchia, facciamo capolino nelle grotte della Cappadocia, ci aggiriamo estasiati tra i ruderi di antiche chiese, ci perdiamo nei vicoli brulicanti di vita delle moderne città.
«un universo sommerso eppure luminoso, quello che emerge da queste pagine; un esempio di come ciò che conta, nella vita di ogni uomo come nelle vicende di una chiesa, non è ciò che appare ma ciò che mette radici: può essere anche solo un Granello di senape, una lacrima di compassione, un sorriso di condivisione, una preghiera sussurrata»
(Enzo Bianchi)
punti forti
Un modo originale e coinvolgente di far conoscere la Turchia, culla del cristianesimo, sempre più meta di pellegrinaggi diocesani e non.
La fama dell’Autore. Il libro è pubblicato in coedizione con l’Associazione Eteria, che organizza pellegrinaggi in Turchia.
destinatari
Tutti coloro che, oltre alla Turchia fatta di belle spiagge e sole, vogliono conoscere una Turchia diversa.
l’autore Oriano Granella, frate cappuccino, è fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Eteria e direttore della rivista Eteria, nata per valorizzare le memorie cristiane della Turchia. Dal maggio 2008 è Superiore Regolare dei cappuccini di Turchia. Per hobby anche fotografo. Con Paoline ha pubblicato: I racconti del Vecchio Pellegrino sulle vie dell’Anatolia (Milano 2004); Penelope l’Armena e altri racconti del Vecchio Pellegrino (Milano 2006); Guida alla Turchia (Milano 2008).