Frutto di una ricerca condotta in anni di lavoro, il volume nasce con l’intento di rintracciare nel pensiero della Stein i nessi che intercorrono tra la fenomenologia della persona e la teologia della Chiesa. A tale scopo, vengono presentati i tratti costitutivi del suo percorso filosofico e spirituale: da un lato la Chiesa, evidenziata come Corpo di Cristo, luogo dove la comunione empatica ha la sua massima realizzazione, frutto della vita di grazia, porta d’accesso all’accoglimento della verità di fede; dall’altro l’essere della persona, che è capacità di donarsi, conformemente al darsi dell’amore agapico del Dio trinitario.
La prospettiva di lettura scelta privilegia aspetti e motivi che conducono la Stein a una concezione della Chiesa profondamente in sintonia con le intuizioni che andavano maturando nella vita ecclesiale, e che avrebbero poi trovato compiuta espressione nella ecclesiologia del Concilio Vaticano II.
Merito di questo studio è l’aver saputo mostrare quale ricchezza generi nella vicenda della Stein l’incontro tra filosofia e religione, un incontro che è sperimentato da lei in termini di vita vissuta, prima ancora di essere reso oggetto di formulazione teorica.
Il significato della femminilità attraverso l'incontro con Dio.
Il presente volume si concentra sull’«Ultimo ritiro» della beata Elisabetta, scritto in prossimità della morte e considerato fin da subito un piccolo capolavoro della letteratura mistica.
Celebrazione, nella dura realtà della sofferenza, di Colui che abita “il Cielo della nostra anima”, il testo è
una lunga riflessione su un unico tema centrale: come vivere fin d’ora “nel Cielo della nostra anima” dove la Trinità risiede ed è preludio di ciò che costituirà un giorno la gioia profonda nel “Cielo della gloria”.
Conquistata dal pensiero del Dio Trinità presente in ogni cosa e sensibile all’amicizia umana, la beata Elisabetta in questa sua ultima fatica esorta credenti e laici a trovare un tempo di “ritiro” personale per avere esperienza viva di Dio. L’ideale contemplativo che vive in lei, dunque, non le impedisce di essere attenta ai bisogni degli altri.
In questa prospettiva si inserisce il volume di Padre Conrad che, facendo propria la volontà della beata di estendere le sue riflessioni al più vasto pubblico, ha introdotto un commento esplicativo a ognuno dei sedici “giorni” e appositi suggerimenti per la preghiera, così da rendere le pagine dell’«Ultimo Ritiro» dense di spiritualità e consigli pratici, più facilmente accessibili.
Un libro con gli insegnamenti dei grandi maestri di vita cristiana.
Un’antologia di testi per meditare e contemplare il paradosso della croce e della sofferenza innocente. Uno sguardo sul volto del Servo sofferente che illumina e dà senso al dolore di ogni uomo.
Che cosa sarà di noi nell’Eternità? Che cos’è l’Eternità? Queste sono le domande che si pone Alessandro Meluzzi, facendosi così interprete degli interrogativi che inquietano la coscienza dell’uomo in ogni epoca.
La relazione al di là della vita e dopo la morte è un aspetto fondante dell’esistenza, è l’origine di tutti i pensieri possibili. L’idea della morte suscita nell’uomo sentimenti contrastanti: la disperazione dell’abisso e del nulla, e la speranza illimitata in un amore che non si esaurisce nella vita terrena.
«Siamo in cammino, siamo in un cammino, siamo un cammino», afferma l’autore. Tutta la vita è un percorso che proviene da un altrove e che conduce a un altrove. In questo percorso che l’uomo realizza come viator, una naturale disposizione dell’animo lo induce a perfezionare l’opera della Creazione con atti d’amore, a essere con-creatore. Questa necessità è un mistero d’Amore, è Cristo, vero Dio e vero uomo, del quale «intravediamo lontanamente qualcosa che si rivela in Gesù».
Con l’alternarsi armonico di versi poetici, citazioni bibliche e quadri, Chiaroscuri della famiglia evoca l’apertura del cuore nei confronti dell’Infinito, un’apertura che si incarna nella famiglia e nella casa intesa come luogo di grazia e d’incontro, ma anche zona d’ombra, di matrimoni finiti e di affetti spezzati.
“Ma quale futuro è riservato alla famiglia oggi?”. Questa è la domanda che si pongono le due autrici.
Questa precarietà che si alterna fra luci e ombre è interpretata dalle autrici come stimolo per aprirsi totalmente alla bellezza dell’amore; affinché il futuro riposi fra le braccia della tenerezza e dell’incanto della bellezza. Confidare nella tenerezza rende capaci di risvegliare in sé i germi del Bene; ma solo facendo esperienza dell’Assoluto e orientandosi verso l’Altro la famiglia ritorna a essere sinonimo di casa.
Fiamma viva è il titolo di una delle opere più conosciute di san Giovanni della Croce, ma è anche il simbolo con cui la Parola di Dio e l'esperienza dei mistici narrano l'azione dello Spirito, fonte dell'amore. La collana raccoglie gli atti della Settimana di spiritualità che si tiene ogni anno presso il Teresianum di Roma, con approfondimenti biblici, teologici e pastorali sui temi monografici della vita nello Spirito.
I testi evangelici della Passione di Gesù sono racconti rivolti alla fede dei credenti: il volume suggerisce tracce di lectio divina e di preghiera contemplativa a partire dalla Parola di Dio.
Una meditazione sulle stazioni tradizionali della Via Crucis per l’uomo d’oggi.