Pubblicate per la prima volta nel 1937, le diciotto novelle di questo volume siglano il "ritorno all'ordine" di Palazzeschi negli anni Trenta. Sul piano formale l'autore sembra rientrare nell'ambito di una rigorosa classicità, non rinunciando ai temi clowneschi, eversivi, a lui così cari: buffi, appunto. Perché "buffi sono coloro che per qualche caratteristica, naturale divergenza e di varia natura, si dibattono in un disagio fra la generale comunità umana."
In questa favola Buzzati fonde ballata popolare, invenzione fantastica e riflessione morale sulla vita di oggi e di ieri, per raccontare la parabola degli orsi che, dopo aver sperimentato la vita di città, decidono di tornare sulle loro montagne. E ripensa in forma "leggera" i grandi temi a lui cari: la semplicità della vita in montagna, il senso dell'attesa, l'ambiguità insita nel male come nel bene, rivivendo l'eterna storia dell'umanità, chiamata a ritrovare le proprie origini. Età di lettura: da 9 anni.
Questo libro racconta il ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. In seguito però qualcosa è cambiato. Si è realizzato un incontro imprevisto che ha dato un nuovo senso alla sua vita. Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, lo scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica.
Il volume si articola in cinque sezioni: universo barocco; inglesi in Italia; italiani in Inghilterra; romantici, decadenti, vittoriani e piccolo museo dannunziano; bellezza e bizzaria; il Prazzesco. Accanto agli studi più conosciuti, la cultura del manierismo e del barocco, i rapporti letterari tra l'Italia e l'Inghilterra, la letteratura e l'arte dell'Ottocento europeo, il decadentismo, gli studi sulle arti minori, il volume propone anche il Praz meno noto: il viaggiatore che ha lasciato pagine sugli Stati Uniti e sulla Russia; il recensore acuto e caustico di volumi importanti della cultura non solo italiana, l'osservatore attento, e ricco di ironia, della storia del gusto.
Arrigo Petacco indaga su don Vito Cascio Ferro, l'uomo che trapiantò nel Nuovo Mondo la struttura della mafia siciliana, e ricostruisce la storia di Joe Petrosino, che avvertì per primo l'incombente minaccia e cercò di fermarne sul nascere la diffusione. Poliziotto italoamericano di umilissime origini, Petrosino fu l'acerrimo nemico di don Vito: lo combattè per anni, ma non riuscì a impedire che il seme da lui portato in terra americana germogliasse. Né potè sottrarsi alla feroce vendetta della "Mano Nera" di New York.
Carolly Erickson smantella lo stereotipo di spietata tiranna cui Maria Tudor, la prima regina inglese, è da sempre condannata, per rivelarne la vera natura. Emerge così il ritratto contrastato di una donna infelice e sola quanto forte e combattiva, una regina rimasta troppo a lungo nell'ombra nella quale l'appellativo Sanguinaria l'ha relegata.
Al museo di Volterra il giovane archeologo Fabrizio Castellani sta cercando di svelare il mistero racchiuso nella statuetta etrusca "L'ombra della sera", quando inquietanti telefonate gli "consigliano" di lasciar perdere. Nel frattempo nei boschi circostanti la necropoli vengono rinvenuti cadaveri di persone sbranate da una terrificante belva. Fabrizio è convinto che tutto sia frutto di un'ira implacabile dalle lontanissime origini. E da archeologo si fa detective del passato.
Gennaio 1958. Un uomo si sveglia nella toilette della stazione di Washington. E' lacero, sporco, vestito come un barbone, e non ricorda nulla del passato. Come è finito lì? Chi è veramente? E perché qualcuno lo sta seguendo? A poco a poco dalla memoria affiorano immagini, nomi, volti, ed eventi. E la vicenda di Luke, questo è il nome dell'uomo misterioso, si intreccia a una storia di missili spaziali, scienziati, spionaggio e tradimenti.
"Persuasione" racconta la contrastata storia d'amore tra due giovani, l'aristocratica Ann e il borghese Frederich, il cui sentimento riesce a superare la differenza di classe sociale e un distacco lungo sette anni. Scritto con un senso di malinconia e tenerezza del tutto insolito per la Austen, "Persuasione" è profondamente influenzato dalla sensibilità romantica della storia e della natura che si andava affermando in Inghilterra.