Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola a bruciapelo hanno posto fine alla vita di Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica, in provincia di Salerno, conosciuto da tutti come il sindaco pescatore. È passato un intero anno, ma nella mente e nel cuore della sua famiglia - la vedova, i due figli e gli altri parenti - tutto è rimasto fermo a quella notte buia: chi ha ucciso Angelo?, chi sono i complici?, chi è il mandante? Soltanto il perché di questo delitto è evidente e non deve attendere i tempi lunghi dell'investigazione. Angelo Vassallo è stato ucciso perché era il simbolo della buona politica del Sud. La politica della legalità e dello sviluppo a costo zero per l'ambiente. La politica dell'ascolto e del darsi da fare per risolvere i problemi. La politica che piace alle persone oneste e dà fastidio ai potenti e ai farabutti. Per questo è stato ucciso. Grazie all'amministrazione Vassallo, oggi il comune di Pollica è il motore strategico di una zona che ha nel territorio il suo orizzonte economico: cinque vele da Legambiente per la qualità del mare, sede dell'Osservatorio della Dieta mediterranea con riconoscimento dell'Unesco, "cittàslow" per le prelibatezze enogastronomiche, un porticciolo accogliente e pieno di servizi. Angelo non c'è più, ma tutto continua secondo la sua impostazione. In questo libro il fratello Dario ripercorre la tragica vicenda del sindaco assassinato
Marat Bazarev è quello che è sopravvissuto e sopravviverà. È l'uomo che, con i suoi compagni, una mattina di sole di settembre è entrato nella scuola numero 1 di Beslan. E lì ha dato inizio alla fine. 334 morti, di cui oltre la metà bambini: questo il bilancio dei tre giorni di sequestro in cui più di mille persone sono state tenute in ostaggio da un commando di separatisti ceceni. Marat è l'unico fra gli attentatori a essere uscito vivo dalla scuola, catturato dalla polizia russa e imprigionato in un carcere di massima sicurezza a Mosca. E qui, chiuso in una cella gelida e isolata, scrive la sua ultima confessione. È pronto ad assumersi la responsabilità che gli spetta, ma ha anche un'urgenza più forte: raccontare la sua storia. È così che comincia: con Marat e il suo migliore amico Shamil seduti sull'erba di un anfiteatro in un pomeriggio di pace, con Shamil che ridendo si allontana nella boscaglia e dopo pochi passi lancia un urlo terrificante. Nascosti sotto un mucchio di pietre e frasche trovano sette corpi straziati: è il primo segnale. A casa li attende un villaggio saccheggiato e deserto, le porte delle case spalancate e nessuno dei familiari e degli amici. E così che comincia: Marat in quel pomeriggio terribile capisce che non esiste più una legge e nemmeno le regole, che non c'è onore né coraggio, ma solo paura. E allora si unisce ai guerriglieri in montagna, e con loro si prepara a un'azione in grado di rimbombare da un capo all'altro del mondo.
Dovunque viviamo, a qualsiasi razza o cultura apparteniamo, qualunque religione o filosofia seguiamo, qualsiasi lingua parliamo, tutti desideriamo essere felici ed evitare la sofferenza. Ma spesso i nostri tentativi di trovare la felicità finiscono solo per causare ancora più dolore. Per uscire da questa spirale, bisogna comprendere le enormi potenzialità della nostra mente e l'importanza dell'amorevole gentilezza per la nostra felicità e per quella del mondo. Lo strumento più potente per raggiungere questo scopo, e trasformare ogni singola esperienza in una fonte di felicità anziché di problemi, è la meditazione. È questo il messaggio che ci trasmette Lama Zopa Rinpoche, uno dei maggiori maestri buddhisti contemporanei. "Il cammino della felicità" è un libro adatto a tutte le situazioni della vita quotidiana, e contiene anche importanti esercizi di meditazione che mettono in risalto la fondamentale unità io-altro e l'illusione dolorosa della separatezza.
Mark Rowlands, giovane e inquieto docente di filosofia in un'università americana, legge per caso su un giornale una singolare inserzione, si incuriosisce e risponde. Qualche ora dopo è il padrone felice di un cucciolo di lupo, a cui dà nome Brenin ("re" in gallese antico). Per undici anni, sarà lui la presenza più importante nella vita del professore, che seguirà ovunque: assisterà alle sue lezioni acciambellato sotto la cattedra, incurante degli iniziali timori e del successivo entusiasmo degli studenti, ne condividerà avventure, gioie e dolori, lo accompagnerà nei suoi spostamenti dall'America all'Irlanda alla Francia, dove Mark si trasferisce dopo aver troncato quasi ogni legame con i suoi simili. E sarà, soprattutto, una fonte continua di spunti di riflessione e idee filosofiche perché, contrariamente allo stereotipo che ne fa un emblema del male, della ferocia, del lato oscuro dell'umanità, il lupo è per Rowlands metafora di luce e di verità, la guida per un viaggio interiore alla scoperta della propria più intima e segreta identità: "Il lupo è la radura dell'anima umana... svela ciò che rimane nascosto nelle storie che raccontiamo su noi stessi". La sua natura selvaggia e indomabile, infatti, rivela a chi gli sta accanto un modo di vivere e di fare esperienza del mondo non solo radicalmente diverso da quello degli uomini, ma forse anche più autentico e appagante perché immune da doppi fini, da ogni atteggiamento di calcolo e manipolazione.
La formula della felicità esiste. Ed è un'equazione. La felicità, spiega il professor Paolo Gallina, è "la variazione rispetto al tempo dello stato di una persona". In altre parole, la felicità è il passaggio da una condizione peggiore a una migliore, ed è tanto più intensa quanto più in fretta avviene questo cambiamento. La felicità non è la bella casa o il televisore a 350 pollici in sé, ma il momento in cui li hai avuti, in cui te li sei goduti la prima volta. Come ogni formula matematica il concetto è cristallino ed elegante, le sue conseguenze implacabili. La prima è che "la felicità non dura. E se si vuole farla durare le cose non sono così semplici". L'altra è che "è molto difficile incrementare il proprio stato con costanza. Nella maggior parte dei casi, dato che gli stati non possono essere incrementati all'infinito, a un picco di felicità segue una fase di stasi, di aspettativa, di non-felicità sostanziale". Oppure, parlando di shopping e consumismo, tocca rilevare che "se qualcuno sceglie di essere felice entrando e uscendo da centri commerciali, concessionarie e boutique, con pacchi e pacchi di roba, necessita di molta disciplina per rimanere immerso a un livello di felicità accettabile". Il ragionamento è rigoroso, fra gradienti, costanti, derivate, teoremi... Ma niente paura, il professor Gallina sa fare esempi inconsueti e illuminanti, alleggerire la lettura con spassose narrazioni, riportare sempre i suoi discorsi al grado zero della nostra esperienza quotidiana.
Mentre il mondo festeggia il terzo anniversario della perestrojka, da Mosca una giovane donna, Katja, trova il modo di far giungere a Londra un manoscritto esplosivo. Segreti militari che potrebbero cambiare il corso della storia, indirizzati a Barley Blair, uno scalcinato editore inglese pluridivorziato, gran bevitore, appassionato di jazz, sassofonista dilettante. Barley capisce di essersi cacciato suo malgrado in un delicatissimo intrigo dal quale può uscire solo scoprendo l'identità e le intenzioni dell'autore del manoscritto. Si trova così arruolato nei Servizi Segreti britannici, ma i tempi stanno cambiando e così pure gli eroi. In questo scenario a Barley non resta altro che ascoltare le voci del cuore: nonostante i matrimoni falliti, crede ancora nell'amore e negli ideali. E in Katja sembra aver trovato entrambi... Un thriller, una storia di spionaggio e passioni tra le più amate di le Carré; un romanzo che è anche un ritratto della Russia post-sovietica e degli oscuri personaggi che si muovevano tra i rottami della cortina di ferro.
Per imparare facilmente e velocemente le parole chiave delle lingue moderne: 1.000 voci e 2.000 esempi d'uso; fonetica internazionale e abbreviazioni; forme maschili e femminili degli aggettivi; plurali irregolari; box grammaticali con la spiegazione delle principali regole; box informativi su tradizioni, feste, curiosità; proverbi con il corrispondente italiano per un immediato confronto; modi di dire del linguaggio familiare; ampia appendice per chi scrive o viaggia; interni a due colori per una facile consultazione.
Perché l'altra fila della coda è sempre più veloce di quella in cui siamo noi? Come spingere a mano un'auto nel garage senza farle colpire il muro? Quanto tempo ci vorrà perché il nostro recente investimento finanziario raddoppi di valore? La matematica non serve solo a calcolare i moti dei pianeti o a elaborare complicati sistemi informatici. Nella vita quotidiana ci può sorprendentemente svelare alcune semplici verità che spesso ignoriamo e aiutare a risolvere comuni problemi o dilemmi che ci circondano. John D. Barrow ha raccolto cento applicazioni insolite e curiose della matematica, che ci spiegano "cento cose essenziali che non sapevamo di non sapere" e grazie alla riconosciuta competenza in materia e attraverso uno stile divulgativo, ci accompagna in un universo affascinante e molto meno astratto di quanto generalmente crediamo. Un libro rapido, ricco di illustrazioni e schemi esplicativi, in cui il matematico Barrow fa scendere la matematica dal piedistallo e la mette al servizio delle situazioni concrete della vita di tutti noi.
Per imparare facilmente e velocemente le parole chiave delle lingue moderne: 1.000 voci e 2.000 esempi d'uso; fonetica internazionale e abbreviazioni; forme maschili e femminili degli aggettivi; plurali irregolari; box grammaticali con la spiegazione delle principali regole; box informativi su tradizioni, feste, curiosità; proverbi con il corrispondente italiano per un immediato confronto; modi di dire del linguaggio familiare; ampia appendice per chi scrive o viaggia; interni a due colori per una facile consultazione.