
"Oggi è un grande dono." Sono le parole che Giusy si ripete ogni giorno dal 2005 quando, a causa di un banale incidente in automobile, un guardrail le ha tagliato entrambe le gambe all'altezza del ginocchio, strappandola a una vita invidiabile, piena di affetti, impegni di lavoro, sogni e amore. Di quel momento Giusy ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perché le dia forza. Forza che diventa la sua arma. Insieme alla famiglia e agli amici che le si stringono attorno, Giusy muove i primi passi nella sua nuova vita. Fra pianti, speranze, paure e momenti di gioia arrivano le protesi, "le mie nuove gambe". Prima quelle da passeggio, poi da mare, poi addirittura da corsa, nonostante qualche dottore le suggerisca di lasciar perdere. A un anno dall'incidente Giusy ha lasciato un fidanzato poco presente e si è buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, un nuovo amore, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non può permetterseli, l'oro e il record italiano sui 200 e 100 metri e il record europeo sui 100 metri. "Con la testa e con il cuore si va ovunque" è il racconto di una vicenda personale, ma anche di una scelta che riguarda tutti coloro che si trovano ad affrontare un grande cambiamento: guardare oltre e costruirsi un domani o continuare a rimpiangere un bel passato che non c'è più? Giusy non ha avuto dubbi.
Chi ha detto che le streghe vivono solo in antri oscuri e polverosi? La piccola protagonista di questa storia ha una strega che abita proprio dentro di lei, e che invece di dedicarsi a intrugli e pozioni si diverte a metterle mille paure. È lei a raccontarle che il bagno di notte se ne va a spasso e ci si può perdere a cercarlo, lei a convincerla che giocare nel mare è pericoloso, lei a bisbigliarle che Theo, il bambino che costruisce i castelli di sabbia più belli dei mondo, non vorrà mai fare amicizia. Quell'insolente non ne vuole sapere di lasciarla in pace, e più la bambina cerca di ignorarla, più lei la perseguita! Ma in fondo anche le streghe pestifere hanno un punto debole, e a volte basta invitarle a fare merenda o buttarle in acqua con un bel tuffo per farle diventare più piccole, e perfino simpatiche. Età di lettura: da 5 anni.
Lontano da tutto, tra i boschi, in un vecchio borgo abbandonato e deserto, un uomo vive in totale solitudine. Ma un mistero turba il suo isolamento: ogni notte, sempre alla stessa ora, il buio è improvvisamente spezzato da una lucina che si accende sulla montagna, proprio di fronte alla sua casa di pietra. Cosa sarà? Un abitante di un altro paese disabitato? Un lampione dimenticato che si accende per qualche contatto elettrico? Un ufo? Un giorno l'uomo si spinge fino al punto da cui proviene la luce. Ad attenderlo trova un bambino, che vive anche lui solo in una casa nel bosco e sembra uscito da un'altra epoca o, davvero, da un altro pianeta. Nuove domande affollano la mente dell'uomo: chi è veramente quel bambino? E quale rapporto li lega? Lo scopriremo a poco a poco, avvicinandoci sempre più al cuore segreto di questa storia terribile e lieve, fino all'inaspettato finale. Con questo suo "piccolo principe", Antonio Moresco mette in scena una meditazione commossa sul senso dell'universo e della vita. In un dialogo continuo con gli esseri che popolano i boschi, radici aeree, alberi, lucciole, rondini, Moresco come Leopardi riflette sulla solitudine e il dolore dell'esistenza, ma anche su ciò che lega uomini e animali, vivi e morti.
"I ricordi prendono forma, ed è la forma del contenitore che li accoglie" scrive Roberto Alajmo, dando voce a quello che tutti noi sperimentiamo: i ricordi d'infanzia, i più lontani, sono inestricabilmente legati a oggetti, luoghi, persone. Nella vita adulta diventiamo capaci di isolare le emozioni, mentre la memoria prima, la più vivida, resta il serbatoio immaginario a cui attingere per tutta la vita. È così che in queste pagine il racconto di una formazione umana e sentimentale - quella dell'autore - ci tocca incredibilmente da vicino, in quanto a suo modo universale. Anche perché il racconto è accompagnato da piccoli elenchi: "repertori" dei giocattoli, dei cibi, dei fumetti, dei calciatori che hanno segnato, negli anni Sessanta e Settanta, la vita di tutti. Da Braccobaldo a "LampoSport", dal caffè Paulista al "Corriere dei Piccoli", attraverso i lampi della memoria si compone un viaggio che parte dal primo ricordo (l'estrazione delle tonsille!) fino all'esplosione ormonale dei primi amori. Dai momenti dilatati della fanciullezza si passa per le strettoie dell'adolescenza: per giungere all'età in cui voltarsi indietro è un modo per capire chi siamo, e sorriderne un po'.
Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso - forse persino troppo - e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: "Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone", non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l'arrivo dell'adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre - suo malgrado - un genitore felicemente indispensabile. "Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, nel tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili. Tommy è la mia ombra silenziosa" scrive Nicoletti. "È un oracolo da ascoltare stando fermi, e senza troppo arrabattarsi a farlo agitare sui nostri passi. Molto più interessante è respirarlo e cercare di rubare qualcosa del suo segreto d'immota serenità." E allora ecco il racconto dolceamaro, sempre franco e disincantato, di un piccolo universo quotidiano...
Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. Su questa terra nuova di zecca, bonificata dai progetti ambiziosi del Duce, vengono fatte insediare migliaia di persone arrivate dal Nord. Tra di loro ci sono i Peruzzi, gli eroi di questa saga straordinaria. A farli scendere dalle pianure padane sono il carisma e il coraggio di zio Pericle. Con lui si trasferiscono i vecchi genitori, tutti i fratelli, le nuore. E poi la nonna, dolce ma inflessibile. Il vanitoso Adelchi, più adatto a comandare che a lavorare. E poi c'è lei, l'Armida, la moglie di Pericle, la più bella, la più generosa, la più strana, una strega forse. Un poema grandioso che, con il respiro delle grandi narrazioni, intreccia le vicende drammatiche e sorprendenti dei suoi protagonisti a quelle, non meno travagliate, di mezzo secolo di storia italiana.
"Quante palle da golf stanno in uno scuolabus?", "Misurate esattamente 9 minuti usando soltanto una clessidra da 4 minuti e una da 7 minuti", "Sei ridotto alle dimensioni di una monetina e ti buttano in un frullatore. La tua massa è anch'essa ridotta in modo che la tua densità rimanga invariata. Le lame cominceranno a girare tra sessanta secondi. Cosa fai?" Questi sono soltanto alcuni dei test apparentemente impossibili che vengono trattati in "Sei abbastanza sveglio per lavorare in Google?" In questa guida del ventunesimo secolo al lavoro dei vostri sogni, William Poundstone svela la storia, i segreti e le tortuose tecniche di selezione delle più importanti aziende - in particolare delle compagnie tecnologiche - del giorno d'oggi, svelandovi come affrontare e risolvere decine dei più difficili quesiti utilizzati nei colloqui di lavoro. Scoprirete l'importanza del pensiero creativo (e le ragioni per cui le compagnie lo apprezzano più di ogni altra qualità o referenza), acquisirete gli strumenti per avere la meglio nella competizione (tenendo presente che talvolta potrebbe non esserci una risposta giusta, ma che c'è sempre una risposta migliore), comprenderete quanto conti la vostra pagina Facebook (e come volgere a vostro favore i social network) e molto altro ancora.
Il brillante ingegnere che ha rinunciato a tutte le proprie amicizie e a cercare l'amore. Il manager rampante che colleziona avventure galanti ma fugge terrorizzato non appena qualcuna si innamora di lui. L'attrice sul viale del tramonto che, affetta dalla "sindrome del bastardo", si accompagna soltanto a uomini violenti. Il cinquantenne brizzolato che tradisce compulsivamente la moglie perché "l'infedeltà fa parte della coppia"... Sono solo alcuni dei protagonisti dei casi clinici illustrati dallo psichiatra e psicoterapeuta Giacomo Dacquino, ognuno con una storia diversa ma tutti esempi della generale crisi dei sentimenti - soprattutto dell'amore - e dell'immaturità affettiva che sembrano caratterizzare la società contemporanea. Oggi troppo spesso si è portati a privilegiare la "quantità" dei rapporti anziché la loro "qualità", salvo poi accorgersi che, così, ci si condanna irrimediabilmente alla solitudine. Dacquino ci spiega che ogni autentica relazione d'amore è fondata sul dialogo, sullo scambio e la condivisione di pensieri ed emozioni, e che la prima causa del fallimento di tanti legami, anche di quelli che sembravano "eterni", è il progressivo esaurirsi della comunicazione (verbale e non) tra i partner dovuto alla fretta, alla routine e, soprattutto, alla mancata cura dei sentimenti. Perché uno dei tratti più negativi dei nostri giorni è costituito dall'egocentrismo e dall'analfabetismo affettivo, cioè l'incapacità di dire "Ti amo" non solo con le parole ma anche con il cuore.
Una misteriosa casa sulla costa atlantica spagnola e tre ragazzi alla scoperta degli antichi segreti che custodisce, legati a innominabili patti siglati con un personaggio luciferino, il misterioso Principe della Nebbia che emerge dalle ombre della notte per sparire alle prime luci dell'alba. Nella Calcutta del 1916 un treno in fiamme squarcia la notte mentre i gemelli neonati Ben e Sheere vengono miracolosamente salvati. Sedici anni dopo, le braci di quell'incendio ricominciano ad ardere per i due adolescenti, segnando il loro destino. In un faro sulla costa normanna i giovani Irene e Ismael si addentrano nel mistero di un fabbricante di giocattoli, un enigma che li unirà per sempre trascinandoli in un mondo labirintico di luci e ombre. I primi tre romanzi dell'autore de "L'ombra del vento" riuniti in un unico volume.