
Al tema della fede il papa ha voluto dedicare un anno che si è da poco concluso, durante il quale ci ha regalato due scritti bellissimi: la lettera enciclica "Lumen fidei" e l'esortazione apostolica "Evangelii gaudium". In questo spirito la via crucis per il 2014 si intitola "Lumen crucis", si compone di sei tappe: le prime quattro legate a dimensioni fondamentali della fede, le altre ai principali protagonisti del venerdì santo: Maria, Madre della consolazione e Gesù, il Figlio che ci rende figli di Dio.
Il calcio è solo un gioco, ma un gioco che aiuta a ricordare all'uomo che la vita non è un gioco... ma una cosa molto seria. Un insegnante con esperienza di insegnamento sia nelle scuole superiori che nell'Università ed anche nella catechesi dei giovani ci offre questa riflessione sul gioco del calcio e sui sorprendenti aspetti comuni con la catechesi cristiana. Il calcio come sport eminentemente cattolico perché: "È l'unico sport in cui è così frequente il pareggio. È l'unico sport in cui può vincere non solo la squadra più debole, ma anche quella che gioca peggio. È l'unico sport in cui non si deve essere totalmente selettivi dal punto di vista fisico. È l'unico sport in cui salta la regola della bravura come soluzione infallibile. È l'unico sport in cui non solo non è indispensabile, ma è perfino dannoso che i calciatori di una squadra siano tutti campioni. È l'unico sport che esprime con chiarezza l'identità culturale di un popolo. È l'unico sport in cui si è davvero lontani da ogni intellettualismo."
La confezione contiene: - 1 coroncina di Rosario; 1 immagine di Gesù Misericordioso; 4 pieghevoli: - Coroncina alla Divina Misericordia, - Novena alla Divina Misericordia, - Via Crucis, - Rosario.
Il volumetto propone un percorso per gruppi giovanili articolato quotidianamente dal 15 giugno al 15 settembre, e perciò utile a chiunque guida i gruppi di ragazzi durante un periodo dell'estate.
Caterina Rompi è una bimba come tante, con un carattere pungente che ne determinail soprannome di Zanzarina. Cambierà e questo le insegnerà che comportarsi bene conviene.
Pallina è alla ricerca della sua identità e grazie all'aiuto di cinque nuovi amici, un colibrì, un drago, un pappagallo, un canguro e un'aquila, scoprirà il mondo e quale sia la sua missione.
Quanto dura la vita? Da dove viene? Dove si acquista? Probabilmente la vita ci viene data solo in uso, in questa bella favola ci viene raccontata.
Un itinerario di preparazione al sacramento del matrimonio che nasce dalla decennale esperienza dell'autore, animatore di numerosi incontri per corsi per fidanzati insieme alla comunità Abbà.
Pepe Pepe è la figlia di Sungura Mjanja, è un essere speciale, adorata da ogni abitante della foresta, chi riuscirà ad ottenere la sua mano?
IL MIO NOME È PIETRO è una pièce teatrale scritta da Giampiero Pizzol, che Mimep-Docete pubblica in versione integrale. In un magistrale monologo teatrale l’apostolo Pietro rivive la sua eccezionale amicizia con Gesù, dal cambiamento del nome ai miracoli nella vita quotidiana fino al tradimento e al pentimento.
L’attore Pietro Sarubbi descrive il suo percorso di ripresa di coscienza di fede dalla partecipazione al film di Mel Gibson “La passione di Cristo”, impersonando Barabba. Quando per la prima volta, i suoi occhi incontrano quelli dell’attore che interpreta Gesù, questo sguardo lo tocco profondamente invitandolo a cambiare la propria vita:
“... guardo questo sconosciuto che muore al posto mio, guardo Gesù come probabilmente lo ha guardato Barabba. Lo guardo con sprezzo e distacco, lo guardo come un assassino appena liberato guarderebbe il poveraccio sconosciuto che va a morire a causa sua. Negli occhi dell’Uomo che sta morendo per me non ci sono odio né rancore. Sono colpito dalla profondità del suo sguardo. Non è uno sguardo feroce ma dolce e misericordioso, quasi di preoccupazione per me e per la mia condizione, ed accade un cosa unica nel suo genere e nella sua imprevedibilità: mi perdo in quello sguardo, nello sguardo di Gesù, rimango forse un minuto con gli occhi dentro quello sguardo.”
Dopo l’interpretazione del personaggio di Barabba, Pietro Sarubbi è continuamente invitato a serate sia di recitazione che di testimonianza.