
Dionigi Tettamanzi, nato a Renate (Milano) nel 1934 e ordinato sacerdote nel 1957, ha insegnato per molti anni teologia nei seminari milanesi. Nominato arcivescovo di Ancona-Osimo nel 1989, diviene Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana nel 1991. Arcivescovo di Genova dal 1995, è creato cardinale nel 1998. Presso Marietti ha pubblicato Parole di vita per la città dell’uomo (1999).
Fiorenza Taricone, laureata in Filosofia e in Lettere all'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, dove ha conseguito il perfezionamento in Storia Moderna, ha collaborato a varie riviste tra cui "Rivista di Storia e Letteratura Religiosa", "Il Risorgimento", "Storia Contemporanea", "Il Politico". E' autrice di monografie quali Teresa Labriola. Biografia politica di un'intellettuale fra Ottocento e Novecento (1994), L'associazionismo femminile in Italia dall'Unità al Fascismo (1996) e Ausonio Franchi. Democrazia e libero pensiero nel XIX secolo (2000).
Brigitte Spangenberg, nata nel 1941, è psicologa clinica e psicoterapista e lavora da molti anni come perito del Tribunale nel campo del diritto di famiglia e del diritto di tutela dei minori. E' lei stessa figlia di genitori divorziati, è sposata da più di trent'anni con un giudice e ha quattro figli ormai grandi.
Jacqueline Pirenne, figlia del grande storico belga Henri Pirenne, è scomparsa nel 1992. Ricercatrice presso il CNRS e l'università di Strasburgo, nei suoi studi si è occupata delle antiche civiltà semitiche ed etiopiche.
Opera lentamente cresciuta negli anni dell'esilio, Dell'Aurora è una straordinaria opera di pensiero, esorbitante dagli schemi del discorso filosofico; una trama poetica in cui si riannodano, riconoscibili ma trasfigurate, le domande, le riflessioni, le ricerche che occuparono la scrittura di tutta una vita. Ciascun brano è completo, compiuto in sé come il pezzo di una partitura musicale, e ciascuno sembra occupare esattamente lo spazio di una notte seguita dall'alba, tuttavia non c'è frammentazione, poiché comune è la tensione verso la luce, l'attesa della rivelazione portata dall'Aurora. «Come tutte le rivelazioni, l'Aurora mi è apparsa in molti modi. Nella Spagna del 1937, quando vi tornai a guerra ormai persa, fu un'Aurora di sangue. All'Avana, per sorprendere l'alba mi sdraiavo sulla riva del mare. Ho sempre camminato verso l'alba, non verso l'occaso; e ho sempre sofferto per tante albe precipitate nell'occaso».