
Con il suo savoir faire e la sua stupefacente erudizione Manasse Bueno Barzillai Azevedo da Costa merita il titolo di re degli schnorrer per la sublime maestria nell'arte di scroccare ai ricchi della comunità con ingegno e "aristocrazia". Impareggiabile modello di letteratura umoristica, "Il re degli schnorrer" è una sequenza ininterrotta di situazioni e dialoghi esilaranti, scaturiti dalla penna del creatore della narrativa ebraica moderna.
La domanda sull'identità genitoriale si fa sempre più urgente. Dopo dieci anni dalla prima edizione, continua il dialogo attraverso la parola scritta sui grandi temi della nostra persona e della nostra vita. Oggi più che mai l'identità genitoriale rivela la ferita, la confusione, la crisi in cui la persona è immersa. L'amore per il figlio rappresenta ancora una risorsa per recuperare l'energia di un amore per la propria vita. Questa nuova edizione si propone ancora una volta come una tenera compagnia allo sforzo del genitore di essere vero.
"La poesia di Péguy è mistica e popolare. Lo si vede anche in queste pagine apparentemente 'minori' e invece capaci di accensioni di brio, di sperdutezza. Voce che parla di qualcosa che riguarda tutti...". (Dalla prefazione di Davide Rondoni)
L' uomo e lo Stato, l'opera politica più nota e sistematica di Maritain, pubblicata in inglese nel 1951, è il risultato di sei conferenze tenute a Chicago nel 1949. Accolto come testo di grande spicco e tradotto in molte lingue, il libro costituisce il momento conclusivo di ricerche iniziate oltre vent'anni prima. Con questo volume - un classico del pensiero politico, e una delle maggiori espressioni della scuola democratica - l'autore prende posto nella galleria dei pensatori moderni insieme con Hobbes, Rousseau, Locke, Hegel. Le sue idee hanno ispirato la formulazione di varie Carte costituzionali, nonché personalità, movimenti e partiti in più continenti: A. De Gasperi, G. La Pira, G. Dossetti, A. Moro in Italia; E. Frei, R. Caldera, N. Duarte in America Latina; R. Shuman, la resistenza francese, E. Borne, St. Mazowieski in Europa. Per Maritain lo Stato ha per contenuto il bene comune e nella sua azione deve portare alla solidarietà in una democrazia che pone al centro delle relazioni sociali la persona con i suoi diritti e doveri.
GLI AUTORI
Jacques Maritain (Parigi 1882 - Tolosa 1973). Dopo aver aderito in gioventù al socialismo rivoluzionario, si convertì al cattolicesimo sulla spinta del pensiero di Léon Bloy. Insegnò filosofia all'Institut Catholique di Parigi e venne poi chiamato in varie università americane. Dal 1945 al 1948 fu ambasciatore di Francia presso la Santa Sede. Tutti i suoi scritti hanno notevolmente contribuito alla apertura del cattolicesimo sul piano morale, pedagogico e politico.
“Immergersi in questo breve, sapiente libro è come fare un bagno rinfrescante – e rinvigorente – alla mente affaticata da troppi bisogni autoimposti, da troppe necessità inutili, da un’immagine del mondo oscurata da troppi steccati, che limitano e bloccano la vastità infinita dell’orizzonte possibile”. Antonia Arslan
“Si sente in queste pagine l’autenticità di un sapere che sgorga dall’esperienza, che non ha paura di accogliere la vita, di farsene nutrire e plasmare”. Don Luigi Ciotti
Una testimonianza breve e intensa: raccontando la sua rocambolesca avventura di accoglienza, l’autrice è capace di scardinare chiusure, mettere ironicamente in luce atteggiamenti normali di esclusione di ciò che non è “mio” e provocare a un modo diverso di accogliere l’altro, che sia il prossimo o il lontano.
Maria Poggi Johnson insegna alla Facoltà di Teologia dell’Università di Scranton, Pennsylvania. Madre di quattro figli, ha conseguito la laurea in Letteratura a Oxford e ha compiuto gli studi teologici in USA. In Italia, nel 2007, Il Mulino ha pubblicato il suo Stranieri e vicini.
Un grandioso affresco dell’intrecciarsi di bene pubblico e bene privato nella storia della civiltà occidentale.
Enrico Berti fa comprendere le complesse radici culturali della situazione attuale e apre domande cruciali, da un lato sul destino e la sopravvivenza dello Stato e dall’altro sul fine dell’uomo e sulle condizioni di possibilità della vita sociale.
Lo stile della libro è coinvolgente e divulgativo. Il libro è arricchito da un dialogo sul tema tra l’autore e i partecipanti alla Lectio Magistralis tenuta nel corso di una delle sessioni del 2013 della Winter School, centro di studi sociali, culturali e politici.
Enrico Berti è Professore emerito di Storia della filosofia all’Università degli Studi di Padova. E’ inoltre membro della Pontificia Accademia delle Scienze, della Pontificia Accademia san Tommaso d’Aquino (Città del Vaticano), dell’Institut International de Philosophie (Paris) e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei (Roma). Tra le sue pubblicazioni più recenti: Profilo di Aristotele (Studium, 2012), Studi aristotelici (Morcelliana, 2012), Sumphilosophein (Laterza, 2012), Invito alla filosofia (La Scuola, 2011).
Il Commento al Levitico completa l'edizione, iniziata negli anni Ottanta, del Commento al Pentateuco di Rashi di Troyes, considerato il più importante esegeta ebreo di ogni tempo. Nella tradizione ebraica il Commento al Levitico è il primo libro della sacra Scrittura studiato dai bambini. Si tratta pertanto di un testo insostituibile per chiunque desideri conoscere il mondo ebraico e apprezzarne la lettura della Bibbia.
"Raccontandoci queste storie, le nostre madri ci facevano addormentare, quando eravamo piccoli, e noi sentivamo in esse la loro nostalgia per i luoghi della loro infanzia, lasciati per sempre, e rivisitati con la fantasia. Per mezzo di queste storie i nostri padri ci hanno educati al buon comportamento e alle buone azioni, e ci hanno insegnato a ridere. [...] Dentro queste storie l'uomo trova sempre le parole che gli spiegano la ragione e le circostanze della vita, e la consolazione ai dolori che non hanno rimedio". (Matilde Cohen Sarano)
Questa fondamentale biografia su J.R.R. Tolkien rivela l'orrore e l'eroismo che egli ha realmente vissuto come ufficiale nella Battaglia della Somme e descrive il suo rapporto col TCBS, il primo circolo di amici intimi di Tolkien, che in quegli anni lo spinsero a scrivere la sua mitologia. Con questo testo, il migliore mai scritto sui primi anni della vita di Tolkien, John Garth vuole anche mostrare che l'esperienza della Prima Guerra Mondiale è una delle chiavi principali per capire il perenne fascino delle storie della Terra di Mezzo. Il volume, vista l'accuratezza documentale nella ricostruzione storica di quegli anni, risulterà di grande interesse anche a coloro che non hanno mai letto Il Signore degli Anelli.
GLI AUTORI
JOHN GARTH ha studiato Lingua e Letteratura Inglese presso l'Università di Oxford ed ha lavorato a lungo come giornalista a Londra. Il grande interesse verso l'opera di Tolkien e una profonda conoscenza della Prima Guerra Mondiale lo hanno portato a dedicare cinque anni allo studio di queste tematiche. Il volume Tolkien e la Grande Guerra è il maturo esito di questi intensi anni di ricerche letterarie e storiche.