
Il Sinodo Speciale per la Regione Panamazzonica convocato da Papa Francesco affronterà numerose e complesse questioni sulla situazione ambientale e sulla vita ecclesiale dell’Amazzonia alla luce dei temi contenuti nella Lettera Enciclica Laudato si’ e nel concetto di «ecologia integrale». Il processo di discernimento a cui saranno chiamati i Padri sinodali nell’ottobre 2019 affronterà questioni che, pur riguardando l’Amazzonia, interessano anche altre aree del pianeta. Il volume raccoglie gli atti del Seminario di studi che ha avuto luogo in Vaticano dal 25 al 27 febbraio 2019 i cui obbiettivi sono espressi già dal titolo prescelto: «Verso il Sinodo Speciale per l’Amazzonia: dimensione regionale e universale».
La Costituzione Apostolica Vultum Dei Quaerere di Papa Francesco è dedicata alla vita contemplativa femminile e alla promozione di una formazione adeguata ai fini del percorso vocazionale nei monasteri. Oggi, con le presenti linee orientative, la Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita Apostolica, traccia delle «semplici coordinate per la formazione delle monache» (4). «La presente Ratio offre un strumento per favorire lo sviluppo integrale della persona, attraverso una formazione umana e spirituale, al fine di raggiungere e di consolidare la piena maturità in Cristo» (4). Scopo del documento è contribuire allo sviluppo degli aspetti concreti della crescita umana, cristiana e carismatica.
Realizzato in occasione delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma luterana il volume propone una “rilettura” degli eventi legati accaduti 500 anni fa, per riportare alla luce il contesto ecclesiale e storico in cui Lutero visse e in cui si consumò la rottura con la Chiesa cattolica. Con questa raccolta il Pontificio Comitato di Scienze Storiche offre l’opportunità di aprire anche su delle prospettive nuove approfondendo sotto altri pungi di vista gli aspetti della Riforma luterana legati alle ragioni non teologiche della rottura e alle condizioni della politica dell’epoca specialmente nell’Impero.
Il testo di Communis vita, il motu proprio promulgato da Papa Francesco il 19 marzo 2019 modifica il can. 694 del Codice di Diritto Canonico. Anticipa il documento una lettera introduttiva firmata dal cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e dall’arcivescovo José Rodríguez Carballo, OFM, segretario del Dicastero, in cui vengono riassunti i cambiamenti voluti dal pontefice nati dal bisogno di inquadrare e risolvere situazioni di assenza illegittima e prolungata di un religioso dal proprio istituto, con particolare riferimento a coloro che non possono essere rintracciati.
I Santi e i Beati, oltre ad essere invocati come intercessori presso Dio, sono anche proposti ai fedeli cristiani come modelli esemplari da seguire e imitare. La loro esemplarità viene tradizionalmente accertata in base a due criteri fondamentali, identificati rispettivamente nel martirio e nell'eroicità della virtù. Si tratta di criteri, presentati anche come via martiri e via virtutum, che hanno costituito da sempre la garanzia classica della santità, vista come imitazione e conformazione a Cristo usque ad effusionem sanguinis per i martiri, oppure come continua tensione verso la perfezione tramite l'esercizio eroico delle virtù per i confessori.
Recentemente la prassi e la riflessione teologica hanno identificato una nuova forma o una nuova via per la garanzia della santità, che viene opportunamente presentata come offerta della vita. I sui contenuti e le sue modalità sono stati definiti e delimitati nel documento pontificio Maiorem hac dilectionem, approvato e promulgato da Papa Francesco l'11 luglio 2017.
Una raccolta di pensieri, dedicati al periodo di Avvento, tratti dalle parole di papa Francesco contenute nelle sue Omelie e nei suoi documenti Magisteriali. Il piccolo volume, pensato come un “calendario dell’Avvento”, copre un periodo che va dal I° dicembre 2019 al 25 dicembre 2019. È uno strumento di meditazione e preghiera che giorno per giorno guida l’anima del fedele nel cammino lungo questo periodo che precede il Natale e l’arrivo di Nostro Signore Gesù. La Prefazione è a firma del cardinale Angelo Comastri. Completa il volume uno spazio pensato per scrivere la propria preghiera.
Il secondo tomo del VII volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI approfondisce i temi e i documenti del Concilio Vaticano II. Nel loro significato teologico sono analizzate e commentate: la Costituzione Lumen Gentium (21 novembre 1964); la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum (15 novembre 1965); la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (7 dicembre 1965).
Un contributo storico sul V Concilio Lateranense che arricchisce gli studi dedicati a questo concilio fermi all'anno 1970. Il concilio indetto da Papa Giulio II è qui ripercorso ed esaminato sia attraverso il contesto politico internazionale - non proprio blando - del tempo sia mettendo in evidenza la rilevanza istituzionale e teologica del Concilio Lateranense V che, com'è noto, precedette la Riforma luterana.
Il pensiero democratico e le forme politico - istituzionali della democrazia nascono in un tempo e in contesti che non esistono più. Le moderne democrazie sono chiamate a confrontarsi teoricamente con tale distanza e a riorganizzarsi per rispondere al cambiamento. Con una certezza: non è più possibile impostare l'ordine sociale relegando le scelte culturali, etiche religiose alla vita privata dei cittadini. Al contrario serve dare alla democrazia sostanza dialogica e relazionale, informandola dai valori positivi del bene comune, dalla solidarietà e dalla pace. A questo processo la fondazione Gravissimum Educationis ciontribuisce con lo studio "La Democrazia, un urgenza educativa", come iniziativa internazionale strutturata in due fasi: preliminarmente, ripensare la democrazia in contesti pluriculturali plurireligiosi; in prospettiva, avviare percorsi formativi in grado di trasformare le classi demografiche. Il libro raccoglie le riflessioni sviluppate nella prima fase del progetto e, come un faro, illuminano questo percorso all'inizio del suo dipanarsi, laddove l'approfondimento delle diverse dimensioni teoriche pur non esaurendosi già consente di guardare più lontano.
The origin of the Pontifical Council for Promoting Christian Unity is closely linked with the Second Vatican Council. On 5 June 1960, Saint Pope John XXIII established a 'Secretariat for Promoting Christian Unity' as one of the preparatory commissions for the Council.
In 1966, Saint Pope Paul VI confirmed the Secretariat as a permanent dicastery of the Holy See. In 1974, a Commission for Religious Relations with the Jews was established within the Secretariat. In 1988, Saint Pope John Paul II changed the Secretariat's stares to Pontifical Council. The Pontifical Council is entrusted with promoting an authentic ecumenical spirit in the Catholic Church based on the principles of Unitatis redintegratio and the guidelines of its Ecumenical Directory first published in 1967, and later reissued in 1993. The Pontifical Council also promotes Christian unity by strengthening in 1967, and later reissued in 1993. The Pontifical Council also promotes Chtistian unity by strengthening relationship with other Churches and Ecclesial Communities, particularly through theological dialogue. The Pontifical Council appoints Catholic observers to various ecumenical gatherings and in turn invites observers or 'fraternal delegates' of other Churches or Ecclesial Communities to major events of the Catholic Church.