Luna piena, luna calante, luna crescente. La luna veglia sul sonno di tutti i bambini del mondo. Ma non è sempre stato così, ci fu un tempo in cui solo la fiamma delle candele poteva sconfiggere le tenebre della notte. Finché un giorno, Zanza Zanzetti, re delle acrobazie e ladro gentiluomo, rubò una strana lanterna... Età di lettura: da 6 anni.
In un grazioso angolo di mondo con le case tutte blu viveva Zefiro, il postino. Eppure Zefiro sogna luoghi lontani... Quando, una sera d'estate, una nuvola lo invita a salire a bordo. Comincia un lungo viaggio, ricco di colori, dove le musiche, i profumi e i sapori si mischiano... Età di lettura: da 6 anni.
Quinto volume della "Storia dell'arte romana", progetto editoriale iniziato nel 2011 su proposta di Jaca Book in coedizione con gli editori Picard di Parigi e Von Zabern di Darmstadt. Con Costantino l'Impero romano vuole presentarsi al mondo in un nuovo apogeo. I simboli imperiali hanno un'enorme diffusione; le immagini sacre, dopo le incertezze della tradizione ebraico-cristiana sulla raffigurazione del divino, trovano la loro affermazione. Mentre l'Impero d'Occidente è alle soglie di una crisi politica irreversibile, l'incontro tra romanità e cristianesimo dà l'avvio a una stagione artistica straordinaria e fondante sul piano architettonico e iconografico. L'architettura vede il fiorire, sulla scorta dei modelli civili e funerari romani, di quella che chiamiamo arte paleocristiana. Basiliche, martyria, mausolei si diffondono a Roma e nel Mediterraneo. L'arte figurativa e plastica si rinnova in tutte le sue componenti, mantenendo le basi della tradizione ma sperimentando nuove strade: miniatura, metallurgia sacra e profana, avorio, vetro, tessuti e icone vivono il loro momento di splendore sullo sfondo di un impero che tramonta, e preparano così lo sviluppo dell'arte bizantina a Oriente, e del grande medioevo - nei Paesi latini e germanici - in Occidente.
Questo Atlante della carità attraversa venti secoli: dalla vita pubblica di Cristo in Palestina sino ai nostri giorni, insegnamento di Papa Francesco compreso. La storia del cristianesimo è intrecciata con gli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita sociale e politica dell'Impero romano, dell'Europa medievale, dell'epoca moderna, sino al mondo coloniale e contemporaneo. Cristo si è rivolto ai poveri, ai malati, ai bisognosi; si può ripercorrere la storia attraverso coloro che ne hanno seguito l'esempio: monaci, semplici cristiani, riformatori, fondatrici e fondatori di Ordini o congregazioni. I "santi della carità" sono emersi nei momenti più svariati della storia e in Paesi diversi: per sovvenire ai nuovi poveri della città medievale e moderna, per costruire ospedali, per accogliere l'infanzia abbandonata, per aprire scuole o dare lavoro, per andare nelle periferie del mondo. Nell'Ottocento, mentre la Chiesa e gli Ordini religiosi tradizionali vengono contestati dai governi d'Europa, nascono e si diffondono, con un ritmo senza precedenti, nuove congregazioni per far fronte al dramma sociale delle metropoli e delle periferie. Nel Novecento la secolarizzazione non frena l'inventiva della carità, che trova anzi nuove figure simbolo, veicolate anche dai mass-media. Da san Francesco a Madre Teresa, da san Vincenzo de' Paoli a Don Bosco, da san Bernardino ai preti operai e agli straccivendoli di Wresinski...
Secoli prima della "Commedia dantesca", Giovanni Scoto Eriugena, monaco, teologo, insigne traduttore e filosofo irlandese alla corte di Carlo il Calvo, produsse uno sforzo simile per esprimere "la delicata relazione tra Creatore e creatura attraverso l'impiego dell'immagine poetica". Nasce così questa raccolta di carmi intensi, complessi e spesso di non agevole interpretazione, dove incontriamo erudite interpolazioni nel tessuto linguistico latino di termini filosofici e teologici in greco. Si tratta di un'opera importante ma fino a oggi poco nota anche agli storici della letteratura medievale, proposta nell'elegante traduzione in lingua italiana, con testo originale a fronte, di Filippo Colnago, arricchita dall'indispensabile commento storico-filologico e teoretico.
Il titolo di questa raccolta di scritti di diritto canonico e diritto comparato delle religioni sembrerebbe voler distinguere il diritto della Chiesa da quello profano-secolare delle comunità politiche e dello Stato. Ciò non darebbe però conto della sua originalità. Il binomio "Sacro e Diritto" vuole infatti evidenziare sia la distinzione che la complementarità dei due concetti, analizzando con rigore scientifico la fecondità innovativa di alcune intuizioni e della metodologia acquisita dai grandi maestri della teologia del diritto canonico e della nuova scienza in "statu nascendi" del Diritto comparato delle religioni. Proprio per questo comprende due parti (la prima canonistica, la seconda ecclesiasticista e di diritto comparato) caratterizzate dalla comune preoccupazione di voler sempre coniugare il momento fondativo con quello comparativo, secondo il dettato di uno dei più grandi teologi del XX secolo, Joseph Ratzinger, poi Papa Benedetto XVI. Prefazione di Mauro Jöhri.
Credetemi: la vera ricchezza sono gli incontri. Vale per un giornalista. Spero valga per tutti. Penso davvero che l'incontro sia una potente iniezione di verità, pubblica o privata. Anche "Altalena", come "Sgretolamento", il libro che lo ha preceduto, non è una raccolta di interviste, ma il racconto dei retroscena, quasi tutti inediti, di ogni incontro. Ne descrive le sorprese, gli intoppi, i segreti, la commozione, la paura. L'egiziano Mubarak racconta perché Hamas, all'inizio, fu aiutato da Israele. L'istrione libico Gheddafi e le sue follie. L'incredibile metamorfosi dell'israeliano Sharon. Il riformismo tradito del siriano Assad. L'arroganza del turco Erdogan. La raggelante sorpresa del criminale nazista Priebke, arrestato mentre lo stavo intervistando in Argentina. I troppi misteri del curdo Ocalan. La generosità di re Abdullah di Giordania. La straordinaria bellezza e il coraggio di sua moglie, la regina Rania. Il premio Nobel Mahfouz che inneggia alla clonazione umana. "Altalena" è anche un'amara metafora. La fine del sogno di veder cambiare il mondo, di poter inneggiare alla pace. La prova che, mentre tutto si trasforma, la sostanza è immutabile.
L'uomo, da quando è apparso sulla Terra, ha prodotto oggetti artistici. L'arte accompagna tutte le civiltà e ci fa vedere in forme differenti il mondo e la vita. Un oggetto di arte popolare può trasmettere un messaggio importante quanto un dipinto di Leonardo o di Picasso. Questa collana introduce tutti i ragazzi a opere d'arte di epoche e paesi lontani e arriva sino ai grandi artisti contemporanei. Allo stesso tempo ci abitua a comprendere che ogni cultura, ogni Paese, ogni artista ha un modo diverso di guardare alle cose e perciò le presenta sempre con nuove caratteristiche, forme e colori. L'arte è un tratto dell'umanità che la unisce: culture e sensibilità diverse mostrano la realtà in modi differenti, l'amore per l'arte promuove il rispetto della molteplicità delle società umane. Età di lettura: da 6 anni.
L'uomo, da quando è apparso sulla Terra, ha prodotto oggetti artistici. L'arte accompagna tutte le civiltà e ci fa vedere in forme differenti il mondo e la vita. Un oggetto di arte popolare può trasmettere un messaggio importante quanto un dipinto di Leonardo o di Picasso. Questa collana introduce tutti i ragazzi a opere d'arte di epoche e paesi lontani e arriva sino ai grandi artisti contemporanei. Allo stesso tempo ci abitua a comprendere che ogni cultura, ogni Paese, ogni artista ha un modo diverso di guardare alle cose e perciò le presenta sempre con nuove caratteristiche, forme e colori. L'arte è un tratto dell'umanità che la unisce: culture e sensibilità diverse mostrano la realtà in modi differenti, l'amore per l'arte promuove il rispetto della molteplicità delle società umane. Età di lettura: da 6 anni.
L'edizione di ventidue studi inediti, insieme alle quaranta gouaches bibliche, è l'occasione per meglio comprendere l'importanza della Bibbia nel lavoro di Marc Chagall. Gli studi e le gouaches, creati all'inizio degli anni Trenta, sono i due cicli pittorici all'origine di tutta l'opera grafica di Chagall sulla Bibbia, un impegno che si concluderà solo dopo la Seconda guerra mondiale con le edizioni di Tériade. Se è esplicita la funzione preparatoria nei confronti delle acqueforti, il volume ravvisa anche l'aspetto anticipatorio del monumentale progetto del Messaggio Biblico, che darà vita al Musée national Marc Chagall di Nizza. Nel 1930 e nel 1931, anni degli studi e delle gouaches, l'artista teme per il popolo ebraico in Russia e in Europa, ma anzitutto considera di trovarsi in un mondo "senza Profezia" e drammaticamente oscurato. Per Chagall la Bibbia è essenzialmente il testo dei Profeti, anche se la sua scelta iconografica verterà su Genesi ed Esodo. Il suo impegno di pittore, attraverso le Figure della Bibbia, intende riportare nel mondo quello sguardo di Profezia, di cui denuncia l'assenza. Questo lavoro nasce da incontri con gli autori e gli editori organizzati da Meret Meyer al Comité Marc Chagall di Parigi. Il volume posiziona studi e gouaches, opere di forte e autonoma rilevanza estetica, all'interno dell'itinerario artistico di Chagall e ne mette in luce l'impegno storico-politico, infine sviluppa una lettura iconografica che esplicita le fonti filosofiche e figurative dell'artista.