
Il libro, edizione completamente rinnovata rispetto alla precedente, presenta alcune linee guida dell'insegnamento di Giovanni Paolo II. Viene innanzi tutto messa in primo piano la visione antropologica: centrale per Giovanni Paolo II è la questione dell'uomo e del suo destino, e l'importanza della cultura come mezzo di crescita "umana". Alla visione antropologica corrisponde la proposta cristiana del mistero di Cristo come unica risposta in grado di dare un senso, un significato all'uomo contemporaneo. La centralità dell'uomo nel pensiero di Giovanni Paolo II si coniuga poi con la necessità della missione e con l'importanza della dottrina sociale. Il libro è chiuso da una breve antologia di testi.
Racconta Tacito nelle sue Storie che Pompeo, entrato a Gerusalemme con la forza del vincitore, ne profanasse il Tempio trovandolo vuoto e senza misteri di sorta. Ma è proprio intorno a questo vuoto che la tradizione di pensiero ebraica ha sviluppato - nel corso dei secoli - una riflessione che non smette di inquietare e interrogare chiunque si avvicini ai rotoli che compongono la Torah. Vuoto o assenza massimamente generativi, dunque, perché scaturiti da un'Origine imbrigliata in una scrittura che reclama un'interpretazione inesauribile.
Francis è un nigeriano, giovane e colto, che sbarca in Italia per trovare lavoro e che nel giro di qualche anno imbocca la via che lo porta sulle strade come ambulante, nel giro della prostituzione e infine in quello della droga. Tutto è descritto con realismo e fatalità, come il destino delle prostitute nigeriane la cui unica speranza è quella di sfruttare la prostituzione di altre nigeriane. Un romanzo autobiografico che racconta anche di questa nuova periferia del mondo che si sta costruendo dentro le città, che vive tra il terrore del rimpatrio, l'illegalità e la gioia di piccoli lavori regolari.
I saggi che fanno parte del presente volume sono dedicati alla filosofia di base del Codice dei beni Culturali. Dopo aver analizzato il significato di bene culturale e quello di patrimonio comune, concetti stravolti dal codice stesso anche con l'introduzione del concetto di privatizzazione, il volume esamina i problemi teorici e giuridici sollevati dal codice per i musei e per il patrimonio in genere, per l'architettura contemporanea, e per i beni ambientali e in particolare per la tutela e la conservazione del paesaggio. Il volume è chiuso da una appendice normativa che comprende il testo del Codice e il Regolamento.
La riconquista cattolica sul protestantesimo e sull'Impero ottomano dei territori degli Asburgo in Austria è una delle grandi svolte della storia europea sia per l'ampiezza della realizzazione sia per le conseguenze di lungo periodo. A metà del XVI secolo ci voleva molta audacia per immaginare che l'Austria, la Boemia e l'Ungheria potessero ritornare alla Chiesa cattolica, ancora incapace di condurre a buon fine la riforma del concilio di Trento. Ma, verso il 1730, questi territori sono ritornati in larga parte al cattolicesimo. Questo studio analizza questo rivolgimento che ha visto alle prese non solo cattolici e protestanti di tutte le confessioni e sette, ma anche cristiani e musulmani.
La poesia di Marco Massimiliano Lenzi rappresenta una doppia rivelazione: in primo luogo quella di un poeta importante, di valore indiscutibile, giunto alla prima pubblicazione di peso in età non giovanissima. La seconda rivelazione è forse ancora più significativa, perché il libro di Lenzi (fusione di canzoniere e poema, frutto di scaldica conoscenza del libro attesta l'esistenza di una linea etrusca della poesia italiana maturata negli ultimi lustri del Novecento, sotto i fari di Luzi, Bigongiari, peraltro diversissimi fra loro, con le opere di Ceni, Carifi, anch'essi lontanissimi l'uno dall'altro per cifra e stile, ma affini in una particolare tensione morale.
La nostra epoca ha riscoperto il mito e lo ridefinisce di continuo: il termine "mito" è usato nelle accezioni più diverse, sia dal lessico comune sia dai vocabolari specialistici e le teorie sul mito si moltiplicano. Chiarita la terminologia di riferimento, Ries traccia una storia delle teorie del mito che, prendendo le mosse dalle prime attestazioni del vocabolo mythos nei poemi omerici, giunge fino agli albori del XX secolo, e propone l'analisi di alcuni modelli di interpretazione contemporanei. Dall'analisi di Ries emerge una concezione del mito non soltanto come "fenomeno umano", ma come fenomeno prima di tutto "religioso", che ha svolto e svolge un ruolo imprescindibile nella nella vita dell'uomo nella sua tensione verso il sacro.
CASTELLI MEDIEVALI D’EUROPA
Questo volume presenta il modo con cui le esigenze di controllo del territorio, di difesa personale e di abitazione sono state affrontate dalla nobiltà nel medioevo. L’autore documenta la necessità di collegare i dati architettonici e archeologici con lo sviluppo complessivo della società medievale e con le forme di organizzazione del potere al fine di escludere un approccio puramente tecnico che tenderebbe inevitabilmente all’analisi dei soli caratteri difensivi dei manufatti. In una prospettiva ampiamente europea, dal Baltico al mar Mediterraneo, dalla Spagna ai Balcani, si presentano per ogni periodo storico e regione per regione, i castelli e i resti archeologici di maggior rilievo. Grazie alla ricca scelta di illustrazioni si offre una descrizione efficace dei castelli europei, delle loro somiglianze e delle loro differenze, come espressione di un unico sviluppo tecnico, militare e sociale che contribuì a formare l’Europa prima dell’avvento degli stati nazione.
La prima parte del volume comprende saggi più propriamente di teologia fondamentale: Verbo, Scrittura tradizione; Verbo e storia; Le implicazioni del Verbo; Dio parla come uomo. Nella seconda dove prevalgono tematiche cristologiche ed ecclesiali l'autore propone con forza il superamento del divorzio tra teologia e preghiera.