Con le popolazioni germaniche insediate a nord e a est del territorio dell'impero, i romani ebbero a combattere in maniera ricorrente e opere latine su di loro non mancano, a partire dalla "Germania" di Tacito. Con l'indebolirsi dell'impero cominciarono le "invasioni" (o migrazioni) dei "barbari". Il volume di Wolfram riassume quanto, in base alla letteratura antica e all'archeologia, si sa dei Germani, della loro organizzazione sociale e politica, del loro sistema di valori, della loro religione. Infine, traccia brevemente la storia dei singoli gruppi: i Goti, i Vandali, i Burgundi, i Longobardi, i Franchi, gli Anglosassoni.
La Kabbalah - che in ebraico vuoi dire "ricezione" - è il complesso delle dottrine esoteriche e mistiche dell'ebraismo. Essa mira a creare un contatto più diretto e più intimo col divino, reso possibile attraverso un disvelamento che segue molteplici vie: dall'analisi delle Sacre Scritture, la Torah, per scoprire il significato recondito e profondo delle narrazioni in essa contenute, fino alle pratiche di elevazione estatica volte ad avvicinare la presenza divina. La Kabbalah, che ha avuto in molo determinante nello sviluppo delle concezioni del messianismo e della redenzione nella storia del pensiero religioso ebraico, ha lasciato un imponente corpus letterario che, da poco più di mezzo secolo, è stato riscoperto ed è oggetto di edizioni critiche rigorose. Scopo di questo volume è esporre in modo semplice e accessiblle i capisaldi del pensiero kabbalistico nella sua evoluzione storica, mettendone in luce le molteplici interazioni con il pensiero religioso, filosofico e scientifico europeo.
Con questa breve storia Joanna Bourke intende raccontare la seconda guerra mondiale non negli usuali termini politico-militari, ma come immane disastro abbattutosi sulle persone e sulle popolazioni che vi furono coinvolte. E' una storia della guerra vista dalla parte della gente, la cui voce, rintracciata nei diari o nelle testimonianze orali, dà una misura diversa, insondata dalle statistiche, di traumi come quello della perdita, della prigionia e dell'esilio. I fatti vengono esposti fronte dopo fronte: dall'Europa occidentale alla battaglia dell'Atlantico, dalla Cina al sud-est asiatico e al Pacifico, dai Balcani all'Italia e all'Africa, al fronte orientale. Ma l'attenzione va all'esperienza dei singoli, alla testimonianza diretta del loro vissuto (si tratti di partigiani deportati o di soldati torturatori, di vittime o di carnefici), al campionario tragico di violenze di una guerra che le ha sperimentate tutte, dal genocidio ai bombardamenti a tappeto, fino alla bomba atomica, e che ha prodotto più morti, e più morti civili, di ogni altra precedente.
Joanna Bourke insegna Storia al Birkbeck College di Londra. Tra i suoi libri è stato tradotto anche "Le seduzioni della guerra. Miti e storie dei soldati in battaglia" (Carocci, 2001).
Tra razionalità e libertà, afferma Sen, esiste una relazione reciproca: si potrebbe dire che ciascuno dei due concetti ci viene in aiuto per capire l'altro più a fondo. In un ragionamento che si dipana tra i vari saggi risulta chiaro come non si possa riconoscere la libertà indipendentemente dalle preferenze e dalle valutazioni ragionate di un individuo, proprio come è evidente che la razionalità richiede libertà di pensiero. Questo ampio approccio interpretativo viene utilizzato da Sen per analizzare sia le domande di razionalità nella scelta individuale (incluse le decisioni in condizione d'incertezza) sia le scelte sociali (inclusi l'analisi costi-benefici e la valutazione ambientale).
Le nuove tecnologie della comunicazione dell'informazione - Internet, televisione digitale terrestre, telefonia di terza generazione - si sono poste anche al servizio della pubblica amministrazione. Il volume si prefigge tre obiettivi: aiutare i lettori a capire cosa siano e-governement e e-democracy; illustrare i benefici dell'e-government per cittadini e pubblica amministrazione, non senza discuterne criticamente le potenziali minacce; mostrare il funzionamento e le implicazioni dei principali strumenti di e-government.
Questo libro traccia un grande affresco sul pellegrinaggio dalla penisola italica verso i Luoghi Santi, nel periodo compreso fra il Medioevo e la conquista ottomana di Gerusalemme del 1516. Forma devozionale assai diffusa nel mondo cristiano medievale, figlio delle tradizioni ebraiche e greco-romane, il pellegrinaggio, metafora del destino dell'uomo che "cammina" verso la morte per la salvezza, segna un fenomeno storico rilevante, non solo per gli aspetti religiosi presenti in esso, ma anche per quelli culturali, sociali, economici e artistici.
Filippo II, figlio e successore di Carlo V sul trono di Spagna, grazie all'eredità paterna e alle sue proprie conquiste, fu il monarca più potente della cristianità. Questa biografia ne racconta la vita, sia pubblica che privata, e ne descrive il carattere fondandosi su una ricerca condotta su carte inedite.
Vincenzo Costa prese parte come ufficiale degli alpini alle diverse campagne della seconda guerra mondiale. Dopo l'8 settembre rientrò a Milano e aderì alla Repubblica di Salò; dall'aprile 1944 fu federale di Milano. Dopo il 25 fu arrestato, processato e condannato ad alcuni anni di detenzione. Renzo De Felice colse l'importanza storiografica delle sue memorie e ne selezionò le pagine relative al 1943-1945.
"L'autobiografia di Margarete Buber-Neumann... la cui lettura dovrebbe diventare d'obbligo per chiunque voglia ripercorrere gli abissi di abominio che hanno segnato il XX secolo... per le sue qualità letterarie, per il pathos che la pervade e per l'alta lezione morale che contiene è, a pieno titolo, al pari di quelle di Primo Levi e Anna Frank, entrata a far parte della biblioteca spirituale del nostro tempo". Angelo Bolaffi
Uscito nel 1948, "Prigioniera di Stalin e Hitler" racconta l'esperienza dell'autrice, militante comunista, prima nei campi di "rieducazione" sovietici e poi nel lager tedesco di Ravensbrück. Scritto con una precisa vena narrativa, questo libro è uno dei migliori e più impressionanti campioni della letteratura concentrazionaria, e certo il primo che ha recato testimonianza diretta dei gulag sovietici.
Margarete Buber-Neumann , nata nel 1901, nel 1926 entra nel partito comunista tedesco e ne sposa uno dei massimi dirigenti, Heinz Neumann. A Mosca a partire dal 1933, vede arrestare e scomparire il marito nel corso delle terribili purghe del 1937, ed è internata lei stessa in Siberia. Nel 1940 è consegnata dai russi alla Gestapo, e internata a Ravensbrück, dove rimarrà sino alla fine della guerra. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato un altro volume autobiografico, "Da Potsdam a Mosca" (Il Mulino, 2000), e un libro di ricordi su Milena Jesenská ("Milena, l'amica di Kafka", Adelphi, 1986). E' morta nel 1989.