Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di Studio promosso dalla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel febbraio 2008 e dedicato al tema della polarità maschile-femminile. Come è noto, la questione sessuale assume rilievo crescente nelle società avanzate, nelle parole e nei fatti. Per le parole si pensi per es., ai dibattiti pubblici suscitati dal necessario aggiornamento delle leggi, come anche alla filosofia pubblica intitolata esclusivamente alla libertà del singolo. Quanto ai fatti basti richiamare la crescente diffusione di incertezze nei processi di identificazione dei minori (e non solo), anche per ciò che si riferisce all’identità di genere (gender). Sullo sfondo di tali problemi la dottrina della Chiesa richiama il necessario riferimento alla legge della natura. Senza indulgere peraltro con i luoghi comuni della cultura ambiente, i saggi biblici, filosofici e teologici raccolti in questo volume intendono precisamente correggere un difetto del pensiero convenzionale (anche cattolico) circa la legge naturale, mettendo a tema della riflessione il rapporto tra natura e cultura.
Le sfide dell'evangelizzazione necessitano oggi come ieri di cristiani maturi e consapevoli. L'iniziazione cristiana, come itinerario di fede, è il cammino che la chiesa propone ai suoi fedeli fin dalle origini. In una prospettiva interdisciplinare e di ampio respiro che vede accomunate le chiese di Oriente e Occidente ci si interroga sulle problematiche che una compiuta iniziazione cristiana pone ai nostri giorni.
Il volume presenta la raccolta degli atti del VI corso residenziale del Centro Studi di Spiritualità di Milano, tenutosi nel luglio 2007. Il tema del corso è stato dedicato a: La comunità cristiana: custode e testimone del senso. Volendo corrispondere a una duplice la finalità: richiamare la centralità della "ricerca del senso" nell'esperienza umana e sottolineare come la comunità cristiana abbia qualcosa di decisivo da dire a questo proposito. La Chiesa, infatti, non accetta di essere accolta e apprezzata solo quando si rende disponibile per iniziative caritative e assistenziali. Ben volentieri essa vi si dedica, ma solo perché ritiene di realizzare così il "senso" della propria vita, riconosciuto con chiarezza inequivocabile nella vita, morte e risurrezione del proprio Fondatore. E questo vuole testimoniare. La riflessione è stata guidata dai professori Fran-cesco Botturi (Comunità e ricerca di senso. Percorsi filosofici); Pierantonio Tremolada (Ricerca di senso ed esperienza della salvezza nella comunità apostolica); Angelo Maffeis (Vocazione cristiana e forma della Chiesa); Cesare Vaiani (Forme di vita e ricerca del senso nella spiritualità cristiana).
Nicolas Malebranche (1638-1715) appartiene al novero di quegli intellettuali cristiani che, agli inizi dell'età moderna, raccolsero con entusiasmo la sfida della nuova filosofia cartesiana in vista di una riformulazione filosofica della grande tradizione della spiritualità cristiana capace di intercettare le domande e le attese della nuova epoca che ormai si era aperta. Il tentativo del pensatore francese per un rinnovato incontro tra teologia, filosofia e spiritualità trova una significativa esemplificazione nella breve opera, che presentiamo per la prima volta in traduzione italiana, le Piccole meditazioni. Caratterizzate da un sincero e vigoroso afflato spirituale, ricco del senso della trascendenza inesauribile di Dio e dello sguardo appassionato su Gesù Cristo, Adoratore infinito del Padre, esse possono fornire un decisivo contributo per mettere in luce una dimensione della sua persona, purtroppo abitualmente trascurata, ma non per questo meno importante, anzi forse decisiva per la comprensione piena della sua filosofia e della sua teologia: Malebranche come uomo spirituale e maestro di preghiera. Senza voler essere azzardati, ci pare anzi che si debba collocare proprio qui, in questa dimensione spirituale della sua esistenza e del suo pensiero, la radice ultima di tutta la sua produzione anche filosofica e teologica.
Da quarant'anni i teologi della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale si cimentano, in stretto confronto reciproco, con le massime questioni poste alla teologia nella rapida e a tratti addirittura convulsa vicenda del Novecento. È parso maturo il tempo per cimentarsi in un'opera collettiva, che tentasse un bilancio. Le premesse in tal senso erano disposte dalla precedente sintesi da essi tentata a proposito dell'epoca moderna (vedi Storia della teologia, IV: Epoca moderna, Casale Monferrato 2001). Ne è risultata un'opera di grande mole, che propone non una sintesi, ma dieci saggi sintetici. I primi cinque sono dedicati ai momenti qualificanti della vicenda teologica fino al Concilio: modernismo, teologia dialettica, teologia del magistero e ressourcement, svolta antropologica, concilio Vaticano II. Gli altri cinque sono dedicati invece alle questioni maggiori intorno alle quali si coagula (e anche si frammenta) il dibattito teologico successivo: il profilo scientifico della teologia, il rapporto con la storia, la forma pratica della fede, la questione ermeneutica, la figura storica del cristianesimo.
Il Direttorio per i Fratelli e Sorelle del Sacro Cuore di Gesù è la quarta regola di vita cristiana che Charles de Foucauld (1858-1916) ha scritto a servizio dell'evangelizzazione. Redatta tra il 1909 e il 1913 es-sa esprime, in sintesi, alcuni tratti della vicenda spirituale del beato Charles de Foucauld e il suo fermo desiderio di dedicare ed esortare altri a dedicare la vita a imitazione di Gesù di Nazareth e a servizio di quanti non conoscono il vangelo. Questa proposta cristiana, rivolta alle diverse forme di vita, ma soprattutto a laici che vivono in famiglia o singolarmente, si caratterizza per l'attenzione minuziosa al quotidiano, affinché ogni istante della propria giornata possa sempre più somigliare allo stile di vita vissuto da Gesù di Nazareth: nella la preghiera personale e liturgica, nella vita familiare, nei compiti missionari, nell'ambito professionale, nei i rapporti con i vicini e nella cura dei lontani.
Dopo una panoramica storica sui modelli di rapporto tra teologia e filosofia ed una presentazione dell'attualità della lezione di Tommaso, i contributi prendono in esame alcune figure di spicco della filosofia - M. Muller, P. Ricoeur, E. Lévinas e M. Henry, L. Pareyson e J.-L. Marion - e della teologia degli ultimi due secoli - E. Jiingel, W. Pannenberg e C. Theobald, Y. Congar -, approdando ad una tipologia dei modelli di rapporto ed alla determinazione delle condizioni per una riproposizione della "testimonianza".
Il tema della Giornata di studio, svoltasi il 18 gennaio 2007 presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, che poneva a confronto il rapporto fra psicoterapia e consulenza spirituale, è certamente oggi non solo uno dei più significativi in questo ambito, ma anche uno dei più dibattuti. Da un lato il Prof. Mario Aletti, valendosi delle proprie competenze e dell'esperienza personale accumulata in anni di lavoro psicologico e di insegnamento, ha sottolineato con lucidità i pericoli di certe spiritualità ingenue, ed ha colto le possibili applicazioni di alcuni aspetti della pratica psicoterapeutica nell'accompagnamento spirituale. Dall'altro, Madre Ignazia Angelini ha preferito prendere l'avvio dalla ricchezza della tradizione cristiana, per rileggere, grazie ad un'accurata strumentazione teologica, il vissuto della propria esperienza monastica. I tempi ristretti nei quali si è svolto l'incontro non hanno permesso un ulteriore approfondimento delle tematiche che, tuttavia, hanno suscitato un interesse non indifferente e un dibattito vivace. Il terzo contributo, del Prof. Antonio Montanari, si pone in dialogo con gli interventi precedenti, cercando di cogliere e di rispondere ad alcune delle loro provocazioni.