
Come possiamo superare la rassegnazione che proviamo di fronte al contesto umano, sociale e politico nel quale viviamo oggi? Roberto Mancini, filosofo appassionato, propone un percorso originale per liberarci da quella impotenza diffusa che ci fiacca e ci intristisce per cominciare a riaprire il futuro e a ridare pienezza alla nostra vita. È un percorso che ci chiede di valorizzare soprattutto la nostra autonomia di pensiero e la nostra capacità di immaginare. "Trasformare la vita" diventa quindi un contributo importante per riprendere in mano la nostra vita liberandola dall'individualismo e dalle pulsioni egoistiche per raggiungere finalmente una libertà solidale.
L'agenda di Romena per il 2020 si concentra quest'anno sul tema Cerca l'armonia.
"Questo libro permette di guardarsi dentro e di interrogarsi su chi siamo e cosa siamo diventati nel tempo. Leggerlo equivale a compiere un piccolo esercizio quotidiano per restare umani." Dalla prefazione di Domenico Iannacone
Tornare umani, è diventato un imperativo, un bisogno, una richiesta che vogliamo fare a noi stessi e a chi ci è vicino.
Tornare umani, vuol dire recuperere la nostra identità perduta, dispersa. Vuol dire ricordare il valore e l'unicità di ogni essere umano.
È la storia di un'originale associazione di volontariato che porta calore, amicizia e creatività in centinaia di case di riposo, centri per disabili, ospedali. Ma è anche il racconto di come un gruppo di persone abbia affrontato nell'arco di 20 anni le difficoltà, le crisi che si trovano davanti a chiunque intraprenda un percorso di volontariato. Provando a risolverle. Nata nel cuore della Fraternità che si trova in Casentino (Ar), la Compagnia delle arti di Romena è una associazione di artisti sui generis formata da un gruppo di amici che sono stati negli anni capaci di abbattere ogni diversità.
Il tempo in cui viviamo non ci piace. E allora cosa possiamo fare per cambiarlo?
Dobbiamo innamorarcene.
È questo l’invito controcorrente che parte da due grandi voci poetiche e profetiche del mondo cristiano: Ermes Ronchi e Marina Marcolini. “L’innamoramento - scrivono - è un gesto rivoluzionario, il primo passo imprescindibile per cambiare il mondo”.
“Innamorarsi della realtà” propone dunque un percorso umano e spirituale per stare dentro il nostro presente e estrarne motivi di bellezza e di amore, senza temere i buchi neri che ci sono e che vanno affrontati “con combattiva tenerezza”.
Con quali parole accompagnare l’inizio e la fine di ogni giornata? In che modo sostare in silenzio davanti all’infinito per trovare il coraggio e la spinta giusta per vivere? La Fraternità di Romena propone in questo libro il suo stile originale di preghiera, uno stile che può interpretare i bisogni di tutte le persone, qualsiasi sia il loro cammino di vita. Si tratta di Lodi, quindi di preghiere che esprimono un grazie e che accompagnano i giorni della settimana: ogni giorno una lode del mattino e una della sera con un tema.
Come possiamo noi, piccoli
esseri umani, abbracciare e
comprendere la totalità di Dio?
Shahrazad Houshmand
L’uomo ha da sempre cercato di dare un nome al suo bisogno di assoluto. Sempre ha avvertito l’ansia struggente di acquietarsi in un Dio che lo abbracciasse. Come un bambino, come un cucciolo. Perché gli riempisse il cuore di carezze e la mente di significati.
Da sempre ci portiamo in fondo al cuore la nostalgia di Dio, tutti. E se Dio è amore come possiamo pretendere di dargli dei limiti, di frenarlo nel suo libero e appassionato fluire e permeare tutto e tutti?
Sharhzad Houshmand è laureata in teologia islamica all’Università di Teheran ed è laureata in teologia cristiana alla Pontificia Università dell’Italia Meridionale. Specializzata in Cristologia Coranica è autrice di molti saggi sul dialogo tra Islam e Cristianesimo. Attualmente insegna Studi Islamici alla Pontificia Università Gregoriana.
Maria Teresa Abignente, medico, mediatrice familiare, collaboratrice della Fraternità di Romena ha pubblicato con le Edizioni Romena Una vita non basta, e ha curato i testi Umiltà, Libertà, Perdono, Tenerezza, sempre per le edizioni Romena.
Voi che rimanete, amate la vita, custoditela,
rendetela preziosa nel nome del Signore.
Verranno tempi bui in cui i valori di questa vita saranno calpestati,
ma ci sarete voi per il mondo, e la luce dell’uomo
potrà sempre brillare…
(san Francesco da “L’uomo dei sogni”)
La commissione di uno spettacolo sulla vita di san Francesco entra nel percorso di vita di un artista, lo costringe a un esame profondo su di sé, la sua vita, il tempo che stiamo vivendo.
Luca Mauceri prima racconta la sua storia di musicista, di attore e di uomo alla luce dell’incontro con Francesco, poi indossa la vita del Santo di Assisi. E nel testo teatrale conduce il ‘suo’ Francesco a dialogare con ciascuno di noi.
Con il bisogno d’amore che portiamo dentro. E che vorremmo liberare.
Luca Mauceri. Per chi lo segue a teatro è un attore che sa anche comporre e suonare. Per chi predilige i suoi concerti è un musicista con il dono della recitazione. Luca Mauceri è l’uno e l’altro, e ancora di più: un artista capace di imboccare tutte le strade che lo portino a trasmettere la sua passione per la vita.
Nato nel 1975 a Frosinone, ha studiato e vissuto a Roma prima di trasferirsi a Bologna, dove attualmente vive. Da molti anni percorre un personale sentiero di ricerca attraverso musica e teatro. Ha recitato da protagonista in numerosi spettacoli, ha partecipato a festival internazionali prestigiosi, è stato l’attore di punta del teatro di Guido Ceronetti, lavora stabilmente con il regista siciliano Vincenzo Pirrotta, ha pubblicato nove album tra musiche originali e colonne sonore.
“L’uomo dei sogni” è la prima opera di drammaturgia che ha scritto e interpretato.
Alla vigilia del ‘68 un gruppo di studenti universitari invita padre Giovanni Vannucci a un confronto con lui sui temi della fede, della vita e dell’impegno sociale. Cinquant’anni dopo riemergono da un cassetto le trascrizioni di alcuni di quegli incontri. Nel rileggerle, gli studenti di allora, ormai approdati alla pensione, si rendono conto di quanto quelle parole abbiano accompagnato, sostenuto e orientato tutto il loro percorso umano e professionale. Nasce la decisione di condividere in un libro il frutto di quegli incontri, offrendo a tutti quelle parole che hanno cambiato la loro vita.
Giovanni Vannucci, Nato a Pistoia nel 1913, Giovanni Vannucci ha percorso i 71 anni della sua esistenza da “pellegrino dell’assoluto”. Frate nell’Ordine dei Servi di Maria, è stato studioso e insegnante di materie bibliche e di storia delle religioni. Protagonista negli anni Cinquanta e Sessanta del Rinascimento spirituale fiorentino con David Turoldo, Lorenzo Milani, Ernesto Balducci, ha vissuto, come loro, le dure resistenze di una Chiesa che non sapeva accettare uno sguardo così aperto e profetico. Nel 1967, alle Stinche, in un angolo nascosto del Chianti, ha trovato il suo frutto maturo: un eremo dove vivere e accogliere ogni persona in uno stile armonioso e libero. Il 18 giugno 1984 un infarto lo ha messo in contatto diretto con quel Dio cui si è rivolto per tutta la vita. Ma non ha interrotto il suo cammino sulla terra: dal seme delle sue idee continuano a nascere frutti preziosi.