
Questo libro è il rifacimento del volume Storia della banca dalle origini ai nostri giorni, che ormai necessitava di un aggiornamento. Il testo, pur conservando l'impianto di quello precedente, è molto diverso, tanto che l'autore ha preferito dargli un nuovo titolo. Questa seconda edizione è stata rivista e aggiornata per tenere conto della recente evoluzione dei sistemi monetari e bancari. Il volume costituisce una sintesi della storia monetaria e bancaria. Esso spazia dal mondo antico - al quale sono dedicati pochi cenni iniziali - all'età medievale e moderna - quando furono introdotti quasi tutti gli strumenti dell'attività creditizia - per concentrarsi sul ruolo e sull'evoluzione dei sistemi monetari e bancari dalla prima rivoluzione industriale all'inizio del secolo XXI. Vengono esaminati i problemi connessi con la difficile gestione della moneta metallica e con la sua lenta evoluzione verso la moneta cartacea, oltre che con il susseguirsi dei sistemi monetari, da quello bimetallico alle diverse varianti del gold standard, fino al crollo del sistema introdotto a Bretton Woods e all'introduzione dell'euro. L'attività bancaria è studiata attraverso l'evoluzione delle diverse categorie di banche, dalle più antiche alle più recenti, nonché attraverso l'esame della nascita e delle trasformazioni dei sistemi bancari dei diversi paesi, compreso quello italiano, al quale è dedicata una trattazione più approfondita.
Forte della sua ventennale esperienza come ricercatore, terapeuta e mediatore familiare Robert Emery offre con questo testo una nuova mappa ai genitori, per orientarsi in un momento difficile come quello del divorzio. Sono i sentimenti che si generano e il modo in cui vengono gestiti che influiscono potentemente sulla separazione e sulla reazione dei figli nel tempo: anche se il divorzio è necessariamente doloroso, i genitori possono promuovere una reazione positiva (di "resilienza") nei propri figli, mettendoli al centro del contesto familiare e tenendo ben saldo il legame con loro. Dosando empatia e autorevolezza, Emery spiega come gestire le emozioni potenzialmente pericolose per affrontare efficacemente i vari passaggi di questa transizione complessa: parlare ai figli, dare loro delle regole, elaborare un accordo funzionale con l'ex coniuge, avvicinare le questioni legali al momento giusto, reagire alla rabbia e ai litigi, distinguere i conflitti d'amore e di potere. Alla competenza di un terapeuta Emery unisce la sensibilità di un padre divorziato per fare dell'amore la migliore arma perché un divorzio "funzioni". Ricco di consigli pratici e strategie, il testo si propone come uno strumento essenziale per tutti i genitori alle prese con un divorzio, ma anche per quanti si occupano di mediazione familiare, consulenza tecnica e psicoterapia del divorzio.
Parlare di contadini ed organizzazioni contadine in Africa ed America Latina significa evocare povertà, ingiustizie sociali, ripartizione iniqua della terra e delle risorse, ma anche difesa delle culture tradizionali, protezione dell'ambiente, solidarietà comunitaria ed un'agricoltura che si regge su sistemi produttivi alternativi. I contadini oggi resistono all'urbanizzazione, all'omologazione, allo sfruttamento indiscriminato dettato dalle regole delle multinazionali della produzione e le organizzazioni contadine, in rete ed a livello mondiale, costruiscono modelli di vita e di produzione più equi e sostenibili promuovendo democrazia e diritti per tutti. Perché continuano ad esistere e resistere? Su quali modelli sociali ed economici si basano? Come nascono ed evolvono? Quali sono le loro storie? A queste domande gli autori rispondono mantenendo i piedi per terra, ossia coniugando la teoria e la pratica attraverso esempi concreti di storie vissute, progetti di cooperazione e percorsi di partenariato tra ong ed organizzazioni contadine che hanno rimesso in discussione i modelli di sviluppo classici per proporre prospettive e pratiche innovative. Il testo, orientando la scelta dei criteri e degli approcci da utilizzare in base alle tipologie delle organizzazioni contadine, costituisce un riferimento operativo per chi appoggia i movimenti contadini e vuole ottimizzare i risultati e l'impatto delle azioni intraprese nell'ambito dei progetti di cooperazione.
La valutazione delle politiche pubbliche è una pratica adeguata per affrontare i problemi della collettività. Nonostante le difficoltà politico-istituzionali, anche nel nostro Paese si stanno diffondendo esperienze di ricerca valutativa in molteplici ambiti (servizi sociali, formazione, sviluppo locale). Il ricco dibattito su metodi, tecniche e teoria della valutazione ha portato all'individuazione di diverse strade percorribili da parte dei valutatori. Il libro ne propone una grazie alla quale il ricercatore può offrire al committente una robusta base empirica senza rinunciare alla produzione di una teoria sociale utile al bene comune. Partendo dai risultati di una ricerca valutativa, si ricostruiscono i meccanismi sociali di cattivo funzionamento della politica di educazione degli adulti in Campania. Emergono con forza l'inadeguatezza del modello di governance locale, le contraddizioni esistenti tra i diversi livelli istituzionali nonché l'ambigua compresenza nell'organizzazione scolastica di universalismo e riproduzione della diseguaglianza sociale. Tuttavia, interessanti pratiche de-istituzionalizzanti sono all'opera e forniscono la possibilità a decisori politici e cittadini di canalizzare gli effetti sociali inattesi in risorse adeguate alla produzione di una politica pubblica più efficace e appropriata.
Il volume intende presentare il tema dell'intervento nelle organizzazioni finalizzato allo sviluppo dei processi organizzativi ed è rivolto a chi vuole approfondire la tematica sia come studioso di psicologia del lavoro sia come professionista HR che si trova ad affrontare l'intervento per lo sviluppo organizzativo. Il volume è strutturato in due parti. La prima parte, a carattere concettuale, si articola in tre capitoli che illustrano i principali approcci della psicologia ai temi dell'intervento, dello sviluppo, del cambiamento, delle emozioni nelle organizzazioni, e la relazione tra di essi. Nella seconda parte, di natura applicativa, tre capitoli propongono una teoria della tecnica per l'intervento a partire dalla presentazione di strumenti per la diagnosi organizzativa.
Ricco di suggerimenti, giochi di riscaldamento, tecniche e test, è questo uno testo fondamentale per tutti coloro che conducono o si accingono a condurre psicodrammi. Uno strumento operativo per passare dalla teoria alla conduzione vera e propria. Conoscere i fondamenti teorici e la metodologia moreniana non sempre rende necessariamente capaci di gestire uno psicodramma. Lo psicodrammatista deve possedere doti personali di empatia e padronanza, deve entrare in contatto con i membri del gruppo, sentirne gli umori, le emozioni: è contemporaneamente direttore e regista della rappresentazione. L'autrice, che ha sviluppato il metodo triadico di A. A. Schutzenberger, utilizzando la sua lunga esperienza didattica, conduce il lettore a comprendere come nasce, si sviluppa e si agisce uno psicodramma e attraverso i giochi chiarisce il contesto in cui nascono e le chiavi di lettura dell.azione che si è andata svolgendo.
Secondo le parole di un paziente, "il risentimento è come cercare di premere l'acceleratore di un'auto incagliata nel fango. Quanto più si accelera, tanto più l'auto affonda nel fango e meno si muove ... Si è come in un vicolo cieco".
In effetti il risentimento e il rimorso bloccano il processo psicoanalitico. Impediscono il fluire del tempo e il cambio di oggetto. E tutto ciò ostacola l'elaborazione del lutto. Il risentimento e il rimorso rendono difficile al paziente l'accesso a una diversa dimensione spazio/temporale ed affettiva, destinandolo invece alla coazione a ripetere.
Questo aspetto pulsionale mortifero mette in evidenza la complessità e il carattere torturante di questa "danza macabra", fatta appunto di risentimento e rimorso. Il soggetto oscilla tra il ruolo di vendicatore implacabile e quello di vittima privilegiata. Ambedue, vittima e vendicatore, rappresentano i principali protagonisti del "pandemonio" dell'animo umano.
Il risentimento e rimorso , risultato di un'ampia indagine clinica, offre opportunità di chiarificazione su numerosi e importanti quesiti clinici e teorici.
Luis Kancyper , medico e psicoanalista, membro dell'Associazione psicoanalitica argentina con funzioni di training è autore, tra l'altro, di Jorge Luis Borges, o il labirinto di Narciso. Per i nostri tipi è già apparso in Itali-a Il confronto generazionale. Uno studio psicoanalitico (2000).0
Kierkegaard è stato spesso criticato per un suo preteso irrazionalismo ma, anche quando tale critica sembra meritata, la sua validità è più apparente che reale. Da quel vero pensatore che è, egli non è mai privo di ragioni profonde, nemmeno per le sue posizioni più stravaganti, e i suoi strali, anche a dispetto di certe sue frequenti dichiarazioni in senso contrario, sono rivolti non tanto contro la razionalità come tale ma contro una maniera di intenderla e di esercitarla che è troppo semplicistica e "a buon mercato": sì che a uno sguardo attento il preteso irrazionalista si rivela essere più profondamente e autenticamente razionalista di molti suoi detrattori. Questo libro, dedicato al pensatore danese, intende mostrare che la sua propensione per una religiosità paradossale e la sua avversione per la speculazione e per il pensiero oggettivo si fondano in definitiva sulla persuasione che il paradosso è l'unica alternativa a quella auto-contraddizione cui non sa invece sottrarsi il pensiero oggettivo. In particolare si vuol qui mettere in luce come la riflessione di Kierkegaard ruoti in gran parte intorno al paradosso genuinamente metafisico di una corporeità concepita come determinazione originaria del reale, irriducibile in quanto tale allo spirito: tale paradosso costituisce l'autentico fondamento dell'eroica ma non irragionevole "fede di Abramo" tratteggiata dal filosofo in Timore e tremore.