
Gli attentati suicidi, le stragi di civili, i massacri delle guerre contemporanee: la violenza potenziata che rinnova il nostro raccapriccio quasi quotidianamente è violenza sugli inermi. Il femminile ha fatto irruzione anche sulla scena contemporanea. Donne, talvolta madri, si contano ormai tra le attentatrici suicide come tra le aguzzine di Abu Ghraib e la loro entrata in scena aumenta la ripugnanza e l'effetto si moltiplica. Quasi che l'orrore, come già sapeva il mito, avesse bisogno del femminile per rivelare la sua autentica radice. Parte da qui la riflessione di Adriana Cavarero, una riflessione in cui filosofia, cronaca, letteratura e mito si intrecciano per dare forma e contenuto a una vera e propria fenomenologia della violenza contemporanea.
"Tre metri sopra il cielo" è diventato un musical. Step e Babi ballano, cantano, raccontano la loro storia d'amore. In questo libro sono assemblati molti materiali diversi che confluiscono tutti intorno alla nuova anima di gesti, parole e musica che Palazzo Irreale ha costruito partendo dal romanzo bestseller di Federico Moccia. Ecco allora il copione e i testi delle canzoni. Il diario di lavorazione degli autori, attori e tecnici che raccontano la costruzione dello spettacolo ma anche il rapporto con il romanzo. Compaiono inoltre alcuni brani dei temi che Palazzo Irreale ha commissionato ad alcune scuole perché i più giovani provassero a spiegare il senso di "essere tre metri sopra il cielo". Il volume è impreziosito da più di cento foto che testimoniano le diverse fasi dello spettacolo, dalle audizioni alle prove.
"Ripercorrere l'esperienza di Alexander Langer consente di seguire un itinerario di vita pieno di avventure, attraverso i luoghi cruciali della storia d'Italia e d'Europa dagli anni trenta del Novecento fino alla fine del secolo. A seguire la vita di Langer si ha poi la possibilità di compiere un viaggio vorticoso in compagnia di un personaggio straordinario, spinto ogni volta dalla propria sensibilità e intelligenza a trovarsi là dove le crisi scoppiavano più acute." Alexander Langer è stato tra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e dal 1989 deputato del Parlamento europeo. Nel Parlamento è stato leader dell'opposizione alla guerra nel Golfo e poi dello schieramento che esigeva un intervento politico, umanitario e anche di polizia internazionale nell'ex Jugoslavia, fondatore tra l'altro del "Forum di Verona per la pace e riconciliazione nell'ex Jugoslavia". Alex Langer è morto suicida nel 1995.
Amico personale di Federico Fellini per più di quarant'anni, il critico cinematografico del "Corriere della Sera" ricostruisce il profilo biografico del regista anche negli aspetti privati. Testimone oculare, Kezich racconta il cinquantennale matrimonio con Giulietta Masina e la conseguente unione artistica, particolari riguardanti la nascita e la lavorazione dei film, rievocati uno per uno. Particolare attenzione è offerta al contraddittorio rapporto di Fellini con le scienze occulte e lo spiritismo di cui fu, per un periodo, scettico ma impressionabile praticante.
È l'estate deI 1947 e Thomas, un monelIo cresciuto per le strade di Amsterdam, racconta la storia dell'inverno appena passato, che sembrava non finire mai, ma che poi si è sciolto come neve al sole. Thomas e il padre sono soli perché la madre è morta di tifo. È finita da poco la guerra e tutto è ancora sottosopra. A scuola Thomas sta sulle sue finché arriva un tipo particolare e fuori dal gruppo, e i due diventano amici inseparabili. Lentamente e attraverso i racconti del suo nuovo amico, Thomas scopre che cosa è realmente accaduto durante la guerra: il suo amico è ebreo e la sua famiglia è stata quasi interamente deportata nei campi di concentramento in Polonia da cui nessuno è mai tornato. Il racconto di un'epoca e di un'amicizia.
Viviamo in una società satura di diritto, di regole giuridiche dalle provenienze più diverse, imposte da poteri pubblici o da potenze private. Negli ultimi secoli infatti il campo di esercizio del diritto si è via via esteso, inglobando questioni affidate un tempo al governo della religione, dell'etica, del costume, della natura. Il libro di Stefano Rodotà affronta in tutta la sua vastità il tema del diritto in relazione alle scelte etiche, sociali e politiche della società contemporanea, alla pervasività del suo potenziale dominio e, di conseguenza, ai limiti da imporre al suo esercizio.
Stare al mondo è un maledetto numero da equilibristi. È inutile pretendere che 'fuori' tutto funzioni se 'dentro' c'è disordine. Isabel lo sa. Non è felice ma è vitale e curiosa. Vuole capire e vivere meglio. E così si butta a pesce passando da un seminario new age a un week end in convento, da un corso di tai-chi a uno di sesso tantrico, da un workshop sulla reincarnazione a un incontro che promette il risveglio dell'assopito lato femminile. La via dell'illuminazione diventa una corsa ad ostacoli. Massaggi, irrigazione del colon, danze collettive, angeli e fate, astrologia e chakra...
"Il provinciale attento alle opportunità, la formica che ha accumulato cultura e professione vede nel Sessantotto un'onda anomala che lo sorprende, lo sballotta, qualcosa che ribalta i valori, confonde le procedure, scompagina le gerarchie." Così, introducendo le pagine sul Sessantotto, il "provinciale", che è il "personaggio guida" di questa bizzarra autobiografia, balza fuori continuamente. Bocca restituisce il cammino di questo personaggio, penetrando nel tessuto connettivo del nostro Paese, sommando personaggi minori e personaggi maggiori. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1991.
Lo scienziato e divulgatore Stephen Jay Gould in questa raccolta tratta degli argomenti più svariati e, apparentemente, stravaganti. Tra questi: il macabro pasto della vedova nera; Rita e Cristina, gemelle siamesi dall'incerta identità; un'improbabile teoria del passato che tentava di conciliare scoperte geologiche e Creazione divina; una Venere ottentotta che fu la meraviglia vivente all'inizio dell'Ottocento; il braccio nero della bianca Hanna West meduse, dinosauri... E altro ancora, come il misterioso sorriso che inaspettatamente compare se capovolgiamo l'immagine del fenicottero: una metafora forse (oltre che rarissimo esempio di inversione funzionale di una struttura anatomica) per dire che l'austera scienza della natura, sotto una penna brillante, può rivelarsi un'affascinante avventura, capace di coinvolgere anche il lettore più distratto.
"Se è vero che nella vita Verlaine coltivò l'illusione della totalità nell'amore e nella fede religiosa, tutt'altra cosa è 'Romanze senza parole', dove l'immedesimazione nella natura e la ricerca di un'armonia tra soggettività e alterità non porta mai a negare la crisi, la pena, la finitudine. Dunque un'immedesimazione cercata non per identificarsi, ma per perdersi. Così in queste raccolte di poesie si può scorgere l'animazione della natura, che si esprime con tanti lievi segni, e che ripropone questa alternanza di appropriazione ed esclusione, di appartenenza ed estraneità" (Dall'Introduzione di Cesare Viviani).

