
Quattro commedie giudiziarie, ambientate in una terra fantastica che simboleggia lo spirito umano. Valenti avvocati che si battono per portare alla luce il seme sepolto della verità. È questo il quadro narrativo che viene precisandosi da un episodio all'altro, finché il pubblico accusatore, il nemico, il persecutore, affascinato da Petra, la Pietra immortale, la Santa Madre, personificazione della Chiesa, si converte e crede. Anche lui è il seme sepolto, il peccatore che alla fine trova la Fede e si prepara ad affrontare la via crucis della salvezza.
L'Autore
Emilio Biagini (Genova, 1941) è ordinario della cattedra di Geografia all’Università di Cagliari ed autore di una dozzina di volumi di saggistica e ricerca, oltre ad un centinaio di articoli scientifici. Ha tre lauree: Scienze Naturali, Biologia e Geografia, conseguite presso l’Università di Genova; parla inglese, tedesco, francese, nederlandese e afrikaans. Ha trascorso lunghi periodi di studio negli Stati Uniti (borsa Fulbright), in India, nel Sud Africa (borsa del Ministero degli Esteri), in Gran Bretagna (borsa dell’Accademia dei Lincei) e in Irlanda. Ha diretto il gruppo di studio “Conflitto e globalizzazione”, dell’Associazione Geografi Italiani: in tale veste ha studiato sul terreno le violenze no-global a Genova del 2001. Ha vinto il Premio Colamonico per la ricerca geografica e il premio dell’Accademia dei Lincei per la ricerca socio-economica. È stato Visiting Fellow all’Università di Southampton, nonché Visiting Professor e Hatfield College Fellow all’Università di Durham. Da poco ha cominciato a pescare nella montagna di inediti letterari ed ha pubblicato due romanzi (La luce, 2006; Labirinto oscuro, 2008), un volume di racconti (L’uomo in ascolto, 2008) e un volume di pièces teatrali satiriche (Saccenti ed altri serpenti, 2008). Ulteriori notizie sul sito www.itrigotti.it.
L'unico Calendario liturgico della Messa Tradizionale al mondo con tutte le indicazioni indispensabili. Utilizzabile in tutto il mondo! L'Ordo Missae Celebrandae 2009 è l'opera che riporta nel dettaglio tutto il calendario liturgico dell'anno. Perfettamente conforme alle disposizioni del motu proprio Summorum Pontificum, l'Ordo Missae Celebrandae, curato da Daniele di Sorco, rappresenta un sussidio indispensabile per tutte le chiese in cui si celebra la S. Messa tradizionale. L'opera, oltre a un'ampia sezione introduttiva con tabelle, schemi e documenti, comprende il direttorio liturgico completo per l'anno 2009...
La disinformazione sul condom e l'aids e l'insegnamento del Papa. Prefazione di Francesco Agnoli. Il volume ricostruisce l'ennesimo caso di disinformazione che a marzo 2009 in Africa, ha coinvolto Benedetto XVI. Al centro delle polemiche il condom e l'aids. Nella prima parte la ricostruzione della cronaca, nella seconda, gli studi scientifici che mostrano che il profilattico non solo non è la soluzione dei mali del continente africano, ma che la distribuzione a pioggia di preservativi porta a condotte che aggravano ancora di più il problema.
Questa breve raccolta contiene alcune omelie che l’Autore ha tenuto nei periodi di Avvento e di Natale dal 1996 al 2008: essa non ha pretese letterarie, ma esprime solo il desiderio di offrire un contributo ai confratelli e a tutti coloro che, amando la Scrittura, desiderano prepararsi con più cura alle feste dell’Avvento e del Natale. Sono riportate due omelie della terza domenica di Avvento anno A e due della terza domenica di Avvento anno C, sei omelie di Natale, tre del primo gennaio e due dell’Epifania; per il resto una per domenica. Molte di esse furono pronunciate a Roma, alcune in una parrocchia di borgata, zona Casilina, altre in una parrocchia della zona EUR; altre invece ai militari italiani in varie situazioni. Qualora poi troviate qualche imperfezione nei contenuti, o qualche aspetto che non condividete… be’... siate clementi e, come dice san Paolo, “tenete ciò che è buono”.
Don Fausto Corniani della diocesi romana, nato a Legnano nel 1962, consegue la licenza in Mariologia e in Cristologia. Ora svolge il ministero di cappellano militare nell’esercito a Padova.
Quarantacinque anni fa fu promulgato da parte di Papa Paolo VI il Decreto conciliare Unitatis che mise in evidenza alcuni punti fermi, oltre i quali nessun interlocutore cattolico è autorizzato a procedere: unità/unicità della Chiesa, governata dai successori degli Apostoli con a capo il successore di Pietro; integrità dottrinale, accompagnata da carità ed umiltà. Il Decreto avverte: “Niente è più alieno dall’ecumenismo, quanto quel falso irenismo che nuoce alla purezza della dottrina cattolica e ne oscura il senso genuino e preciso”. La realtà dei fatti susseguenti fu però una reticenza pratica, se non anche formale, dei suddetti principî, la politica del consenso prima di tutto e soprattutto, i ripetuti cedimenti. La conseguenza è che oggi il buon popolo di Dio non ha più riferimenti sicuri, tutti (o quasi) naufragati nel “mare magnum” dell’indifferentismo largamente diffuso e nel non meno diffuso relativismo. Già da cardinale, l’aveva constatato anche l’attuale Pontefice Benedetto XVI, secondo il quale s’è instaurato nella cultura in genere, e particolarmente nell’ambito religioso-teologico, l’impero d’un paralizzante relativismo. In questo volume − del massimo specialista cattolico sull’ecumenismo − si scopre che l’impedimento ad un corretto ecumenismo si chiama confessionalismo: non la confessione o professione della fede cristiana, ma quel complesso strutturale e d’apparato in base al quale si parla di chiesa luterana, riformata, anglicana, ortodossa, cattolica. Il cappio che si stringe alla strozza d’ogni denominazione cristiana, anche di quella cattolica e forse più di questa che delle altre, è proprio l’apparato: una struttura complessa, dove alle verità della fede s’abbinano, e talvolta su di esse prevalgono, elementi della polis, non dell’Evangelo.
Brunero Gherardini (Prato, 1925), sacerdote (1948), laureato in teologia (1952) con specializzazione in Germania (1954-55), già cattedratico della Pontificia Università Lateranense e decano della Facoltà Teologica, canonico della Basilica di S. Pietro in Vaticano dal 1994, Direttore responsabile della Rivista Internazionale “Divinitas” dal 2000, per un trentennio consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, ha scritto oltre 80 volumi e varie centinaia d’articoli. Centro della sua ricerca, la Chiesa. Collateralmente ma in funzione complementare, ha approfondito la figura e l’opera di Lutero, la Riforma, l’ecumenismo, la Mariologia e la teologia spirituale. È una delle voci italiane più note anche all’estero. Con Fede & Cultura ha pubblicato "Quale accordo fra Cristo e Beliar?"
Dopo quarant’anni, la profonda trasformazione che ha cambiato il volto della liturgia cattolica a seguito del Vaticano II sta vivendo una stagione di ripensamenti: secondo alcuni occorre abbandonare finalmente gli ultimi indugi e portare alle estreme conseguenze la spinta innovativa del cambiamento; secondo altri, all’opposto, occorre ritornare decisamente al passato. Il presente volume condivide pienamente la necessità di una revisione, ma la pensa sulla linea della ‘riforma della riforma’ così come ormai da decenni la propone J. Ratzinger, oggi Benedetto XVI, e ne mostra la fondatezza storica, teologica e liturgica. Questo lavoro si dirige a chi, esperto o profano, abbia a cuore la liturgia e voglia sottrarsi alle gabbie ideologiche di ‘destra’ e di ‘sinistra’, per mettersi alla scuola del più grande Maestro di liturgia del nostro tempo: J. Ratzinger.
Don Claudio Crescimanno è nato a Modena il 25 agosto 1967. Ha studiato filosofia e teologia a Tortona (Al) e a Roma, e ha frequentato i corsi di licenza in sacra teologia preso lo Studio Teologico Accademico Bolognese dei padri Domenicani. È stato ordinato sacerdote nel 1994. Ha collaborato alla stesura dei volumi: ‘Olocausto: chi ha paura della verità?’, Lux Veritatis, 2002; ‘Risorgimento: chi ha paura della verità?’, Lux Veritatis, 2003; ‘Eucaristia. La verità della dottrina cattolica’, I Quaderni del Timone, 2006, 2 ed.; ‘La credibilità storica dei Vangeli’, I Quaderni del Timone, 2009.
Recensione
Chi fu san Francesco d’Assisi? Fu davvero quel bislacco personaggio “buonista”, pacifista, ecumenico, filoislamico, ecologista, “animalista”, rivoluzionario e anarcoide, propagandato da molti suoi biografi (compresi quelli francescani) e diffuso fra le masse da libri, giornali, romanzi, fumetti, musical, commedie, film e telefilm? O piuttosto questa è una grossolana e interessata falsificazione che ha prevalso solo perché non è stata adeguatamente contrastata? Restituendo la parola al santo stesso, ai suoi primi biografi e alle fonti originarie, e appoggiandosi su alcuni probati auctores,l'autore qui confuta questa falsa immagine restituendoci la vera identità del Serafico: il quale fu un riformatore austero, intransigente, combattivo, nobile e generoso, insomma un santo tipicamente medioevale e provocatoriamente “antimoderno”. Proprio per questo, egli risulta di sconcertante e affascinante attualità e in particolare costituisce un modello, un monito e un incoraggiamento per gl’Italiani in crisi del nostro tempo, affinché ricuperino la loro missione religiosa e civile.
L'Autore
Guido Vignelli, nato a Roma nel 1954, è studioso di storia, etica e dottrina sociale della Chiesa. Come socio fondatore e poi vicepresidente del Centro Culturale Lepanto, ha collaborato a campagne in difesa della civiltà cristiana. Come direttore del progetto SOS Ragazzi, ha organizzato iniziative di protesta contro l’opera diseducativa svolta da certi mass-media. Dal 2001 al 2006 è stato membro della Commissione di Studio sulla Famiglia istituita dalla Vicepresidenza del Consiglio dei Ministri. Ha scritto libri, collaborato a riviste e tenuto corsi di formazione ed aggiornamento per gl’insegnanti.
Recensione
“La breve e intensa esperienza del Partito Popolare Italiano, rimane nella storia italiana come modello ideale, lucido e coerente, di una proposta politica di ispirazione cristiana, ma non confessionale e prettamente laica dal punto di vista dei suoi contenuti, e anche come memoria e ammonimento negli anni della rinascita democratica” (Pietro Scoppola).
L'Autore
Gerlando Lentini (1930), direttore della rivista culturale “La Via”, svolge da decenni un’intensa attività pubblicistica e letteraria. È autore di oltre sessanta pubblicazioni monografiche che spaziano dalla saggistica alle scienze bibliche, dall’agiografia alla formazione.
Due anni sono trascorsi da quando, il 19 giugno 2007, con il documento "Orientamenti per la Pastorale della strada" venivamo invitati a “passare dalla pastorale dell’attesa alla pastorale dell’incontro, dell’accoglienza, agendo con fantasia, creatività e coraggio, per raggiungere i ragazzi nei loro nuovi luoghi di aggregazione, nelle strade, nelle piazze, come pure – allargando la prospettiva – nei vari locali, nelle discoteche e nelle zone più «calde» delle nostre metropoli” (n. 133). Queste parole hanno dato conferma alla pastorale che per anni ci ha visti impegnati insieme agli artisti di strada dell’Assoc. “Camminare Insieme” nell’animazione e nella promozione umana e valoriale del nostro territorio. Le pagine di questo libro sono frutto dell’esperienza di strada che abbiamo condiviso insieme a tanti operatori che si spendono nella nostra isola da sempre vocata all’incontro e all’accoglienza ma al contempo ferita dalle logiche di potere e diseguaglianza. Le fenditure che vengono a solcare la nostra terra di Sicilia nelle torride giornate estive sembrano mostrare tutta la tempra di un popolo capace di affrontare la vita e di impegnarsi per il cambiamento di cui abbisogna come l’acqua che estingue l’arsura d’estate. È questa passione cha abbiamo condiviso scrivendo queste pagine frutto del confronto con tante testimonianze come quella degli operatori della Cooperativa “Insieme” da anni chiamati a rispondere al bisogno di tanti che, approdati nelle coste della nostra isola, hanno affidato la loro storia alla capacità di esser riconosciuti ed accolti dall’altro. In questi giorni in cui è tanta la sete di speranza e il desiderio di cambiamento, appare significativo che da Castelvetrano nascano trame di solidarietà e di incontro capaci di mostrare l’autentico volto della bella Sicilia.
La Messa Antica nelle intenzioni del Papa secondo le spiegazioni dei più importanti liturgisti. Tra il 16 e il 18 settembre 2008 si fece a Roma, a cento passi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, un oscuro e sconosciuto convegno - organizzato dal gruppo Giovani e Tradizione" guidato dal domenicano P. Vincenzo Nuara - nella ricorrenza annuale del 'Motu Proprio Summorum Pontificum' che liberalizzava la Messa Tradizionale. Questo volume riporta gli interventi dei relatori a quel Convegno. "