
Dall'autore de 'I nuovi Unni', la ricostruzione dell'appello rivolto a Paolo VI nel 1971 da 57 esponenti del mondo culturale inglese per salvare la Messa Tridentina. In questo suo ultimo lavoro l'Autore mette in luce un episodio poco noto nel mondo cattolico italiano e legato alla tradizione liturgica della Chiesa. Si tratta dell'appello rivolto a Paolo VI per salvare la Messa Tridentina sottoscritto il 6 luglio 1971 da 57 esponenti del mondo culturale inglese, tra i quali la nota scrittrice Agatha Christie, il cui nome è stato successivamente associato all'indulto concesso dallo stesso Pontefice.
Il messale perpetuo non solo per i fedeli della Santa Messa Tradizionale detta di san Pio V, ma dal 14 settembre 2007 - e in particolare dal 30 aprile 2011, con l'"Istruzione sull'applicazione della Lettera Apostolica Motu Proprio data Summorum Pontificum"- anche per tutte le parrocchie e i sacerdoti in seguito alla liberalizzazione della Santa Messa Tradizionale in latino ad opera di Papa Benedetto XVI. Impressioni in oro, immagini sacre, spiegazioni, qualità grafica, canti gregoriani, stampato nell'ordinario in due colori (nero e rosso per le rubriche). Uno strumento indispensabile per chi vuole partecipare con profitto al Santo Sacrificio. Un'opera realizzata con elevatissima qualità artistica. Uno strumento per venire incontro ai moltissimi che, dopo le parole di apertura del Papa sulla messa tradizionale tornano a nutrire interesse per un patrimonio irrinunciabile della Chiesa Cattolica. Corretti gli errori dell'edizione del 2007, aggiornata la preghiera per la conversione dei Giudei secondo le indicazioni di Sua Santità Papa Benedetto XVI.
Dall'autore de 'I giorni della diossina', una raccolta di racconti di varia natura, dalla ricostruzione storica all'amore, dalla devozione al sogno, con il filo comune del mistero della vita e dell'uomo. Sono storie vissute nel vivere quotidiano dell'autore. Lasciano intravedere sotto un velo quello che si agita in tutto ciò che vive, visibile e invisibile, e parlano dell'Onnipotente, di Gesù Cristo e sua Madre, di angeli e demoni, di fatti belli belli di amore e orribili di odio, cioè del mistero della vita e dell'uomo...
Dall'autore de 'Il seme sepolto' e 'La pioggia di fuoco', una raccolta di racconti spudoratamente cattolici. Il primo di questi racconti, che dà il titolo alla serie, narra una storia d'amore nell'intricato periodo rinascimentale: quella fra la Santissima Vergina Maria e la città di Rapallo. Anche gli altri racconti, in gran parte ambientati in Liguria (Genova e Savona), oltre che, occasionalmente a Milano, in Germania e Inghilterra, sono svergognatamente cattolici e offensivi per il sacro laicismo e per la rampante tirannia relativista.
L'esempio di santità della Santa Vergine Maria attraverso il genio di Dante, le vette teologiche di san Tommaso e il racconto della mistica Maria Valtorta. Una guida sicura alla devozione popolare e alla riflessione teologica e spirituale. Maria di Nazareth è da secoli oggetto di ardente venerazione da parte della pietà popolare non solo cattolica, e icona di perfezione per i santi che la additano quale via privilegiata per arrivare a Gesù. Tuttavia la devozione mariana subisce anche critiche pungenti per il ruolo esagerato che ricoprirebbe nella fede dei più semplici. Ma chi è veramente la Madre di Gesù? Il presente lavoro si propone di ricostruire la sua figura e i suoi attributi attraverso i tratti essenziali del suo vissuto.
Una serie di proverbi e citazioni, in tono spesso leggero e umoristico, sui temi della vita. Un proverbio è una piccola opera d'arte, è un modo discreto per entrare in punta di piedi nella vita e nella cultura di un popolo, è una perla di saggezza che prende forma in poche parole, limitando l'inutile. In questo libro, assieme ai proverbi, troverete parecchie citazioni molte delle quali umoristiche; scoprirete così come la vita possa essere vissuta con saggezza ma anche in leggerezza.
Un'opera sull'attività riformatrice, per certi versi rivoluzionaria, di papa Pio X in campo musicale, eucaristico e liturgico. Nel volume, dopo una breve introduzione sulla vita di Papa Pio X, l'autore cerca di mettere in luce le riforme liturgiche fatte durante il suo pontificato. Un'opera che ha abbracciato, in particolare, la musica sacra e non meno importante quella eucaristica, che è la più conosciuta. Altra riforma, forse la meno conosciuta, fu la riforma del Breviario e quella del Messale Romano, dovute entrambe alla necessità di restituire al ciclo delle domeniche il posto che era stato progressivamente usurpato dal ciclo dei santi.
L'ecumenismo è una sfida inderogabile che coinvolge tutti i cristiani e si svolge secondo varie modalità. Anche sotto il profilo scientifico esso può essere affrontato da diverse angolature. In quest'opera si privilegia la prospettiva ecclesiologica, pur concedendo grande spazio alla storia. Soggiace qui la convinzione che la teologia ecumenica è una riflessione di fede sulla comunione e sulla missione della Chiesa, affrontata dalla prospettiva dolorosa delle divisioni che si devono superare. L'articolo ecclesiologico del simbolo della fede si prospetta, perciò, come il punto di partenza più adeguato per un rilancio degli sforzi a favore del ripristino della piena comunione ecclesiale.
Un esaustivo trattato sulle tematiche escatologiche alla luce dell'esegesi biblica cattolica. Dopo circa trent'anni di studio, e approfondimenti vari, sulle tematiche escatologiche, con il presente lavoro l'Autore intende colmare una specifica lacuna dottrinale cattolica, anche se si registrano nuove pubblicazioni che trattano con competenza l'escatologia...
Dopo circa trent’anni di studio, e approfondimenti vari, sulle tematiche escatologiche, con il presente lavoro l’Autore intende colmare una specifica lacuna dottrinale cattolica, anche se si registrano nuove pubblicazioni che trattano con competenza l’escatologia. Questi lavori, pur pregevoli per le sistematizzazioni dottrinali formulate, non hanno, a nostro avviso, incidenza catechetica e pastorale. In tempi in cui imperversano delle pseudo-rivelazioni private, interpretate e supportate anche teologicamente, spesso in palese contraddizione con il consolidato insegnamento magisteriale, s’impone il recupero dell’identità dottrinale cattolica sulle tematiche escatologiche. In questo studio monografico di teologia escatologica, l’Autore si è attenuto a quanto biblicamente teorizzato e autorevolmente formulato dall’esegesi cattolica e dal Catechismo della Chiesa Cattolica, nella convinzione di rispondere all’esigenza di ravvivare la tensione escatologica e di rafforzare l’impianto dottrinale cattolico con specifici e determinati contributi esplicativi. Infine, il lavoro intende rispondere anche a quanto richiesto dall’urgenza della rievangelizzazione, offrendo indicazioni dottrinali e pastorali, poiché, per “annunciare il Vangelo della speranza, è necessaria una solida fedeltà allo stesso Vangelo. La predicazione della Chiesa, quindi, in tutte le sue forme deve essere sempre più incentrata sulla persona di Gesù e deve sempre più orientare a Lui […] Perché la speranza sia vera e indistruttibile, la “predicazione integra, chiara e rinnovata di Gesù Cristo risorto, della Risurrezione e della Vita eterna” dovrà costituire una priorità nell’azione pastorale dei prossimi anni” (cfr. GIOVANNI PAOLO II, Ecclesia in Europa, Esortazione apostolica post-sinodale, Sinodo dei vescovi ottobre 1999, Libreria Editrice Città del Vaticano, 2003, n. 48). Ѐ urgente che la Chiesa, sempre più minoritaria e avversata, si riappropri di una catechesi cristocentrica, essenzializzata e kerigmatica, come la primitiva predicazione apostolica, e sprigioni tutto il suo potenziale profetico per scuotere le coscienze ammanettate da un Satana sempre più scatenato, pronto all’immissione storica del suo vicario-Anticristo “perché sa che non gli resta più molto tempo” (Ap 12, 12).
Un romanzo apocalittico che, con ironia e leggerezza, sbeffeggia la sindrome millenaristica e getta uno sguardo inquietante sulle conseguenze dell’apostasia dalla Chiesa di Roma.
L’avvento dell’anticristo e la fine del mondo: che temi allegri. Roba dell’altro mondo, proprio. Roba da fare scongiuri o da sbellicarsi dal ridere? La sindrome millenaristica, che di quando in quando attanaglia molta gente, è giustamente motivo di ilarità, specie quando deriva da fisime neopagane, come i calcoli basati sui calendari Maya, le elucubrazioni New Age e altre ciarlatanerie. Ma spaventare la gente rende, ed ecco perché tanti ne scrivono. Bisogna allora dire due cose. Primo: non ci sono dubbi, succederà; tutte le religioni monoteistiche dicono chiaramente che il mondo è destinato a finire; lo stesso, con linguaggio diverso, dice la scienza. Secondo: non sappiamo quando avverrà, ma non è affatto imminente; non vedranno niente di simile né i nostri bisnipoti né i bisnipoti dei nostri bisnipoti, e via di generazione in generazione. Perciò riponete i cornetti e i ferri di cavallo e godetevi questo racconto.