Thomas Crean si confronta e critica con passione le tesi esposte nel bestseller di Richard Dawkins L’illusione di Dio. Dawkins presenta Gesù di Nazaret come tracotante personaggio storico che genera artificiose illusioni. Sostiene che i Vangeli sono inattendibili poiché – a suo dire – frutto di menti vanagloriose, risultato di falsificazioni fantasiose e di insensate congetture. Dawkins ritiene che la religione sia in sostanza una grossa allucinazione che provoca un danno psicologico, intellettuale e sociale e si propone l’obiettivo di spazzar via quelle che lui considera le nebbie di un’educazione paurosa, cieca e infantile.
Crean smonta elegantemente, con competenza, sicurezza e ironia, le tesi di Dawkins. L’Autore non si ferma ai luoghi comuni, ma sceglie di percorrere con intelligenza i sentieri della verità umana e divina, per ridonare alla persona umana la consapevolezza della sua dignità e della sua più autentica vocazione. Si scopre che le tesi di Dawkins sono non solo, storicamente e dottrinalmente, farraginose, superficiali e infondate, ma sono più di tutto contraddittorie.
L'Autore, dopo una cruda fotografia della vita di impresa, ricerca quali sono i modelli etici prevalenti nel fare impresa oggi e ne svela i limiti dell'etica procedurale e contrattualistica.
Protagonista è il primo agonista. Così l’idea può andare. Ma se si intende uno che a tutti i costi vuole occupare la scena senza alcun diritto o qualità, allora - lo si dice, no? - è puro e semplice protagonismo. In buon milanese, questo tale non è un protagonista ma un baüscia! Il primo agonista è Cristo perché entra come Il Primo nell´Agone. Egli è nell´Agone Glorioso dall´Eternità: dalla stessa fondazione del mondo (Ap 13,8). Come noi entriamo in questo agone? Stando nella scia di Cristo vittorioso (Seguimi! Gv 21,22): lì si è certi della vittoria (Gv 16,33), ma non si vede nulla se non le spalle di Cristo. La fede è questo trascinamento, coinvolgimento nella scia di Cristo vittorioso (1 Gv 5,4). E´ proprio in questa «scia» che sta il segreto della invisibilità e della certezza della fede. E´ ciò che Dio aveva detto a Mosè, per indicare l´esperienza della sua Gloria: vedrai le mie spalle (Es 33,23).
Questa certezza nell´invisibile affidamento è la fede teologale. Entrare nella scia e nell´agone di Cristo non significa entrare da violenti nella violenza, ma entrare nel dolce giogo che assimila alla leggerezza di un atleta divino. Lo scenario dell´anima cristiana è il luogo dell´agone e il contemplativo è l´atleta assimilato a Cristo: il Primo Agonista.
Occorre un capovolgimento psichico per accorgerci di ciò che sta alle spalle del meraviglioso e del tempo. Lì l´anima si atteggia simbolicamente come balena che contempla la profondità, come passero ricercatore, come delfino studioso e come aquila che contempla dall´alto. Si deve cominciare a passeggiare nel microcosmo che è l’anima, per trovare le radici della bellezza del macrocosmo che è il mondo. Il nuovo scenario è più intenso e profondo. Nel colpo d’occhio di un’intuizione senza tempo, appare la geografia dell’anima. E l’esploratore dell’anima si trova sui sentieri del Paradiso e sulle tracce del divino. I paesaggi dell’anima sono cristiformi. La bellezza è il modo con cui le cose cadono nello sguardo dell’esteta e la vita cristiana è un’estetica assoluta. Lo sguardo cristiano è trasfigurante: vedendo l’universo in se stessa, l’anima cristiforme manda a quel paese gli arrivisti girovaghi. Ed è la fine del mondo.
Questo libro parla d'amore in termini semplici, pratici e concreti. Raccolta di riflessioni e proposte per imparare ad amare.
Questo piccolo libro si prefigge di comunicare serenita' e speranza a chi soffre nel corpo e nello spirito.
Una catechesi aggiornata ed essenziale sul Sacramento del Battesimo. L'oggetto di questo libro é l 'uomo nuovo, l'uomo diventato cristiano. L'uomo e nuovo perche e stato redento, purificato ed elevato a essere figlio di Dio. Don Novello Pederzini presenta il Sacramento del Battesimo in modo breve ed efficace, con il suo solito stile coinvolgente. "
teologia dogmatica, cristologia
L’anagogia è il punto prospettico nel quale possono convergere il discorso fenomenologico e quello metafisico in ordine alla Sacra Doctrina.
In questa prospettiva, il lavoro di Marco Salvioli: La misericordia invisibile del Padre nella compassione visibile di Gesù, il Figlio. Per una fenomenologia di Gesù in chiave anagogica, che costituisce la monografia di questo numero di Divus Thomas, rappresenta un primo tentativo di lettura inter-teoretica tra fenomenologia, metafisica e anagogia.
Il tema trattato è di una rilevanza costitutiva per la teologia. L’andatura espositiva è di alto valore sintetico. Il novum compositivo è rappresentato dalla riscoperta del senso meta temporale della verità nella riflessione di Husserl (dalla Presentazione di Giuseppe Barzaghi).
Rivista trimestrale sui movimenti religiosi e alternativi tra i migranti, n. 2/2008.
Il Card. Biffi con linguaggio semplice e affascinante parla di Gesù Cristo e della fortuna di appartenere a Lui. È un discorso destinato ai giovani e dedicato a Giovanni Paolo II in occasione del 30° anniversario della sua elezione al soglio pontificio. La fede in Cristo è un dono che il Padre ci offre copiosamente e allo stesso tempo è una conquista della nostra intelligenza e una responsabilità di fronte al mondo.