
Quattro racconti che ci portano nel cuore di un dolore infinito, storie brucianti e dense: amori che sbocciano, la promessa di ritrovarsi, il dramma dello sradicamento, la fuga, l’esilio.
L’autore, con l’apparente leggerezza di un narrare che sa parlare al cuore, ci conduce nel complesso rapporto tra religione, violenza e sacro fino ai temi di stringente attualità del modo di porsi di un Islam della diaspora, in Europa e in Italia, e del rapporto fra questo e le nuove frontiere della democrazia.
Il primato del tempo sullo spazio è uno dei felici ritornelli di papa Francesco.
Ma in che cosa consiste questa priorità del tempo Che cosa può offrire la tradizione cristiana al modo di vivere il tempo dell’uomo tardo moderno
L’autore cerca di rispondere a queste e altre domande partendo dalla grandiosa comprensione del tempo e della sua articolazione offerta dalla tradizione della chiesa, reinterpretando la nozione di tempo e ritrovando la differenza tra tempo festivo , tempo libero e tempo del lavoro per giungere ad assaporare, in modo non fondamentalistico, il valore originario della festa.
Francesco e Chiara d’Assisi, due appassionati di Dio, ci hanno lasciato molte preghiere che sono espressioni di bellezza, speranza e passione.
I tre autori, grandi conoscitori della spiritualità francescana, ci offrono una traduzione moderna degli inni di lode dei due santi e un commento che attualizza le intuizioni originarie.
Testi antichi, carichi di vitalità e freschezza, diventano parole forti anche per l’oggi.
Biografia e bibliografia degli uomini di Dio. Questo potrebbe essere il sottotitolo del fascicolo. Non interessa lo studio e l’esame di «profeti» odierni o del fenomeno della profezia oggi. Anche se alla fine ci si interroga se ci sono ancora profeti «in mezzo a noi». Il fascicolo arresta la riflessione al Nuovo testamento. Perché? Perché si ritiene importante anzitutto fondare il discorso sulla specificità biblica dell’istituzione profetica antico-testamentaria. La sua corretta comprensione e il suo compimento in Cristo è la condizione imprescindibile per riflettere poi sulla profezia e i profeti nella Chiesa e nel mondo odierno. La presunzione è quella di offrire una riflessione che ponga le basi per lo sviluppo di una vera e propria teologia della profezia cristiana oggi.
Per eliminare moltissimi dei malintesi che circolano nella letteratura odierna sul tema è utile stabilire con precisione chi sia veramente il profeta (prima parte del fascicolo) a partire dalle esperienze dei profeti biblici (seconda parte del fascicolo). I profeti sono coloro che anzitutto ascoltano la Parola e se ne lasciano plasmare. La loro produzione bibliografica non si può assolutamente scindere dalla loro biografia. Se non spuntano profeti, significa che Dio fa silenzio. E se sta in silenzio vuol dire che sceglie di non intervenire nella storia?
Ma il Padre non sta in silenzio e non comunica a intermittenza. Comunica perché è Dio. Sempre. È Parola incessante. Il problema è la recettività, la capacità di «ascoltare», di «cogliere», di «riconoscere» la sua Parola come si presenta nella storia.
Ecco l’obiettivo: aiutare noi e il nostro lettore a riappropriarci degli strumenti utili a scovare oggi, tra le pieghe di questa storia, tutti quegli indizi che ci possono condurre a rintracciare la presenza di Dio, a riconoscerne la Parola viva e attuale.
Nella tradizione spirituale ogni giorno della settimana ha una caratteristica particolare. Il punto di riferimento sono i sette giorni della Creazione, ognuno dei quali ricorda il compiersi dell’opera mirabile di Dio. Anselm Gr n, attento conoscitore dell’animo umano, declina per noi quattordici rituali da compiere in due settimane: sono un invito ad accogliere ogni giorno nella sua unicità e a viverlo in modo che diventi un giorno benedetto.
La tutela e il rispetto degli animali non è solo un obbligo religioso, ma anche un’attitudine morale. Come, dove e quando nasce questa profonda riflessione intorno al vivente non umano?
Un breve resoconto di quel variegato movimento socio-culturale che portò in Inghilterra, nel corso del Settecento, a un profondo cambiamento dei costumi e, dall’altro, a recuperare la riflessione del reverendo Drummond, considerandola un fondamentale strumento di veicolazione di tale eredità.
Facendo, proprie le argomentazioni usate dai suoi predecessori e donandogli una nuova singolare energia, i suoi scritti rappresentano un anello importante della storia dell’etica animale cristiana.
Breve e parziale antologia di testi in prosa e in poesia di padre David Maria Turoldo. Offre un significativo ventaglio di tematiche cui egli ha dedicato la sua produzione saggistica e letteraria, ma prima ancora il suo impegno di uomo partecipe della comune vicenda storica ai diversi livelli: religioso, civile e sociale.
Questa proposta di lettura è concentrata in particolare sui settori della liturgia e della preghiera, della fondamentale attenzione ai poveri, di un culto sano alla ergine Maria, della resistenza, della pace, della libertà e della coscienza, dell’amicizia, del concilio e di papa Giovanni, della chiesa e dell’ecumene.
Il tema della preghiera affrontato da un punto di vista antropologico.
Assieme alla meditazione, la preghiera è fondamento dell’esperienza umana, al di là di ogni speculazione anche teologica. Il pregare, come il riso e il pianto, è espressione immediata di bisogni e di emozioni personali, è l’umanità che si manifesta nella sua immediatezza.
Quindi, prima di chiedersi l’utilità della preghiera, è necessario interrogarsi sull’originarietà dell’atteggiamento del pregare. a preghiera in questo caso non è solo una consapevolezza olistica cognizione, emozione, azione , ma è una spinta totale, una pressione della realtà dell’uomo che dal percepirsi come diviso e frammentato d’improvviso si coglie unito in s e conciliato. Un’esperienza che apre una breccia per la quale non si sa più se è l’uomo che si rivolge a Dio o se è Dio che si rivolge all’uomo.
Una domanda semplice, che potrebbe fare anche un bambino: «Ma chi ha ucciso Gesù?». E i genitori, i catechisti, il parroco, la religiosa potrebbero ancora trovarsi in imbarazzo davanti ad essa.
Per quasi duemila anni a questa domanda i cristiani hanno risposto senza ombra di dubbio: «Gli ebrei!». La conseguenza di tale affermazione si è misurata in milioni di morti di fede israelita, accusati in massa di deicidio. Ma le cose stanno proprio così?
Questo piccolo libro, scritto con grande passione, vuol ripercorrere le tappe di una settimana a Gerusalemme che ha cambiato il corso della storia del mondo.
Maria Luisa EGUEZ (La Spezia 1951), scrittrice e poetessa, è insegnante e opera nel volontariato. Nel 1980 ha fondato il premio letterario «Lerici Golfo dei Poeti», curando seminari internazionali dedicati a importanti autori italiani e stranieri. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Figlie di Abramo. Figure femminili del Primo Testamento (EMP 2017), I due volti di Eva. Divinizzazione e demonizzazione della donna nella Bibbia (EMP 2016), Le donne di Gesù. Figure femminili del Nuovo Testamento (EMP 2013). È presente in numerose antologie poetiche fra cui 100 poesie d’amore (Mondadori 1996).
Commento biblico-spirituale ad Anima Christi, antica preghiera della tradizione cristiana tardo medievale.
Come preghiera personale ritma la ricerca del rapporto con Gesù in ogni luogo e istante della giornata: la sua Passione raggiunge con i suoi effetti proprio me, nelle pieghe più normali del mio vissuto. Essa illumina il momento squisitamente individuale del ringraziamento nella comunione eucaristica, ponendovi sulle labbra le espressioni affettivamente più intense e teologicamente più azzeccate che si possono pronunziare in quell’istante prezioso.
Una preghiera poco conosciuta, se non addirittura dimenticata oggi, che ha fatto e farà gustare a molti credenti l’amicizia con Gesù.
Aldo MARTIN è prete diocesano di Vicenza dal 1994 e ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura al Pontifico Istituto Biblico in Roma nel 2004. È docente stabile di esegesi del Nuovo Testamento presso l’Istituto teologico del seminario vescovile e presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Arnoldo Onisto” di Vicenza, di cui attualmente è direttore. Oltre ad articoli a carattere scientifico e divulgativo, ha pubblicato con le Edizioni Messaggero: Lettere di Giovanni. Introduzione e commento (2015).