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Questo libro d’arte conduce il lettore a una ricerca nel profondo dell’anima, alla contemplazione di Francesco d'Assisi, una delle figure più importanti dell’umanità. Una via per giungere alla povertà intesa come una maggiore libertà del cuore, un rinnovato amore di Cristo e un'unione solidale con il creato. Anche attraverso il fallimento: alla fine della sua vita Francesco era ammalato, quasi completamente cieco e consapevole che l’opera della sua vita, la comunità da lui fondata, era in pericolo e stava perdendo la sua visione originaria. L’artista austriaco Luis Höfer ha raffigurato la vita del santo di Assisi in un ciclo di cinquanta incisioni in linoleum e il francescano padre Willibald Hopfgartner ne ha arricchito il messaggio profondo con le proprie meditazioni. A corredo alcuni testi di papa Francesco.
Destinatari
* Tutti
Autore
Luis HÖFER (Innsbruck 1923), artista, restauratore e pittore su strutture murali, si è formato prima all’Accademia di Arti applicate a Monaco di Baviera e in seguito all’Accademia di Arti applicate a Vienna. Solo nel 1989-1990, dopo il pensionamento, si dedica alla realizzazione delle cinquanta incisioni su linoleum ispirate a san Francesco e qui riprodotte. Da 1994 sono collezione permanente al Museo Francescano presso l’Istituto storico dei Cappuccini a Roma. Willibald HOPFGARTNER (Lienz 1946), francescano, è dottore in filosofia formatosi a Innsbruck, Assisi, Strasburgo e Monaco. Per 35 anni ha insegnato tedesco e filosofia al liceo dei francescani a Bolzano. È stato direttore spirituale di giovani e sacerdoti e professore incaricato di filosofia nei corsi di teologia della diocesi di Bolzano-Bressanone. Dal 2011 è direttore della formazione per i giovani francescani a Graz.
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Gli Atti degli Apostoli ci mostrano un’immagine di Chiesa che può oggi essere un modello anche per noi. Il libro degli Atti è un invito a riflettere su come possiamo annunciare la fede, in modo che ne vengano toccati i membri attivi delle comunità cristiane, ma anche le persone che cercano nella filosofia, nella psicologia, nelle religioni orientali e nell’esoterismo una risposta alle loro domande. Anselm Grün offre un’interpretazione dei più importanti racconti degli Atti con l’aiuto dei commentari esegetici di Ernst Haenchen, Franz Mußner, Gerhard Schneider, Rudolf Pesch e Josef Zmijewski. Medita questi racconti tenendo sempre lo sguardo sulla nostra attualità, chiedendosi ciò che intendono dire personalmente a lui e alle persone che incontra.
Destinatari
Tutti
Autore
Anselm GRÜN, monaco benedettino e dottore in teologia, è uno degli autori spirituali più conosciuto al mondo. Con i suoi libri e le sue conferenze raggiunge un pubblico di milioni di persone ed è un modello e compagno spirituale per molti cristiani e non. P. Grün ha trovato orientamento e fiducia nel proprio cammino di fede proprio nelle esperienze delle prime comunità cristiane. Molte delle sue opere, bestseller internazionali, sono state pubblicate in Italia dalle Edizioni Messaggero Padova.
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I giovani di oggi, digitali, interattivi, emotivi e distanti dalla religione e dalle chiese, possono avere un incontro coinvolgente con la parola di Dio? La sfida che si propone l’autore è la ricerca di linguaggi più consoni ai “nativi digitali“, percorsi non solo per credenti, per accompagnare i giovani all’incontro con la Bibbia. Qui troverete raccolte e spiegate – frutto di un decennale appassionato lavoro – alcune coinvlogenti proposte che danno vita a laboratori e vere e proprie scuole di formazione, metodi nuovi per confrontarsi con la Bibbia. Nel libro si fa riferimento ai metodi "narrattivi" secondo Riccardo Tonelli e Marco Tibaldi.
Destinatari
* Tutti * Educatori, formatori, catechisti che desiderano avvicinare ragazzi e giovani alla Parola di Dio
Autore
Alessandro ZAVATTINI è sacerdote della diocesi di Rimini dal 1998, insegnante di religione presso le scuole superiori e all’Istituto superiore di scienze religiose di Rimini, parroco a Savignano sul Rubicone (FC). Da tempo a servizio della pastorale con adolescenti e giovani, ha conseguito il dottorato presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma nel 2016 con una tesi sui Giovani, la Bibbia e i Role Play. Negli ultimi anni pratica lo psicodramma biblico e il bibliodramma.
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Seguendo il percorso della fase finale della vita e l’intreccio delle relazioni che si creano — con i professionisti della cura, con le strutture sociali e nell’ambito dell’intimità familiare — il libro vuol favorire la consapevolezza. E aiutare a prendere le decisioni più responsabili. La spiritualità invocata per l’ultimo tratto di strada non è altro che lo stare sulla Terra senza mai smettere di alzarci sulla punta dei piedi. Dall’inizio alla fine. In vita e in morte, intrinsecamente legate. Equivale a cercare la vita, una vita in pienezza, anche quando giunge al termine. Una morte di questo genere non ci viene regalata: equivale al lavoro che è la vita stessa. È questo il compito della spiritualità: dentro e fuori l’orizzonte religioso; in una morte intesa come compimento nell’aldiquà o come ingresso nell’aldilà.
Destinatari
* familiari e amici di malati terminali * professionisti della cura * volontari e formatori nel campo del fine-vita
Autore
Sandro SPINSANTI, laureato in teologia e in psicologia, è esperto di bioetica, e ha insegnato etica medica presso la facoltà di medicina dell’Università Cattolica di Roma e bioetica all’Università di Firenze. Fondatore e direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities. Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo: La cura con parole oneste (2019), La medicina salvata dalla conversazione (2018), Morire in braccio alle Grazie (2017).
Tra il 1219 e il 1220, da un capo all'altro di un Mediterraneo che ancora sembra unire più che dividere, tra Italia, Portogallo e Marocco, le vicende di alcuni uomini e donne stavano indelebilmente per sovrapporsi: il manipolo dei cosiddetti cinque protomartiri francescani (Berardo, Pietro, Ottone, Accursio e Adiuto), un canonico agostiniano portoghese di nome Fernando, destinato alla fama con il nome francescano di Antonio di Padova, e lo stesso san Francesco d'Assisi. Il libro racconta, approfondendone vari aspetti, di questa storia, attraverso il contributo di vari autori.
Duemila anni fa – come del resto in tutti i tempi – le donne palestinesi ricevevano tanti elogi da parte dei loro innamorati: si veda il Cantico dei Cantici. Elogi, ma… non molti spazi nella vita sociale. Gesù ribaltò la situazione: “scandalosamente” attento e disponibile nei confronti degli ultimi, degli esclusi e dei peccatori, lo fu molto di più con le donne. Fu amico di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro. Incontrò una prostituta, la chiamò per nome ed ella divenne “donna”. Fece della Maddalena la prima testimone della Risurrezione… Nel corso poi di due millenni,
ovunque sceglie donne che accettano di andare controcorrente, di spogliarsi di tutto per seguirlo e le arricchisce di sapienza e di fede, le rende capaci di amare in modo appassionato e di affrontare perfino il martirio pur di perseguire il loro ideale e di contribuire al bene comune.
Ascolto attivo: che cosa significa? Da dove viene questa espressione? Che cosa lo specifica rispetto all'ascolto comunemente inteso? C'è qualche relazione tra l'ascolto attivo e il religioso ascolto di cui parla "Dei Verbum"? L'ascolto attivo ha un ruolo nella vita di fede? E quale posto occupa nella riflessione e nella pratica pastorale? Intorno a tali domande si sviluppa la ricerca presentata in questo libro.
Nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’islam il testo sacro fondatore è stato scritto da uomini e per millenni commentato solo da uomini, anche se il rapporto fra Dio e le donne si pone all’origine di ogni tradizione religiosa. Occorre arrivare alla seconda metà del Novecento per trovare delle donne commentatrici dei testi sacri. Una rivoluzione che per ora interessa più il cristianesimo e l’ebraismo che l’islam, ma ugualmente un mutamento ormai irreversibile e foriero di un ritorno alle origini delle religioni quando l’immagine femminile trovò ampio spazio e ascolto poi frenato e soffocato dal loro radicarsi in culture patriarcali. Nonostante tali millenarie cecità, il femminile resta il custode del mistero, del futuro, dell’infinito, del sacro. Bisogna attendere Gesù di Nazareth per rinvenire un cambiamento: nuova è la sua apertura alle donne, speciale e innovativo il suo particolare modo di rapportarsi al femminile. Le donne divengono portatrici protagoniste di un messaggio, non solo simboli muti e passivi del trascendente. Da qui in poi le cose cambiano. Ecco un saggio di queste diverse modalità di approccio al femminile e del dis-equilibrio ancor troppo contrastato con un maschile inquieto e in crisi.
Ali Ahmed Al Malahi Abdulrazzag, imam della moschea di Genova. Furio Aharon Biagini, ricercatore e docente di storia dell’ebraismo presso l’Università del Salento. Michela Marzano, filosofa, saggista, ricercatrice presso il «Centre national de la recherche scientifique» dell’Université Paris Descartes (Parigi). Lucetta Scaraffia, storica, giornalista, membro del «Comitato nazionale per la bioetica». Panaghiotis Ar. Yfantis, Università «Aristotele» di Salonicco (Grecia) - Istituto di studi ecumenici «San Bernardino» (Venezia).
Com’è cambiato l’uso del cibo nella post-modernità C’è ancora un posto a sedere per il rito della tavola? E quali gli effetti nell’universo relazionale e simbolico, religioso dell’uomo? Queste ed altre le domande affrontate nel presente saggio, godibile, appassionato. L’autore preferisce «la sfida di uno sguardo che contempla la vita di una città che parla di Dio, ed è abitata profondamente da lui». Un valido esempio di riflessione teologica per l’oggi.
Vito MIGNOZZI, presbitero della diocesi di Castellaneta (TA), è preside della Facoltà teologica pugliese presso la quale è docente ordinario di ecclesiologia e di teologia dei sacramenti. Tra le sue pubblicazioni: Come un sacramento. Uno stile per essere Chiesa oggi (2011), Cattolicità (2012), Commento ad Apostolicam actuositatem (2019), Ecclesiologia (2019). Ha al suo attivo una serie di studi su temi a carattere prevalentemente ecclesiologico, pubblicati in diverse riviste specialistiche.
Per conoscere le origini lontane dell'astrologia e dell'inveterata idea che le stelle condizionino il destino dell'uomo.