
Narrazione della vita di Gesù con gli occhi di Maria.
La Chiesa come può realizzare la chiamata alla conversione che annuncia al mondo? Il presente saggio propone la strada dell'autocritica. Persone, linguaggi, scelte e istituzioni ecclesiali hanno una sfida aperta, da riconoscere: l'accoglienza radicale del Vangelo. È la profezia che continua a plasmare la sua forma, nel confronto costante con le beatitudini evangeliche. Una Chiesa che si lascia umanizzare da Dio nella storia trasforma i rapporti sociali, economici e politici. Quando la Chiesa trova il coraggio di criticare il proprio passato e il proprio presente può denunciare credibilmente le ingiustizie di un sistema dominato dall'individualismo, dal profitto e dalla corruzione. Una Chiesa che si lascia criticare avvia intensi processi di profezia, precursori di umanità e giustizia.
Per sei anni, dal 2014 al 2019, nei tre mesi estivi, il francescano p. Paolo Fiasconaro è andato in "missione" nei luoghi della movida romana, una "periferia" del divertimento, del relax serale e della passeggiata di migliaia di turisti e romani sulle sponde del Tevere. Proposta straordinaria, inusuale e sorprendente per il risultato positivo raggiunto da padre Paolo vivendo tra e con la gente e condividendo la vacanza come momento di crescita e di promozione, come un tempo non sprecato ma valorizzato. Il libro racconta alcuni incontri, dialoghi, lunghe conversazioni, tutti momenti significativi, originali e non convenzionali per costruire ponti e relazioni, rendendo tangibile la presenza dei frati "in missione estiva".
Un sussidio per riscoprire il dono e la preziosità dell'Eucaristia. L'autore esamina i tanti nomi attribuiti all'Eucaristia per scoprire le prefigurazioni, le immagini, i simboli nell'Antico e nel Nuovo Testamento e giungere poi al momento della sua istituzione nell'Ultima Cena. Dopo un breve sguardo storico fino ai nostri giorni per osservare la fedeltà e l'evoluzione nella comprensione dell'Eucaristia lungo il cammino della Chiesa, l'autore esplora ogni singola parte della celebrazione eucaristica lasciandosi avvolgere e coinvolgere dal suo mistero d'amore. Infine, riflette sull'importanza della comunione ai malati e sul mistero dell'adorazione eucaristica.
Davide è uno dei personaggi più importanti e citati della Bibbia. La sua storia si presta a numerose interpretazioni, alcune delle quali compaiono nel sottotitolo del volume. Il libro analizza la vicenda singolare di questa figura, prestando particolare attenzione alle relazioni che Davide di volta in volta intesse. L'obiettivo fondamentale della lettura qui proposta è di mostrare che ciascuno di noi si può rispecchiare in quest'uomo, amato e odiato, ambizioso e timorato di Dio, amico fedele e nemico implacabile.
Nelle società che hanno finalizzato l’economia alla crescita della produzione di merci, il consumismo è una pubblica virtù, il denaro da mezzo di scambio è diventato il fine della vita, i rapporti umani sono per lo più di carattere commerciale, il ben-essere viene identificato col tanto-avere. Queste sono le connotazioni essenziali della mutazione antropologica avvenuta a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso. In questo libro, si sostiene che la dimensione materiale, pur essendo importante, non esaurisce le connotazioni costitutive degli esseri umani e, se si assolutizza, genera sofferenza. Per questo è fondamentale rivalutare la spiritualità, le relazioni umane fondate sul dono reciproco del tempo e la solidarietà, la conoscenza disinteressata, il fare bene al posto del fare tanto, la gentilezza, la contemplazione della bellezza che caratterizza ogni forma di vita, animale e vegetale.
Autore
Maurizio PALLANTE, laureato in lettere, si occupa di economia ecologica e tecnologie ambientali. Nel 2007 ha fondato il Movimento per la decrescita felice e nel 2019 l’associazione politico-culturale Sostenibilità equità solidarietà. Tra i molti libri pubblicati: La decrescita felice (2005, 2009), Monasteri del terzo millennio (2013), Destra e sinistra addio (2016), Il diritto di non emigrare (2020).
L'autore affronta il tema dell'uomo creatura di Dio a partire dalla tradizione cristiana e francescana. Dapprima offre un excursus della persona umana nella Sacra Scrittura e nei testi dei Padri della Chiesa di Oriente e di Occidente. Successivamente, attraverso la lettura del Cantico delle creature, riflette sulle cinque relazioni con cui l'uomo realizza se stesso nella comunione con Dio. Infine, propone una visione della persona umana in cui la Parola di Dio sull'uomo è diventata carne, cioè visibile. Facendo riferimento all'arte, e in particolare ad alcune opere d'arte cristiana che narrano, attraverso le immagini, il mistero dell'uomo e della creazione (Michelangelo nella Cappella Sistina). Prefazione di Angelo Branduardi. Postfazione di mons. Domenico Pompili.
A fine gennaio 2018 Madeleine Delbrêl viene dichiarata venerabile, poco più di un mese dopo viene pubblicata l'esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete et exsultate, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Le assonanze tra le parole di papa Francesco e gli scritti della Delbrêl sono evidenti, tanto da far azzardare questa breve antologia di testi di questa straordinaria donna proprio a partire dalle riflessioni del papa. Dopo una breve biografia della Delbrêl che passa per i luoghi dove ha vissuto, e per un tentativo di descrivere la sua singolare vocazione cristiana attraverso alcune parole chiave, se ne propongono alcuni testi, mostrando la strada per una "santità ordinaria", vissuta con radicalità nelle vicende quotidiane della vita, una santità della porta accanto.
Un florilegio di parole sulle parole: le parole che accompagnano la relazione di cura, ma anche quelle che la rendono difficile, le parole che vanno dette, quelle che vanno solo ascoltate, quelle che non vanno mai pronunciate, i silenzi... ma anche i modi espressivi diversi, come la musica. Questo lavoro non vuole essere né un trattato né un manuale, ma solo una raccolta, nemmeno troppo logica, di appunti e di spunti in libertà, una sorta di funambolico sincretismo per raccontare come, con un po' di fantasia e un po' di conoscenza, si possano usare molte modalità comunicative con altre persone e far assurgere una buona comunicazione alla stregua di una vera e propria modalità di cura.
Maggio del 1221, Assisi. Antonio di Padova, per ora ancora un frate minore sconosciuto ai più (si sapeva solo che era di origini portoghesi, e che una tempesta misteriosa lo aveva spiaggiato pochi mesi prima sulle coste della Sicilia), può finalmente incontrarsi con Francesco d'Assisi personalmente. Ma se le fonti, però, tacciono su questo incontro probabilmente avvenuto al Capitolo generale, la storia successiva di entrambi lo testimonierà in mille modi.Nel libro se ne percorrono in maniera originale alcuni, come l'arte nella Basilica di S. Francesco ad Assisi, le fonti francescane o i Sermoni antoniani, ricostruendo anche il contesto francescano con cui Antonio venne in contatto. Nella consapevolezza ribadita che incontro ci fu, pur nell'originale diversità dei due grandi santi, e fu fecondo per entrambi. E per noi.