
Straordinariamente plurima nei suoi significati, la parola solitudine richiama vissuti molto diversi e risonanze valoriali perfino contrapposte. La solitudine è per alcuni sofferenza, per altri sollievo; per alcuni malattia, per altri cura. Nella solitudine l'umanità appare talvolta dolorosamente perduta, in altri casi riconquistata. Solitudine può significare chiusura, angoscia, afflizione, ma anche pace, liberazione da esteriorità dispersive, scoperta di relazioni più autentiche con se stessi e con gli altri. Devastante da una parte e generativa dall'altra, la solitudine può angosciare ma anche ispirare grandi pensieri: "Da chi non ha mai vissuto in solitudine raramente vien fuori qualcosa di buono o di cattivo. Nella solitudine si trova l'assoluto, ma anche il pericolo assoluto" (S. Kierkegaard). La declinazione al plurale del titolo di questo volume e delle indagini multidisciplinari in esso contenute, dà conto della complessa fenomenologia dell'essere e del sentirsi soli, di cui ci ha resi maggiormente avvertiti anche l'esperienza pandemica dei nostri giorni.
La preghiera dei salmi rende accessibile a tutti quel rapporto intimo con Dio che solo può donarci pace e gioia. Chiunque può immedesimarsi con le parole dei salmi: voce di un’esperienza antica che parla direttamente al nostro cuore, rifugio dove si trova l’aiuto, fonte di salvezza, tesoro di fiducia, sostegno nelle debolezze, porto che salva dalle tentazioni, luce nelle tenebre. Nasce così spontanea la gratitudine per le cose semplici e per le persone che abbiamo attorno, insieme al desiderio di condividere con altri questo cammino. Questo libro, attraverso testimonianze di oggi e di ieri, aiuta a riscoprire la preghiera come il più grande tesoro della vita.
Il percorso proposto intende preparare giovani e adulti al sacramento della confermazione. L’accompagnatore e il cresimando vengono coinvolti in un’esperienza di crescita nella fede e nella comprensione del sacramento, attraverso l’incontro con la parola di Dio, celebrata nelle azioni liturgiche e vissuta con un generoso servizio nella carità e nella comunione ecclesiale. L’itinerario, strutturato attraverso tre episodi evangelici (gli incontri di Gesù con Nicodemo, con la Samaritana e con i discepoli di Emmaus) e celebrazioni collocate nei diversi tempi liturgici, offre un’esperienza di incontro con Gesù che diviene "rivelazione" e che dona lo Spirito, con la molteplicità dei suoi doni.
Perché il male? Che cos'è il male? Qual è la sua origine? Il male urta e travolge con una infinità di domande. Ed è bene ascoltarle fino in fondo, senza sconti, senza soluzioni affrettate. Esistono diversi significati del male: il male fisico (o psichico), ovvero il dolore, il patire del corpo o dell'anima in tutte le sue sfumature; il male morale, cioè l'azione cattiva, la malvagità, che è fonte di sofferenza; il male dell'essere, ovvero la condizione di caducità, di fragilità che avvolge l'uomo e la natura stessa. Il male chiama inevitabilmente in causa Dio. Le emozioni e le azioni, i mali patiti e commessi dischiudono o infrangono gli orizzonti di senso: pathos, ethos, logos costituiscono i fili con cui è tessuto il discorso sul male.
Come il "com-passo" permette di tracciare un segno preciso se la punta rimane fissa al centro, così questo libro indica una serie di percorsi che conducono la persona a una autentica centratura. In questo modo ogni processo formativo può essere centrato nella realtà più vera e profonda della persona e tracciare "con-passo" sicuro sentieri di crescita e trasformazione. Il testo, infatti, nasce "sul campo" dall'esperienza formativa dell'autrice con l'intento di offrire itinerari di carattere psicologico- spirituale a coloro che, a vario titolo e in vari contesti, hanno compiti di formazione e accompagnamento della persona. Il libro propone una progressiva guarigione da ogni forma di schizofrenia, di separazione tra la testa e le emozioni, tra la materia e lo spirito, tra il corpo e l'anima. La ricca esperienza dell'autrice aiuta a integrare i saperi psicologici con aspetti di ricerca spirituale: è questa l'originalità del testo pervaso di concretezza e di semplicità.
Come si crea la ricchezza? Gli autori indagano nella concretezza le qualità mentali e imprenditoriali dei celebri ricchi tramite l'analisi grafologica. Il volume è diviso in due parti. - La prima è dedicata agli economisti che hanno messo a fuoco non solo le leggi della prosperità ma anche le criticità che producono povertà: Adam Smith, Thomas R. Malthus, Karl Marx, Herbert Spencer, John M. Keynes, Milton Friedman, Joseph Schumpeter, Joseph Stiglitz, Paul Krugman, Amartya Sen. - La seconda è dedicata a imprenditori Alfred Nobel, John D. Rockfeller, Giovanni Agnelli, Alessandro Rossi (Lanerossi), Adriano Olivetti, Ingvar Kamprad (Ikea), Sam Walton (Walmart), Jeff Bezos (Amazon), Steve Jobs (Apple), Bill Gates (Microsoft); banchieri Amedeo Giannini (Bank of America), Muhammad Yunus; CEO Jack Welch (General Electric), Sergio Marchionne (Fiat); investitori Benjamin Graham, Warren Buffett; e speculatori George Soros. Gli Autori hanno saputo rendere l'intreccio tra la storia del pensiero economico e le sue applicazioni pratiche; avvincente come e più di un romanzo anche per coloro che non si intendono di economia ma che ne subiscono quotidianamente le ricadute nelle loro vite personali.
Questo piacevole saggio propone un cammino di consapevolezza per condurre il lettore a vivere" al massimo" la vita, gestendo anche la paura della morte (Prefazione di Guido Miccinesi).
Estate, vacanze, relax... Ecco un quaderno per distenderti e divertirti, prendendoti cura di te. Lasciati provocare da prompt spirituali, cimentati nello storytelling autobiografico, gioca con i classici puzzle da gomma e matita... e se sei stanco di pensare, puoi rilassarti colorando. Scoprirai che queste pagine riservano delle sorprese, sfide per l'intelligenza ma anche per il cuore, in un percorso in prima persona in cui il protagonista sei tu!
Il libro raccoglie riflessioni per aiutare il lettore ad "andare a tempo", a vivere al meglio le fasi di cambiamento, a percepire il proprio senso interno del tempo e a organizzarsi armonicamente.
Continua l'attenzione della rivista al mondo animale, dopo il fascicolo dedicato all'ampia ricognizione del rapporto tra cristianesimo e animali (n. 162). Stavolta l'approccio è teologico: nei manuali di teologia della creazione a tutt'oggi non si riflette sugli animali come realtà creaturale propria, ma vengono inclusi in un contesto creazionale generico peraltro senza distinguere tra esseri non viventi ed esseri viventi non umani. È una lacuna che è doveroso superare anche perché il tema sta assumendo una rilevanza sempre crescente nelle scienze naturali (etologia, biodiversità...), nella filosofia (i diritti degli animali) e nella società (valore sociale della presenza di animali da compagnia, ambivalenze del consumo di prodotti animali da allevamenti intensivi...). Entrando in dialogo con le scienze naturali (abilità sensitive, emotive e cognitive degli animali), quali le conseguenze a livello teologico specialmente per l'etica teologica? Papa Francesco, parla del «valore proprio» di ogni creatura (Laudato si').

