
In occasione della visita alla sinagoga di Colonia, durante il suo viaggio in Germania per la GMG 2005, papa Benedetto XVI così si è espresso: «Dobbiamo conoscerci a vicenda, molto di più e molto meglio. Perciò incoraggio un dialogo sincero e fiducioso tra ebrei e cristiani». Ed è anche in questa prospettiva che il volume si colloca.
Dopo il successo di Salam aleikum Yasmin, dedicato all’Islam, esso costituisce la seconda uscita di «Nuovi amici», la collana di narrativa per bambini dagli 8 ai 12 anni che, partendo da un dato dell’esperienza, mira a far emergere, attraverso avventure, notizie e giochi, i tratti caratteristici delle altre religioni. Nasce da una constatazione: i nostri bambini incontrano ormai quotidianamente dei coetanei che appartengono a una religione diversa dalla loro, di cui non sanno pressoché nulla. I ‘nuovi amici’ ci sono quindi già, perché stanno di fianco nei banchi di scuola, in cortile, al campo sportivo. I ‘nuovi amici’ vanno tuttavia posti anche come obiettivo, nel senso che occorre dotarsi di alcuni requisiti minimi di conoscenza del mondo dell’altro, indispensabili per intavolare un rapporto proficuo e sgombrare il campo dal pregiudizio. Il confronto con il “diverso” mira inoltre a rafforzare nel bambino la propria identità culturale e religiosa.
I personaggi di ogni storia sono un gruppo di amichetti italiani, di varie fasce d’età e con interessi diversi, che si trovano a vivere esperienze d’incontro con bambini di un’altra religione. Le narrazioni sono tratte il più possibile dalla vita reale affinché il bambino possa riconoscervi il proprio vissuto e identificarsi con i vari protagonisti. Accanto ad alcune parole-chiave del lessico della religione oggetto del volume si apre una breve scheda di approfondimento che ne spiega il significato. Ogni storia si chiude con uno o più giochi per divertirsi e insieme verificare la comprensione dei contenuti.
Ogni libro viene letto e approvato da un esponente della religione presa in esame, al fine di garantire una rispondenza tra la descrizione offerta e la realtà della fede, così com’è vissuta dai credenti della religione stessa: i testi riferiti all’ebraismo sono stati approvati dal Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo della comunità ebraica di Bologna.
Il prodotto risponde inoltre a una forte richiesta, da parte delle istituzioni del nostro Paese, di strumenti che favoriscano l’integrazione tra le diverse culture. In quest’ottica si colloca il patrocinio della Prefettura di Bologna.
Il piano dell’opera prevede le seguenti uscite: Islam (maggio 2005), Ebraismo (settembre 2005), Buddhismo (febbraio 2006), Induismo, Confucianesimo e Taoismo, Shintoismo.
Sommario
Premessa: Un viaggio imprevisto. 1. La kippà. 2. Che strana cucina! 3. Il sabato. 4. La sinagoga. 5. La cena di Pesach.
Autori
La pluralità degli autori consente di coprire competenze diverse e, in particolare, relative alle varie religioni, all’aspetto pedagogico, al linguaggio rivolto ai bambini.
Il Supplementum 3 dell’Enchiridion Vaticanum presenta gli indici generali relativi ai documenti raccolti nei volumi 11-20 (anni 1988-2001). Questi indici sono cinque: strutturale, cronologico, per incipit, di emanazione, analitico. Essi costituiscono uno strumento che facilita enormemente l’uso e la consultazione dei volumi, consentendo di reperire prontamente i documenti anche senza conoscerne precisamente la data di emanazione e quindi il rispettivo tomo. In continuità con la scelta del 1990 che portò alla pubblicazione di Supplementum 1 (omissa) e 2 (indici), si è optato per offrire ai lettori, ma questa volta in due sezioni di un unico volume, sia i documenti “omessi” di un certo rilievo sia gli indici. Fra i documenti complementari si segnalano: il discorso di Giovanni Paolo II all’UNESCO (1980), la Nota esplicativa su La Chiesa come comunione (1993), la Carta degli operatori sanitari (1994), il documento informativo della Congregazione per l’educazione cattolica «Il periodo propedeutico» (1998), la dichiarazione finale dell’incontro fra vescovi australiani e curia romana nel contesto del Sinodo per l’Oceania (14.12.1998), la lettera del card. J. Medina Estévez sulla controversia con l’ICEL per la traduzione di libri liturgici in inglese (2000), oltre a numerosi messaggi di Paolo VI e Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della pace, la portata magisteriale dei quali è oggi unanimemente riconosciuta.
Ben fondato scientificamente, articolato in modo completo, riesce a dare una valutazione seria e aggiornata della ricerca, delle posizioni teoretiche passate e presenti, e delle questioni più dibattute nel campo della psicologia della religione.
La prima parte è dedicata al passato, alla storia dei rapporti tra psicologia e religione. Vengono esaminati i modelli che sono stati usati per definire le competenze dell’una e dell’altra, da quello riduzionista o iconoclasta a quello apologetico, per arrivare a presentare la posizione che considera la religione oggetto di uno studio scientifico e disinteressato.
La seconda parte si occupa del futuro, cioè delle prospettive e dei problemi aperti. Il primo grande tema affrontato è quello del paradigma della complessità: la logica della complessità rende problematica sia la neutralità scientifica del ricercatore, sia la separazione rigida della disciplina rispetto alle altre e suggerisce l’opportunità di una ricerca realmente interdisciplinare. In questa prospettiva provocazioni nuove sono poste oggi alla psicologia della religione dai risultati sorprendenti delle scienze moderne, dall’interazione tra molteplici religioni e dalla riflessione teologica. A sua volta, la psicologia della religione aiuta a far emergere il livello psichico dell’esperienza religiosa e dunque contribuisce alla costruzione di un dialogo a tutto campo tra i vari saperi.
Sommario
Presentazione. Introduzione. Psicologia e religione oggi: la psicologia della religione. I. Psicologia e religione a confronto: evoluzione e problemi. 1. Relazioni tra psicologia e religione: tre tipologie. 2. Il problema dell’oggetto: che cos’è la religione? II. Prospettive per la psicologia della religione. 1. Dal paradigma della complessità a una nuova consapevolezza epistemologica. 2. La psicologia della religione tra le scienze, le religioni e la teologia: un approccio interdisciplinare. Bibliografia.
Note sugli autori
Paolo Ciotti, presbitero della diocesi di Milano, ha affiancato alcuni percorsi di studio al ministero pastorale con particolare attenzione all’accompagnamento spirituale, ai fidanzati e alle famiglie. È laureato in scienze dell'educazione presso l’Università Cattolica di Milano e diplomato presso l’Istituto superiore per formatori; insegna psicologia della religione presso l’Istituto superiore di Scienze religiose di Milano ed è cultore della stessa disciplina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È socio ordinario della Società italiana di psicologia della religione.
Massimo Diana, laureato in filosofia e scienze dell’educazione, è cultore di psicologia della religione presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha pubblicato diversi contributi sul tema dei rapporti tra la psicologia, la filosofia e la teologia in riviste specializzate, il volume Angoscia e libertà. Psicologia del profondo e religione nell’opera di Eugen Drewermann, Centro Scientifico, Torino 2002 e Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici, EDB, Bologna 2004. È segretario della Società italiana di psicologia della religione.
In una stagione che conosce la crisi della figura paterna, il volume mira a esplicitare il significato dell’essere padre. È padre colui che è testimone dell’origine, sostegno della crescita, traghettatore verso il futuro. È padre colui che, pur non avendo partorito, ha generato, cioè ricevuto, a fianco della madre, la missione d’inserire nel genere umano. È padre colui che, fin dal concepimento, rende presente ciò che viene da altrove, assumendo la responsabilità di essere mediatore dell’alterità.
I primi tre capitoli esaminano le condizioni della comparsa della relazione paterna e della figura paterna: il legame col padre in quanto tale (cap. 1); il punto di vista del bambino (cap. 2); la tesi che la paternità non possa essere pensata senza interazione con la maternità.
Il saggio imbocca poi la strada di una fenomenologia della figura paterna (cap. 4) per arrivare al nocciolo della questione (cap. 5): spostando lo sguardo dalla prospettiva dei figli a quella dei padri, la paternità apparirà essenzialmente come un’avventura spirituale.
Nella storia di ogni uomo la figura del padre viene inoltre incarnata da una pluralità di persone (cap. 6): chi non ricorda un nonno, un padrino, un professore, un sacerdote, un amico dei genitori che, in un qualche momento della propria vita, non abbia svolto nei suoi confronti un ruolo paterno?
Dal canto suo il Vangelo afferma che abbiamo un Padre solo, quello celeste: il volume si chiude affrontando la dimensione propriamente religiosa del legame paterno, dimensione annunciata sin dall’inizio e che attraversa in filigrana numerose pagine della riflessione dell’autore.
Sommario
Introduzione. 1. Un legame fatto di vari fili. 2. Appelli al padre. 3. Per fare un padre occorrono un uomo e una donna. 4. Il padre, come in se stesso... 5. Un’avventura spirituale. 6. Paternità plurale. 7. Voi avete un solo Padre. Conclusione. Allegato I: Testimonianze. Allegato II: La genealogia del genere umano secondo Denis Vasse.
Note sull'autore
Xavier Lacroix, nato a Lione nel 1947, è sposato e padre di tre figli. Filosofo, teologo, insegna etica all’Istituto di scienze della famiglia e alla Facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lione. È autore di varie opere sull’amore e sulla famiglia, fra cui Il corpo di carne. La dimensione etica, estetica e spirituale dell’amore (EDB 42005).
Non si tratta di una ‘traduzione’, ma di un ‘aiuto alla traduzione’, di un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell’ebraico e introdursi presso il testo biblico.
Del libro del profeta Isaia il volume propone:
– il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008;
– la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell’ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario;
– il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i testi paralleli.
Sommario
Indicazioni generali. Piccolo lessico. Isaia.
Note sul curatore
Roberto Reggi (1974) vive a Granarolo Faentino (RA). Dopo il diploma superiore di perito elettronico si è laureato in filosofia con una tesi sul mito e la sua interpretazione. Negli anni universitari si è avvicinato alla lingua ebraica e attualmente insegna religione cattolica nelle scuole. Con le EDB ha pubblicato: Esodo. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2001; Genesi. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2003; Salmi. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2004; Profeti minori. Traduzione interlineare in italiano, Bologna 2005.
Lo studio segue con attenzione, percorrendone il corpus delle opere, il modo in cui si sviluppa la posizione teologica di Hans Küng in merito al tema cruciale della teologia delle religioni, in un dialogo fitto con le posizioni teologiche altrui: da quelle più schiettamente esclusiviste di Karl Barth a quelle radicalmente pluraliste di Paul F. Knitter, dai primi anni Sessanta fino al Progetto per un’etica mondiale, ultimo cerchio concentrico nel quale le religioni si fanno strumento di pace in maniera nuova, critica e costruttiva, attraverso le deliberazioni del Parlamento delle religioni, delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali.
La tematica affrontata dal saggio rappresenta un aspetto di primo piano della teologia contemporanea, proprio per la sua attuale problematicità.
Sommario
Premessa. Introduzione (A. Melloni). 1. Il problema della salvezza dei non cristiani. 2. I cristiani nel mondo secolare e il dialogo con le religioni. 3. Il Progetto per un’etica mondiale. Conclusioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Gianmaria Zamagni (Rimini, 1974) è dottore di ricerca in Studi religiosi. Ha svolto periodi di studio presso la Facoltà di teologia cattolica e la Fondazione per l’etica mondiale di Tubinga, e successivamente presso l’Institut d’Histoire de la Réformation di Ginevra. Dal 2005, è borsista post-doc presso la Fondazione per gli studi religiosi Giovanni XXIII di Bologna, dove continua a dedicare le proprie ricerche alle connessioni fra teologia e pensiero politico.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.