
Dieci anni dopo la firma degli accordi di Dayton, il "laboratorio balcanico" diventa l'emblema di come può nascere un conflitto e trasformarsi in tragedia. Ma ci indica anche le vie per una possibile riconciliazione. Attraverso dieci parole si penetra nelle dinamiche di un conflitto, di "qualsiasi" conflitto. Per capire che il conflitto può e deve essere "vissuto" positivamente.
Un libro che nasce da una meditazione condivisa con e attraverso le lettere dal carcere di Tegel di Dietrich Bobhoeffer scritte in occasione del primo Natale passato in prigione. Il libro riporta i testi di quelle lettere e una meditazione dialogante con il grande teologo,a partire dalla quotidianità delle sue esperienze nei giorni dell'Avvento e del Natale. E il Natale in carcere somiglia terribilmente al Natale della Santa Famiglia, a immagine del sottile confine che nel mondo hanno il dolore e la speranza, la solitudine e la familiarità.
L'omelia del Cardinale Tettamanzi durante la celebrazione del sette dicembre, tradizionale "momento forte" del calendario liturgico ambrosiano, nel quale l'Arcivescovo tratta argomenti di particolare attualità o sollecita la riflessione ed il dibattito su questioni aperte.
Ripensare il Vaticano II significa riprenderne e svilupparne i contenuti in un contesto culturale, sociale e politico largamente mutato, ma secondo uno spirito pienamente conciliare: il VI Forum del Progetto Culturale dal tema
A quarant’anni dal Concilio. Ripensare il Vaticano II di fronte alle attuali sfide culturali e storiche (Roma 3-4.12.2004) ha inteso contribuire a questo compito mediante una riflessione sul rapporto tra Chiesa e cultura, a partire dalla Gaudium et spes. Ne emerge la perdurante attualità del disegno conciliare, da cogliersi nella sua capacità di incrociare le nuove sostanziali domande che nascono dalla crisi della modernità.
Dopo la prolusione e la relazione introduttiva, la parte più ampia del Forum è stata dedicata al confronto tra i partecipanti (circa 150), i cui interventi (oltre 60) sono stati organizzati nel volume in cinque “ambiti antropologici”: vita affettiva, lavoro e festa, fragilità, tradizione, cittadinanza.
Sommario
Premessa. I. Prolusione. A quarant’anni dal Concilio. Ripensare il Vaticano II, di fronte alle attuali sfide culturali e storiche (card. C. Ruini). II. Relazione introduttiva. Da un trascendentale all’altro (R. Brague). III. La persona tra affetti e legami. IV. Ritmi e spazi dell’uomo. V. Fragilità e riconciliazione con Dio. VI. Fede e tradizione a partire dal Valicano II. VII. Nuovi orizzonti della cittadinanza. Conclusione (A. Riccardi e card. C. Ruini).
Note sull'autore
Il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI ha pubblicato con EDB: L’Europa sfida e problema per i cattolici. II Forum del Progetto Culturale, 2000; Libertà della fede e mutamenti culturali. III Forum del Progetto Culturale, 2001; Il futuro dell’uomo. Fede cristiana e antropologia. IV Forum del Progetto Culturale, 2002; Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro. V Forum del Progetto Culturale, 2004; Ripensare la parrocchia, 2004; Il prete e la sua immagine, 2005; e con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione, 2003.
Il volume consegna il contributo di idee e di elaborazione culturale scaturito dalla 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Bologna, 7-10/10/2004). L’argomento della riflessione è di grande rilevanza per la vita pubblica: la condizione della democrazia oggi, in un tempo in cui ogni nazione è alle prese con molti problemi di regolazione sociale, alcuni dei quali provengono da una situazione internazionale sempre più complessa e incerta.
Dal 1907 le Settimane Sociali sono state periodicamente (ogni 2-3 anni) occasione per affrontare le questioni sociali più importanti alla luce della dottrina sociale della Chiesa.
Quest’ultima edizione si è segnalata per numerosi motivi d’interesse e va ben oltre i lavori di Bologna, richiamando i cattolici non solo a continuare la riflessione intrapresa, ma anche a non far mancare il proprio impegno attivo e qualificato per migliorare le istituzioni, per orientare l’uso della scienza e della tecnologia, per rendere più umana l’economia, per rinnovare la politica e affermare la giustizia sociale.
Sommario
Presentazione del volume. Inaugurazione (G. Dalla Torre). Saluto della Chiesa di Bologna (mons. C. Caffarra). Saluto della città di Bologna (S. Cofferati). Presentazione della Settimana Sociale (mons. L. Chiarinelli). Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II. Introduzione ai lavori (card. C. Ruini). Prolusione: il valore della democrazia (F.P. Casavola). I Sessione: scienza e tecnologia. II Sessione: economia e finanza. III Sessione: democrazia e informazione. IV Sessione: politica e poteri. Sessione conclusiva: i cattolici e la democrazia. Allegati.
Note sui curatori
Franco Garelli è preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino, ove insegna sociologia dei processi culturali.
P. Michele Simone s.j. è vicedirettore della Civiltà Cattolica.
La Lettera di Giuda è tra i libri più dimenticati del Nuovo Testamento, quarto in ordine alla brevità – dopo la Terza e la Seconda lettera di Giovanni e la Lettera di Paolo a Filemone –, scritto probabilmente da un giudeo ellenista dallo stile qualitativamente buono, conciso, sobrio ed elegante.
La Seconda lettera di Pietro fu accolta con fatica nel canone delle Scritture. Origene ha dei dubbi sulla sua autenticità, Eusebio la considera non petrina e la inserisce tra i libri discussi. Il suo stile appare sorprendentemente accurato nella redazione: vocabolario scelto, buon uso della lingua greca, pur con tracce di semitismi che ne denunciano un’anima giudea.
La presentazione in un unico volume di questi due brevi testi del Nuovo Testamento trova giustificazione nella riconosciuta affinità che essi presentano: «di particolare interesse in 2Pt è la dipendenza ormai universalmente riconosciuta da Gd: su venticinque versetti di Gd diciannove si ritrovano in 2Pt; spesso vengono usate le stesse parole e il medesimo ordine».
Va da sé che l’esame delle due lettere, molto accurato dal punto di vista filologico e strutturale, è stato condotto nel rispetto di differenze e originalità, sia sul piano teologico, sia nei motivi redazionali e stilistici.
La trattazione è articolata nelle seguenti parti: A) Il testo: trasmissione, lingua, stile; genere letterario; struttura;
B) I testi: rapporto con gli altri scritti del NT e con la letteratura cristiana ed ebraica coeva; C) I personaggi: autore, destinatari e avversari; D) La traduzione e il commento, proposto pericope per pericope. Ogni paragrafo è corredato da dettagliate indicazioni bibliografiche.
Sommario
Lettera di Giuda. Introduzione. A. Il testo. B. I testi. C. I personaggi. Commento. I. L’indirizzo (Gd 1-2). II. Lo scopo e il motivo (Gd 3-4). III. L’accusa (Gd 5-16). IV. La parenesi (Gd 17-23). V. La dossologia. Seconda lettera di Pietro. Introduzione. A. Il testo. B. I testi. C. I personaggi. Commento. I. L’indirizzo (2Pt 1,1-2). II. Appello alla virtù e alla conoscenza (2Pt 1,3-21). III. La polemica contro i falsi maestri (2,1-22). IV. Il giorno del Signore (2Pt 3,1-18). Bibliografia. Indici.
Note sul curatore
Gilberto Marconi è professore associato di letteratura cristiana antica presso l’Università del Molise. Le lettere cattoliche di Giacomo, Pietro e Giuda sono gli ambiti privilegiati della sua ricerca. Per i tipi delle EDB ha pubblicato: Omelie e catechesi cristiane nel I secolo (1994); I volti di Giobbe. Percorsi interdisciplinari in collaborazione con Cristina Termini (2003).
Ebraismo, cristianesimo, islam condividono la fede nel Dio di Abramo. Il loro patrimonio comune ha modellato la nostra civiltà, ma il loro scontro ha generato nella storia, fino ai nostri giorni, controversie e fratture.
Un dizionario dei monoteismi diviene quindi strumento prezioso per interpretare il tempo passato e quello presente. In 600 parole fondamentali, di uso corrente e tuttavia poco note nel loro significato preciso, esso apre la strada alla conoscenza delle tre religioni, ciascuna delle quali deve essere compresa come un’identità, una storia, una cultura e una speranza per milioni di persone ancor oggi.
Che cosa sono la shari’a o un imam? Che cosa significa kasher o serfardita? Qual è la differenza fra un amish, un anabattista, un pentecostale e un quacchero? Le definizioni riguardano termini sia relativi alla sfera strettamente religiosa – riti, pratiche, chiese – sia di natura storico-culturale. Così il lettore potrà approfondire gli avvenimenti della Riforma e della Controriforma, comprendere chi erano i farisei, i sadducei e gli esseni e conoscere meglio la Sublime Porta, i selgiucidi o i saraceni.
Un sistema di rinvii consente di passare da un universo religioso all’altro; gli asterischi segnalano le parole appartenenti al patrimonio linguistico di più religioni.
Note sugli autori
La direzione di questo dizionario è stata assicurata da padre Jacques Potin, assunzionista, specialista della storia di Gerusalemme, e da Valentine Zuber, professoressa all’École pratique des hautes études, sezione Scienze religiose. José Costa, specialista di letteratura midrashica e di ebraico rabbinico, e Khashayar Azmoudeh, specialista di islam sciita, hanno partecipato alla redazione rispettivamente per le parti relative al giudaismo e all’islam.