
Credere costituisce al contempo un dono e un compito. Richiede alla libertà di prendere posizione di fronte all’azione e alla proposta di Gesù.
L’autore presenta alcuni episodi della vita di Pietro, accompagnando il lettore a vestirne i panni e a seguire le sue orme, per compiere un cammino che porti alla maturità umana e cristiana, che nasce dalla sequela di Gesù.
Nel testo sono approfonditi i seguenti percorsi: Pietro nella casa di Simone il fariseo e la peccatrice; la trasfigurazione di Gesù; Pietro educato alla vigilanza; Pietro avvertito da Gesù di essere messo seriamente alla prova; Il primo incontro di Gesù risorto; presso il lago di Tiberiade.
Il testo è un itinerario per un laboratorio di formazione spirituale, utile a livello personale o di gruppo, attento sia al testo sacro sia ad accompagnare la persona nei suoi processi di crescita, in vista di un’adeguata personalizzazione dei contenuti della sequela.
L’itinerario si articola in 3 tappe:
1. I passi decisivi
2. Un amore alla prova
3. Percorsi per incontrarlo
Sommario
Introduzione. I. «Simone, vedi questa donna?». Lo sguardo misericordioso. II. Pietro e la trasfigurazione di Gesù. III. Pietro e la necessità della vigilanza. IV. Pietro di fronte alla prova. V. Pietro, Giovanni e Gesù risorto. VI. Incontrare Gesù risorto: «È il Signore».
Note sull'autore
Giuseppe Sovernigo, psicologo e psicoterapeuta, ha approfondito in particolare lo studio delle acquisizioni psicologiche nei settori liturgico, pastorale, educativo e vocazionale. È stato docente di Psicologia e Celebrazione liturgica all’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina (Padova) e di Psicologia e azione pastorale alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. Tra le pubblicazioni per EDB ricordiamo: le serie Amare con tutto il cuore. Laboratorio di formazione affettiva in 5 volumi: 1. Chiamati (22004), 2. Le relazioni (22005), 3. Gli alleati (22005), 4. I freni (22006), 5. La crescita (22005); Come relazionarsi. Laboratorio di crescita personale e comunitaria, in 4 volumi: 1. Con se stessi (2005), 2. Con l’autorità (2005), 3. Nei conflitti (2005), 4. Alla pari (2005); Coltivare la capacità di relazione (2006); Il cammino spirituale. Laboratorio di formazione, in 4 volumi: 1. Incontrare Dio (2007), 2. Il radicamento personale (2007), 3. Alleati e freni (2008), 4. Dinamica dell’atto di fede (2008). Dell’Itinerario di formazione spirituale Con Pietro al seguito di Gesù sono stati pubblicati i primi due volumi: 1. I passi decisivi, 2. Un amore alla prova (2009).
Nascere, vivere, morire sono tre verbi che esprimono altrettanti aspetti fondamentali dell'esistenza, divenuti assai problematici in seguito allo sviluppo della scienza e della tecnica. Il progresso della pratica medica, la maggiore durata della vita, la complessità delle decisioni che possono intervenire sulla prosecuzione o sulla fine anticipata dell'esistenza suscitano una riflessione per definire i criteri e i limiti (se possono essercene) del progresso e quali criteri adottare per rispettare la dignità di ogni essere umano nelle situazioni problematiche della malattia. Nel dibattito scientifico si sono inseriti i filosofi, i teologi, gli umanisti, dando vita a confronti complessi, a dispute culturali, ideologiche, scientifiche, religiose. Questo libro si propone di presentare in modo non specialistico i contenuti di una riflessione sulle nuove responsabilità dell'era tecnologica condotta dalla Pontificia Accademia per la Vita, di cui fanno parte 158 esperti nei vari settori delle scienze e delle scienze umane.
Le virtù non godono di buona fama. E, fra le virtù, l'umiltà è associata a tempi e stili lontani, quando si credeva di dare gloria a Dio umiliando se stessi o più spesso gli altri. Questa virtù impopolare potrebbe, invece, essere di grande utilità per tempi incerti. Ci ricorda che siamo di terra, che non siamo Dio, che fra i nostri desideri, i nostri propositi e la realtà si frappongono ostacoli, difficoltà, fallimenti. Ciò può spaventare ma anche rassicurare. Può insegnarci un gesto difficile: fare un passo indietro, per fare spazio ad altro e ad altri; a volte anche per fare spazio a noi stessi. Ci può aiutare anche a fare un passo avanti, insegnando l'arte di mettere un piede dopo l'altro, nella semplicità, nel metodo, nella concretezza. Due donne - una filosofa e una teologa - si confrontano sul tema di questa virtù fuori moda, estraendo dalla grande tradizione occidentale, filosofica, teologica e monastica, spunti e prospettive.
Tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento l'occidente cristiano, che interrompe il dialogo con le Chiese orientali e teme l'avanzata dell'islam, è attraversato da ansie di rinnovamento, da pressioni conversionistiche e dalla cesura della Riforma protestante. Il concilio di Trento inaugura una lunga epoca caratterizzata dal protagonismo della Curia romana, dalla nascita di nuovi ordini religiosi, dall'iniziativa dei vescovi, dal disciplinamento dei fedeli e dalla mondializzazione cattolica. L'espansione coloniale iberica permette l'evangelizzazione di vaste aree del globo, mentre le strutture della Chiesa si radicano in America, in Africa e in Asia. La scienza, la critica testuale e le deviazioni mistiche pongono del Seicento nuovi problemi destinati a restare irrisolti, mentre il papato perde lentamente il suo ruolo politico e, nel secolo successivo, deve rispondere alla crescita degli Stati territoriali, che tentano di monopolizzare il governo delle anime, e alla minaccia di una cultura secolare che condanna il cattolicesimo e la stessa fede cristiana. Con la Rivoluzione francese finisce una stagione della storia della Chiesa e si apre un difficile rapporto con la modernità. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Se di fronte a qualcuno indossiamo il naso rosso, anche solo per gioco e per pochi minuti, ci accorgiamo subito del suo effetto. Abbandonando la nostra identità per un po', possiamo scoprire nuove forme di comunicazione e una diversa immagine di noi, forse meno entusiasmante, ma più vera, e con la stessa spontaneità dei bambini riusciamo ad avvicinare gli altri senza aspettative e pregiudizi. Erede del buffone e del giullare, il clown ne mescola sapientemente gli intenti e ne purifica il messaggio. Egli esprime una sua psicologia ed è in grado di suscitare una pedagogia che può prendere la forma del gesto terapeutico nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e persino nelle aziende. Perché talvolta, rinunciare a prendersi troppo sul serio può risultare un esercizio molto utile per diventare più leggeri.
Samuele è un testo che contiene personaggi ed episodi tra i più popolari della Bibbia, ma per essere pienamente compreso richiede un preciso esercizio e una specifica, intenzionale ascesi. Bisogna essere capaci di non temere le impurità, i meticciati, le contaminazioni, i peccati; di guardare in faccia i delitti che spesso accadono nelle zone di confine e in quei luoghi insicuri e bui che sono i crocicchi delle strade, le loro croci, i loro crocifissi. Samuele è un libro ambientato in un passaggio epocale della storia teologica di Israele, tra la fine del tempo dei Giudici e la nascita della monarchia (che la cronologia classica colloca attorno al Mille a.C.). È un libro sul confine, un libro del confine. La stessa figura di Samuele è un confine e un passaggio; ultimo Giudice e consacratore del primo Re, egli è primizia di una nuova profezia in Israele e nel mondo, ma anche erede dell'arcaica figura del veggente-sciamano, molto comune nei popoli Cananei e in Egitto. Promiscuo e meticcio come tutti i confini, fine e inizio, tramonto e alba, Giacobbe e Israele.
«Esiste uno scandalo del bene, che ci dovrebbe sorprendere almeno quanto lo scandalo del male, che ne è il rovescio». Qual è l'essenza del bene? E in che modo può essere il risultato della nostra azione e l'oggetto del nostro desiderio? Il bene etico - spiega Boulnois in questa breve riflessione - non è un concetto, ma innanzitutto ciò che facciamo con rettitudine; dipende da noi, dalla nostra azione, dal nostro comportamento. Poiché esso è desiderabile, ci appare come buono. E poiché lo desideriamo, lo facciamo. Lo stesso bene può infatti designare l'oggetto del nostro pensiero, lo scopo dei nostri desideri e il risultato delle nostre azioni azioni.
Il tema del corpo è argomento di grande complessità perché è la base per molti altri temi. A esso si lega la finitudine e la limitatezza dell'uomo, quindi il soffrire (e per opposizione, il piacere). Il corpo permette il contatto, l'incontro tra uomini, nonché tra uomo e donna. E solleva la questione della morte, tema certamente chiave perché pone il problema di come possa un Dio morire. Con tutto il ripensamento che questo comporta sulla figura di Gesù come Messia: poteva il Messia soffrire, essere denudato, ferito, deriso e venire ucciso? Eppure proprio di fronte al corpo del Cristo morto nasce la speranza della risurrezione. Parola spirito e vita n. 81. Quaderni di lettura biblica. Semestrale n. 1 - gennaio-giugno 2020
L'Apocalisse sviluppa una delle cristologie più ricche ed elaborate dell'intero Nuovo Testamento. Se si considera, infatti, il solo dato statistico le attribuzioni cristologiche del libro sono di gran lunga superiori a molti altri scritti. Ugualmente le sfumature e la valenza dei diversi appellativi dati a Gesù presentano una vasta gamma di significati e implicazioni di carattere cristologico, ecclesiale, sociologico, escatologico e culturale in genere. Questo studio affronta aspetti che attraversano l'intera opera fornendo uno sguardo d'insieme sulla persona di Cristo. In particolare, vengono presi in esame i titoli «Figlio dell'uomo» e «Cristo-Agnello», i temi del giudizio e del regno, la metafora matrimoniale come immagine del rapporto di Gesù con la Chiesa. Infine, a partire dalla prima qualifica cristologica «il martire fedele», si rilegge la vicenda di Cristo morto e risorto in rapporto alla Chiesa e si considera l'intera rivelazione dell'Apocalisse nella sua valenza cristologica.