
Preparate in buona parte per affiancare le predicazioni nel carcere di Basilea, le preghiere di Karl Barth qui raccolte sono frutto di una profonda riflessione che trova nella speranza fondata sulla grazia di Dio in Cristo il principale filo conduttore, cui si accompagna l’intercessione in favore di tutti e ognuno.
«Nelle preghiere di Karl Barth si sente forte il motivo di fondo della speranza: di questo messaggio i carcerati del penitenziario di Basilea dove predicava, e noi con loro, abbiamo soprattutto bisogno. Gli ospiti del carcere svizzero non si sentivano accusati o condannati, unendosi alla preghiera del pastore Barth, bensì sentivano che era loro possibile – in Cristo – essere “liberi” in cella, e rimanere liberi al termine della pena da scontare in prigione. Quello che Barth annunciava era il puro evangelo della grazia di Dio, messaggio che in ogni tempo e in ogni situazione libera e fa rinascere alla speranza».
Aldo Sbaffi
Uwe Habenicht delinea le caratteristiche di una spiritualità semplice ed essenziale – sovente espressa con la metafora di quel particolare tipo di comunità ospitale che è l’albergo diffuso, fatto di case preesistenti messe in rete – per accogliere, in un’ottica ecumenica, viaggiatrici e viaggiatori, anche non credenti, con appartenenze e itinerari diversi.
«In un mondo globalizzato e plurale, dove è più facile sentirsi disorientati e insicuri che abitati da ferme certezze, questo libricino vuole essere un invito a uscire da modi granitici e inadeguati di pensare alle appartenenze di fede per aprirsi a una spiritualità cristiana capace di stare creativamente in mezzo alle religioni, per opporsi, insieme, alle logiche distruttive che vedono l’uno in competizione con l’altro. Partendo dalla tradizione cristiana, scopriremo modelli sorprendenti, in grado di aiutarci a creare un nuovo rapporto con Dio e con gli altri, siano essi credenti oppure no. Tasselli di un mosaico capace di rivelare un disegno di senso meraviglioso».
Uwe Habenicht
«Chi voi dite che io sia?»: da duemila anni Gesù pone questa domanda che, per molti, oggi, è irrilevante. In questo libro Fulvio Ferrario intende, anzitutto, rivendicare la pertinenza dell’interrogazione, la sua inattualità scomoda, che può rivelarsi ben più contemporanea di quanto il cosiddetto «postmoderno» sembri ritenere. Certamente Gesù di Nazareth parla da un tempo lontano, che va conosciuto e compreso. Rettamente ascoltata, tuttavia, per Ferrario questa voce del passato investe il presente in modo indiscreto, provocatorio. Così la domanda che si credeva archiviata torna a risuonare. E la risposta? Non la può insegnare nessun libro. Secondo il Nuovo Testamento, in ogni caso, si tratta di un cammino, non di una formula: e se è riuscito, un libro cristiano su Gesù invita a mettersi in marcia.
Qual è l'importanza delle 95 Tesi che il 31 ottobre 1517 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg e che diedero avvio alla Riforma? Come va letta questa classica pagina luterana che in breve tempo avrebbe influenzato profondamente l'Europa e non solo? A introdurre l'opera, lo storico Giorgio Tourn. A commentarla passo passo, il teologo Paolo Ricca.
Oltre a incidere sulla spiritualità, l’etica e la dottrina del cristianesimo, la Riforma protestante ha influenzato profondamente le strutture della società, le concezioni politiche ed economiche, contribuendo a far nascere il mondo moderno.
Il cardine dello sviluppo e dell’espansione del movimento storico della Riforma nell’Europa del xvi secolo sta però nelle sue nozioni teologiche, ormai lontane e oscure per la nostra società secolarizzata: non affrontare quelle idee equivarrebbe tuttavia, per dirla con McGrath, «a studiare la rivoluzione russa senza fare riferimento al marxismo».
Questa classica introduzione guida lettori comuni e studenti nei meandri della «selva oscura» del pensiero teologico alla base della Riforma.
Ristampa della terza edizione.
«Non è esagerato affermare che Martin Lutero ebbe, durante tutta la sua vita, un'unica passione: la Bibbia. Fin da giovane cercò infatti risposte ai problemi di ordine morale e spirituale nella Sacra Scrittura, coltivandone la comprensione anche attraverso l'approfondimento delle lingue antiche in cui era redatta, il che lo condusse ben presto all'esigenza di tradurre in volgare, per la comunità dei credenti, l'Antico e il Nuovo Testamento.
La fondamentale biografia di Lutero a cura di Heinz Schilling unisce l'approccio rigoroso dello storico, fondato sui documenti e sulle più recenti ricerche in ambito archeologico, economico e sociologico, al taglio divulgativo, rendendo accessibile a un vasto pubblico la prima fase della Riforma nell'azione e nell'opera del suo iniziatore. "La nascita del mondo moderno verrebbe interpretata in modo errato se si ritenesse che, per la sua lotta contro le autorità, Lutero fosse un rivoluzionario e si valutasse come tendenza antimoderna la centralità che ebbe per lui la religione. Rafforzando la religione come forza originaria, indipendente, e consegnandole il mondo come spazio d'azione, Lutero liberò un dinamismo che contribuì in modo essenziale alla trasformazione in senso secolare dell'Europa della prima Età moderna e alla nascita della modernità vera e propria." (Heinz Schilling)
366 preghiere per la riflessione quotidiana.
In occasione del settantesimo compleanno, la Facoltà valdese di Teologia dedica questo volume a Yann Redalié, pastore e teologo francese di formazione calvinista, studioso e professore di Nuovo Testamento a Roma, figura capace, in un'epoca di frammentazione del sapere, di una visione complessiva del compito teologico. Saggi di: Roberto Bottazzi, Carla Busato, Corina Combet-Galland, Elian Cuvillier, Cesare G. De Michelis, Fulvio Ferrario, Pawel Andrzej Gajewski, Daniele Garrone, Ermanno Genre, Corinna Landi, Corinne Lanoir, Maurizio Marcheselli, Daniel Marguerat, Eric Noffke, Romano Penna, Daniele Pevarello, Yann Redalié, Sergio Rostagno, Lorenzo Scornaienchi, Jean-Louis Ska, Lothar Vogel, François Vouga, Michael Wolter, Giorgio Jossa.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 287ª.