
Nei Vangeli compaiono anche elementi apparentemente insignificanti, come descrizioni, annotazioni marginali, note di colore. Per pochi istanti vi baluginano figure cui, il più delle volte, il testo dedica un solo versetto: personaggi senza nome, che appaiono per poi scomparire, figure collettive che compiono azioni, come i servi, la folla, i gruppi religiosi. Ma si tratta davvero di elementi di contorno o di passaggi narrativi? Per chi ha accolto il Vangelo come bussola della propria vita, niente e nessuno, nel testo, è mai davvero marginale o casuale: Paolo Curtaz esamina quindi alcuni di questi elementi e figure, inserendoli nel loro contesto esegetico e cercando di attingere a una riflessione spirituale che permetta ai lettori odierni di coglierne il senso profondo.
Il kit propone i classici commentari della serie «Strumenti» – rivolti in particolare agli studenti di teologia dei primi anni e al pubblico interessato ad approfondire le scienze bibliche e teologiche – ai primi cinque libri del Nuovo Testamento, dai vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni all’opera lucana degli Atti degli apostoli.
Il libro di Albert Schweitzer costituisce la documentazione delle ricerche pubblicate sulla vita di Gesù, da quelle di Reimarus nel XVIII secolo a quelle del primo decennio del Novecento. L'opera è una vera miniera di informazioni sulle quali non si è mai smesso di riflettere e delle quali la ricerca sul Gesù della storia continua a servirsi. Ben prima di essere conosciuto per la sua attività missionaria a Lambaréné, poco più che trentenne Albert Schweitzer si era distinto per gli studi su Paolo e sulla figura di Gesù, culminati, nel 1906, nella "Storia della ricerca sulla vita di Gesù". Premessa di Erich Grässer e introduzione di James M. Robinson.
Noto come «medico della giungla» e premio Nobel per la pace, in Italia Albert Schweitzer è ancora poco conosciuto come pensatore potente e straordinario anticipatore. Il suo impegno filantropico ha tenuto in secondo piano l'attualità del suo pensiero teologico-filosofico, in particolare la rivoluzione del principio del «rispetto per la vita», capace di rinnovare radicalmente l'etica e di indirizzare verso la pace. Di fronte alla minaccia di una catastrofe nucleare ed ecologica, gli scritti qui presentati mostrano con grande chiarezza la sorprendente attualità del lavoro di Schweitzer in difesa della vita - inclusa quella animale - e della libertà di pensiero.
Le Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 290a. In appendice il Lezionario comune riveduto (Revised Common Lectionary) per il 2020.
La drammatica vicenda dei due immigrati e anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti - assassinati sulla sedia elettrica nell'agosto del 1927 a Charlestown - ricostruita da Lorenzo Tibaldo con l'ausilio di fonti inedite che, anche alla luce delle ricerche recenti, contribuiscono a delineare il quadro storico dell'America di quegli anni, il processo-farsa, la personalità dei due amici e il significato della loro tragedia nella memoria collettiva. La presente è la seconda edizione ampliata. Lorenzo Tibaldo affronta la tragica storia dei due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ripercorrendone gli aspetti chiave: la vita in Italia, l'approdo negli Stati Uniti, la formazione politica, l'adesione al movimento anarchico, l'impatto con l'America violenta dei primi de-cenni del Novecento, la macchinazione giudiziaria, la carcerazione, la mobilitazione internazionale, la posizione di Mussolini, il drammatico epilogo e il significato della loro vicenda nella memoria collettiva. Una ricostruzione - basata essenzialmente sulle lettere e gli scritti di Nick e Bart nonché su fonti di archivio - per un affresco storico, politico, giudiziario ed emotivo del dramma di due uomini determinati a difendere fino in fondo la propria innocenza e le proprie idee.
«Per molti secoli, lo sguardo rivolto a persone di fede ebraica è stato improntato a pregiudizi, falsità e mezze verità, malevoli accuse. A lungo, i cristiani hanno preso le distanze dagli ebrei in modo diffamatorio, trasmesso false informazioni sull’ebraismo e spesso, per ignoranza, non sono stati consapevoli di ciò che è comune alle due tradizioni di fede. Nei trascorsi decenni di dialogo cristiano-ebraico abbiamo imparato che non possiamo parlare dell’ebraismo senza parlare al tempo stesso della fede cristiana. Una rinnovata visione dell’ebraismo deve anche mutare la presentazione che i cristiani fanno di sé, se non vogliamo continuare a descrivere la nostra identità come separazione dall’ebraismo e sua denigrazione».
Hans-Christian Knuth
Chiesa evangelica luterana unita di Germania
«A partire dagli anni Settanta del XX secolo – gli stessi in cui ebbe inizio l’impresa che ha condotto a questo libro – in Germania ci si rese conto che – come cristiani –, oltre a fare i conti con la Shoah, era necessario impugnare il tradizionale antigiudaismo. Di più, occorreva passare dall’ignoranza, o peggio ancora, dai diffusi stereotipi relativi agli ebrei, alla conoscenza e, se possibile, al dialogo, per giungere a una nuova visione, anche teologica, dell’ebraismo. Tutto ciò deve diventare patrimonio del “cristiano qualunque”, così come, per troppo tempo, pregiudizi, stereotipi e immagini distorte hanno fatto parte del bagaglio del “normale” membro di chiesa cristiana».
Daniele Garrone
Per l'Israele antico, il periodo compreso tra VI secolo a.C. e I d.C. - tra la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e quella del secondo, ricostruito, da parte di Tito - fu cruciale: la Bibbia assunse la forma che conosciamo e, nel giudaismo, vennero sviluppandosi rabbinismo e cristianesimo. A partire dagli scritti canonici, dagli apocrifi e dai testi qumranici, Paolo Sacchi ne propone una storia, a impianto soprattutto tematico, in cui la narrazione storico-politica si intreccia alle dimensioni religioso-culturali di volta in volta caratteristiche di un'epoca e gravide di conseguenze per le successive.
«Nessuno sa davvero con esattezza che cosa voglia dire “gnosi” e il termine viene interpretato in modi assai diversi. Alcuni ne limitano radicalmente la nozione, riservandola a un gruppo ristretto di ebrei, cristiani e pagani; altri intendono la “gnosi” come religione universale o come “corrente sotterranea” nascosta di tutta la storia della religione e del pensiero; altri ancora usano il termine per indicare un certo tipo di filosofia della religione».
Christoph Markschies
La limpida introduzione di Christoph Markschies alla gnosi traccia un quadro complessivo e aggiornato di un fenomeno non semplice da circoscrivere.
Con queste pagine lucide e argomentate, Christoph Markschies intende fare chiarezza intorno al concetto di «gnosi» – in greco «conoscenza» – delineando le principali questioni a esso collegate e proponendone un modello fondato su elementi condivisi da buona parte degli studiosi e corrispondente a quello di numerosi teologi cristiani, così come di pensatori non cristiani, dell’antichità. Il suo discorso si dipana quindi intorno alle diverse tipologie di fonti, alle prime forme di gnosi, alle grandi scuole e al manicheismo, fino a seguire percorsi di indagine che portano al presente e agli aspetti chiave del dibattito attuale.
Completano il volume una tavola cronologica e una bibliografia ragionata.
Christopher Seitz affronta la prima parte del libro di Isaia con particolare attenzione alla prospettiva teologica in un tempo di decadenza etico-religiosa e di drammatiche vicende politiche. Paul D. Hanson esamina invece il testo dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia, fornendo preziose intuizioni sulla crisi della comunità ebraica nella difficile seconda metà del VI secolo.