
Se Gesù fosse stato a-sessuato, gli sarebbe mancato il fondamento umano della tensione globale verso l'altro e gli altri, la struttura di base che ci permette di sentire in noi stessi la gioia, il timore, la tenerezza... La sessualità non è un ostacolo alla relazione, ma la radice di essa.
Se si realizza in modo affrettato, il cambio del parroco impoverisce le parrocchie di esperienza, operatori pastorali ed entusiasmo missionario. Eppure può costituire un'occasione unica per aiutare le comunità a comprendere il loro cammino, a valutarlo e riprogettarlo in vista della nuova evangelizzazione. Il volume, sottolineando la necessaria relazione tra il ruolo di guida dei parroci e la responsabilità missionaria dei laici, si propone di incoraggiare i rinnovamenti in atto nelle comunità parrocchiali. è rivolto in particolare ai ministri ordinati, ai Consigli presbiterali e ai membri dei Consigli pastorali; ma quanti credono nel compito salvifico della parrocchia vi troveranno una lettura positiva di un momento delicato e affascinante della vita delle comunità e dei presbiteri. Una via perché il "problema" diventi risorsa.
L'autore si propone di offrire a docenti, studenti, cultori di teologia morale, una riflessione critica sui fondamenti dell'etica cristiana. L'opera si colloca dentro la tradizione teologico-morale degli ultimi secoli, cercando di accogliere l'invito al rinnovamento chiesto dal Concilio e avendo come riferimento particolare l'enciclica "Veritatis splendor", da cui il libro deriva la sua struttura centrale, avendo come temi architettonici quelli che costituiscono il nucleo della proposta dell'enciclica: la legge, la coscienza, l'opzione fondamentale, l'atto umano, il peccato. Tutto ciò è preceduto da uno studio del messaggio morale biblico e della storia della teologia morale. Frutto dell'esperienza di insegnamento, l'opera conserva una struttura schematica e uno svolgimento semplice e lineare, con l'ausilio di esempi e applicazioni.
Questo libro cerca di fornire un quadro del tema dei poveri e della povertà, partendo dalla Dottrina sociale della Chiesa e da una comparazione con l'attuale situazione e le problematiche a essa connesse. Il servizio ai poveri e la ricerca della povertà, uniti inscindibilmente, formano il tessuto e l'intreccio di questo scritto - che spazia dall'ambito mondiale alle trame della povertà calabrese, nel più ampio contesto meridionale. Le riflessioni degli autori si sviluppano soprattutto nella dimensione etico-politica e tendono a mostrare le responsabilità e le possibili soluzioni a livello personale, comunitario, nazionale e mondiale. L'amore preferenziale per i poveri che promuove la carità e la giustizia - aspetto teologicamente nuovo come elemento intrinseco all'evangelizzazione - reclama quelli che sono i caratteri e le manifestazioni del vero sviluppo di ogni uomo e di ogni ambiente umano.
Oscar Luigi Scalfaro ripercorre con lucidità le tappe che hanno portato all'elaborazione del testo della Carta Costituzionale, riflettendo soprattutto sul clima che ne ha caratterizzato i lavori. È una storia ricostruita dall'interno che, partendo dagli eventi fondanti - la lotta di Liberazione e la nascita della Repubblica -, ci introduce gradualmente nella comprensione della Carta. Di quest'ultima vengono messi in evidenza i capisaldi antropologici ed etici che ne costituiscono l'impianto: dal primato della persona alla centralità del lavoro; dalla giustizia sociale all'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; dal diritto alla libertà di pensiero e di religione al ripudio della guerra.
Una parola contemporanea, che esce dal silenzio e che ha molto da dire all'uomo e al credente di oggi. Uno scavo inesausto e inesauribile, un dettato forte e originale, una riflessione inedita e sorprendente. Dal suo eremo di silenzio e di avvistamento don Flori, come un solitario profeta, ha guardato insieme il cuore dell'uomo e quello di Dio nel loro conflittuale e nostalgico relazionarsi. Ansia di bellezza e di totalità, di santità e verità, di Poesia. Senza premura di sistematicità e senza smarrirsi nelle secche di un raziocinio fine a se stesso, coniugando fede viva e ragione appassionata, don Flori offre una visione a tutto tondo dell'uomo, ma presenta anche la fede cristiana nella sua esigenza e nel suo splendore: non basta essere cristiani, occorre essere evangelici.
Rivista europea di cultura n. 1/2012.
Ebraismo come legame tra l'uomo e Dio e come partecipazione al mondo, alla storia, alla cultura. Ebraismo laico come ebraismo autentico. Dalle origini bibliche dell'ebraismo laico alla sua ripresa nell'età moderna e contemporanea.
"Tre sarebbero, per Tagliaferri, i potenti segreti non soltanto del trionfo secolare del cristianesimo alla fine del tardo antico sino a tutto il medioevo, ma della sua stessa profonda identità tradizionale: 1) l'istituzione romana, con la sua peculiare sinergia tra religione e politica; 2) il razionalismo filosofico ellenistico, decisivo nell'interpretazione allegorica della Scrittura e nella definizione dei fondativi dogmi cristiani; 3) la religiosità popolare, che sopravvive senza sostanziali fratture nel suo passaggio dalla configurazione greco-romana a quella cristiana? Rinunciare ad uno di questi tre elementi significherebbe, per Tagliaferri, dissolvere l'identitaria dimensione storico-religiosa e politico-culturale del cristianesimo, condannandolo ad un destino inesorabile di marginalizzazione e sopravvivenza settaria, fanatica, tutt'al più debolmente intimista e individualisticamente prassistica, se non dichiararlo dissolto in esangui formule concettuali." (Gaetano Lettieri)
Perché è così urgente ridare senso a quel modo di vivere della persona che nega l'inevitabilità del male e viene comunemente chiamato "spirito critico"? Il male si diffonde secondo modalità sempre più pervasive ed imprevedibili e mai come in questi tempi l'umano sembra essere razionalmente impreparato ad affrontarlo e drammaticamente capace di tollerarlo e riprodurlo. I modelli teorici proposti da Theodor W. Adorno e Michel Foucault hanno la forza di offrire un'alternativa a questo impoverimento spirituale e di sensibilizzarci verso possibilità inedite legate al valore della dignità.