
Storia, fonti e identità dell'etica ortodossa.
Gesù ha preteso di essere il messia? I suoi discepoli lo riconobbero come tale? Rispondere a queste domande è più problematico di quanto si potrebbe immaginare. Il libro si propone di illustrare la complessa situazione dei messianismi al tempo di Gesù. In secondo luogo, sonda la scelta da lui compiuta. Infine, illustra brevemente l'interpretazione ecclesiale del paradosso del ''messia sconfitto''. DALL'INDICE: Diversi messianismi La scelta messianica di Gesù L'interpretazione ecclesiale del titolo Messia FRANCESCO TESTAFERRI insegna Teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico di Assisi e Cristologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.
Un ritorno alla fonte. Un tentativo di spiegare l'Eucaristia con la Parola attraverso alcune finestre bibliche per ridestare lo ''stupore eucaristico''. Così otto biblisti percorrono il cammino eucaristico con i tre momenti che la Rivelazione presenta. La prefigurazione dell'Eucaristia attraverso alcuni passi dell'AT, i momenti centrali dell'istituzione e alcune testimonianze tratte dagli scritti delle prime chiese neotestamentarie. Un saggio, forse meglio un ''assaggio'' di Profezia, di Evento e di Sacramento, per condurre oltre il velo dei segni, per aiutare a ''vedere l'invisibile'' (Eb 11,27)… (dalla Presentazione di Giacomo Violi) GIACOMO VIOLI ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Urbaniana. è professore di Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica presso l'Istituto di Scienze Religiose ''Contardo Ferrini'' di Modena. GLI AUTORI Claudio Arletti, Guido Benzi, Elena Bosetti, Bernardo Estrada, Paolo Garuti, Ramirez Rafael Martin, Giacomo Morandi, Giacomo Violi.
Una certa mistica ecclesiastica ha per un certo tempo perso di vista la reale consistenza storica della Chiesa.
Essa si è così sentita posta al di là della storia, sopra la storia, in stato di assedio continuo da parte di una cultura e duna società troppo spesso interpretate come semplicemente ostili.
Gli studi di Acerbi intorno alle tematiche ecclesiologhe del Vaticano II, ordinate con cura e sapienza da questo lavoro, diventano una provocazione molto attuale per chi intende ripensare la Chiesa non solo partendo dal mistero della sua origine, ma anche dal suo cammino storico fatto in compagnia degli uomini.
La diffusione dell'uso del termine ''responsabilità'' è stata spesso accompagnata dalla dispersione e dalla moltiplicazione dei suoi significati. Dopo un'attenta ricognizione che ne ricupera il senso più profondo, l'Autore prospetta la fecondità operativa del principio-responsabilità. In particolare, riguardo ad alcune scottanti questioni bioetiche: il confitto multiculturale, la salvaguardia della salute pubblica e il rifiuto di cure salvavita da parte di pazienti che preferiscono lasciarsi morire. FABRIZIO TUROLDO insegna Bioetica presso l'Università ''Ca' Foscari'' di Venezia e coordina il progetto ''Etica e medicina'' della Fondazione Lanza di Padova. Si è occupato del pensiero di Paul Ricoeur (Verità del metodo. Indagini su Paul Ricoeur, Padova 2000) ed è intervenuto su questioni di bioetica in numerosi saggi.
Le pagine di questo delizioso volume ci offrono il ''diario di bordo'' dei primi anni di ministero di un giovane prete. Non intendono tracciare un bilancio né impartire una lezione di vita. Restituiscono piuttosto, con spigliatezza e sincerità, la fatica del loro Autore, tra piccoli fallimenti e iniziative portate a segno, di forgiare la propria umanità a misura di annunciatore del Vangelo. Pagina dopo pagina, confidenza dopo confidenza, il testo ci consegna il segreto di ogni autentica passione missionaria: mantenere fisso il proprio sguardo su quello del Buon Pastore. MARCO D'AGOSTINO è prete dal 1995 e appartiene alla Diocesi di Cremona. Specializzato in Sacra Scrittura e laureato in lettere classiche, è animatore del Seminario diocesano e responsabile del Centro Vocazioni. Insegna nel Liceo ''Vida'' di Cremona.
Nel segno della compagnia della fede, il testo invita il prete a riscoprire l'importanza e la centralità dell'annuncio del Vangelo ai giovani. Le loro domande di vita e sulla vita, le loro ferite, i loro dubbi e la loro ricerca di Dio sono, infatti, per ogni ministro un'occasione preziosa per verificare le ragioni della propria azione pastorale. Con un linguaggio semplice, immediato e coinvolgente, il testo sollecita tutti i sacerdoti a rinnovare la propria passione educativa e missionaria nei confronti dei giovani di oggi, lontani forse dagli schemi classici, ma sicuramente vicini al cuore di Dio. DOMENICO SIGALINI, vescovo di Palestrina, è Assistente ecclesiastico generale dell'Azione Cattolica Italiana. Dal 1991 al 2001 è stato Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della CEI.
Quali ragioni culturali e quali motivazioni personali sostengono la scelta della convivenza? Quali interrogativi pongono tali esperienze alle istituzioni pubbliche e alla Chiesa? Quali richieste per la società civile e per la comunità cristiana? Il testo intende rispondere all'urgenza culturale e sociale di queste domande, concentrando la propria attenzione su uno dei nodi centrali della questione: il rapporto tra coppia, famiglia e società. PAOLO MIRABELLA è docente di Filosofia morale presso l'Università Cattolica Sezione ''Cottolengo'' (TO) e di Etica deontologica presso la Scuola Superiore di Formazione Rebaudengo (TO), Facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università Pontificia Salesiana. Per Cittadella Editrice ha pubblicato Agire nello Spirito. Sull'esperienza morale della vita spirituale (Assisi 2003).
''Stare sulla terra'' con il gusto delle cose belle della vita e della nostra fede.
Due personaggi stanno sullo stesso piano e sono in contrasto mentre un terzo ha il ruolo dell'arbitro. Ecco la figura del triangolo drammatico: un singolare stratagemma narrativo con cui Luca obbliga il lettore a discernere, a diventare interprete delle narrazioni, a rimodellare il proprio punto di vista, ad appropriarsi del punto di vista teologico del Vangelo. Lo studio, condotto con metodo narrativo, prende in considerazione quattro esempi di triangolo drammatico all'interno del ''grande viaggio'' di Luca: la parabola del buon Samaritano (10,25-37), l'episodio di Marta e Maria (10,38-42), la parabola del figlio prodigo (15,11-32), la parabola di Lazzaro e del ricco (16,19-31). MATTEO CRIMELLA, nato nel 1969, dal 1994 è presbitero della Chiesa ambrosiana. Nel 2009 ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso l'École biblique di Gerusalemme. Collabora alla pastorale biblica della diocesi di Milano e insegna Esegesi dei Sinottici a Monza (seminario del P.I.M.E.), a Gerusalemme e in Madagascar.