
Abbiamo iniziato il nostro percorso per l’Anno Sacerdotale richiamandoci nei primi due volumetti alla radice del nostro essere e del nostro agire: la scoperta fondante di Dio-Amore. Eppure, è proprio questo fondamento che il mondo di oggi sembra mettere in crisi: c’è bisogno di Dio? e, se c’è, è proprio vero che è “amore”?
Le sfide del relativismo filosofico e morale, dello scientismo e tecnicismo che tendono ad esorcizzare temi di fondo quali la sofferenza e la morte, dell’individualismo a volte esasperato, della chiusura alla progettazione del futuro, del prevalere, in politica, degli interessi personali o partitici o nazionali … ci avvolgono talvolta in un’apparente impotenza.
Il presbitero, che dovrebbe essere il segno di qualcosa di “assoluto”, in questo contesto si ritrova, non di rado, a porsi domande di fondo: «Per chi ho dato la vita? A che serve il mio ministero? Come rapportarmi con le persone? Come trovare e far trovare una unità di vita?». Domande, a volte angosciose, che spingono a una lettura sapienziale del nostro tempo: «Le sfide del mondo odierno non ci interpellano forse ad una riscoperta del dono del Vangelo e del nostro modo di farlo conoscere?».
Il Dio “Padre” dell’uomo Gesù e di ogni uomo non è una realtà dimostrabile se non con l’accoglienza dell’amore che da Lui ci viene offerto in Gesù. E dall’accoglienza della sua “paternità” non può non discendere una “fraternità” che si traduce in regole di vita personali e in un modello di società che va oltre la cura dei propri interessi.
Tutto appare raccogliersi, sorprendentemente, in un “punto” in cui ogni forma di contrasto, di contrapposizione, di non realizzazione, di frantumazione interiore e relazionale trova la sua composizione o, per lo meno, il suo sbocco non utopistico, in una “salvezza” reale dei rapporti umani.
È la prospettiva divinamente sintetica, anche se apparentemente assurda, su cui si concentra questo terzo volume: il “volto” di Colui che, perdendo le proprie fattezze, realizza in sé l’incontro del volto di Dio e del volto dell’uomo; di Colui che, senza peccato, facendosi separazione e peccato, fa scoprire in ogni dolore una potenzialità impensata, quella di tradursi in amore; di Colui che, privandosi del suo “spirito”, reimmette nel circolo della storia lo Spirito “datore di vita”.
Le sfide proposte dall’umanità di oggi provocano, in definitiva, a ritrovare la “sfida delle sfide”: un “Amore” che non si limita ad offrire delle “leggi” di vita, ma è in se stesso la “legge della vita”!
Tonino Gandolfo
Hubertus Blaumeiser
I commenti di Girolamo ai libri di Zaccaria e Malachia, un unicum per sistematicità della spiegazione storica, rigore metodologico e filologico.
Il "Messale di ogni giorno" è uno strumento al tempo stesso maneggevole e completo per le celebrazioni eucaristiche. Esso comprende introduzioni e catechesi ai riti, ai tempi liturgici e ai libri biblici; inoltre per la Messa di ogni giorno sono proposti un agile spunto - che consente di iniziare alla preghiera - e un breve commento alle letture. Nella fedeltà alla classica scansione del Messale (Proprio del tempo, Rito della Messa, Tempo ordinario, Proprio dei santi, Messe rituali, per varie necessità, per i defunti), questa edizione è curata nell'articolazione interna per essere disponibile in un unico volume. Al tempo stesso sono stati evitati eccessivi rimandi interni: così che possa essere adoperato durante la meditazione e la celebrazione sia da chi presiede l'assemblea liturgica, sia dai singoli fedeli. Il messale include: le letture Bibliche dal nuovo lezionario Cei, Rito Romano; rito della Messa e tutte le Messe, anche quelle delle domeniche.
In edizione latino italiana: L'Apologia contro Rufino, I Prologhi, Gli uomini illustri di Girolamo.
Quest'opera ci offre un viaggio nei secoli, scandito dalla successione dei giorni dell'anno, attraverso la storia di tanti santi, da sempre mediatori fra il cielo dove vivono e la terra dove hanno vissuto. Uomini e donne pieni di virtù, esempi di una risposta totale al richiamo dell'amore fraterno, che ci appaiono come modelli di vita da imitare e potenti intercessori da invocare, ma che soprattutto ci mostrano il vangelo dispiegato nel tempo, spingendoci a voler costruire un mondo sempre più vicino alla volontà di Dio. Il volume comprende i mesi da gennaio ad aprile.
Quest'opera ci offre un viaggio nei secoli, scandito dalla successione dei giorni dell'anno, attraverso la storia di tanti santi, da sempre mediatori fra il cielo dove vivono e la terra dove hanno vissuto. Uomini e donne pieni di virtù, esempi di una risposta totale al richiamo dell'amore fraterno, che ci appaiono come modelli di vita da imitare e potenti intercessori da invocare, ma che soprattutto ci mostrano il vangelo dispiegato nel tempo, spingendoci a voler costruire un mondo sempre più vicino alla volontà di Dio. Il volume comprende i mesi da maggio ad agosto.
Dal 1° gennaio - dedicato a Maria Santissima - al 31 dicembre - nel quale si venera san Silvestro papa -: Enrico Pepe traccia con rigore e sobrietà un breve profilo biografico e spirituale del santo o dei santi del giorno proposti dal calendario componendo così un mosaico straordinario di personalità che hanno segnato la vita e la storia della Chiesa. A partire da Maria e dagli apostoli, uomini e donne, martiri, papi, religiosi e laici attraverso i quali la Chiesa nelle diverse età e latitudini ha saputo rispondere ai bisogni e alle sofferenze dell'umanità, segni tangibili dell'amore di Dio e del Suo intervento nella storia dell'uomo; esempi evangelici affascinanti per i cristiani di ogni epoca. In tre tomi.
I Fondamenti" e gli "Inizi" della figura della teologia nella riflessione occidentale fino agli inizi del XV secolo."
Con Bonaventura sia la Chiesa sia l'Ordine dei Frati Minori si trovano a vivere la fase storica in cui nasce l'esigenza di rendere accessibile in modo esplicito l'esperienza di Francesco di Assisi, e a Bonaventura stesso, a causa del suo ministero teologico al quale si aggiunge anche quello della guida dell'Ordine, tocca in sorte la missione di esplicitare non solo il vissuto dell'Assisiate, ma anche e soprattutto le sue intenzioni originarie nei confronti della sua Fraternità. Egli riesce in quest'impresa grazie alla geniale intuizione di pensare all'interno di ciò che, in definitiva, costituisce il cuore del vissuto di Francesco: l'evento de La Verna. In questo senso tale evento non solo diventa il motivo principale di una theologia practica nel doctor seraphicus, ma ne accompagna l'intero itinerario, come una costante e interna presenza, a partire dalla teologia della creazione, fino alla centralità cristologico-trinitaria del vissuto di Francesco a La Verna. Il carattere trinitario dell'esperienza mistica di Francesco, il suo influsso e la sua presenza nella teologia trinitaria di Bonaventura costituscono una delle interpretazioni più interessanti di tale esperienza e una chiave di lettura di vari passaggi della teologia trinitaria di Bonaventura, il quale rappresenta l'intelligenza teologica della «mystica sapientia» di Francesco d'Assisi. Da questo punto di vista egli si presenta particolarmente attuale e provocatorio per la ricerca teologica. Infatti, in Bonaventura, grazie a quanto egli sa cogliere da Francesco, riflessione filosofica e speculazione teologica si fondono insieme nel vissuto mistico-agapico di quel Dio trino che non recede mai dalla sua volontà di scendere verso l'uomo. In questo senso, la mistica diventa di per sé una vera e propria provocazione, che la teologia non può fare a meno di raccogliere.
Che cos'è il Sacrario dello Spirito di Cristo? Con questa espressione l'Autore indica la nostra anima chiamata a divenire dimora santa dell'amore di Gesù, a vivere in profonda comunione con Lui. Composta nel 1947 e frutto della profonda esperienza spirituale e catechistica di Giorgio Preca, l'opera, sulla scia dei classici di spiritualità, traccia un itinerario di ascesa spirituale in novantadue passaggi (chiamati Passus), da una prima fase di purificazione dal peccato e dell'esercizio impegnativo delle virtù alla fase ultima dell'unione mistica con Dio carità.