
Nel periodo tra le due guerre mondiali la Santa Sede ridisegna una sua nuova internazionalizzazione. Il neointransigentismo conservatore di Pio XI "sprovincializza" definitivamente i cattolicesimi nazionali e guarda oltre i confini europei. Le nuove vie diplomatiche, infatti, non si esauriscono nei complicati rapporti con il fascismo e il nazismo. Il pontificato di Pio XI colloca la dimensione internazionale del Vaticano in un intrinseco rapporto con le grandi mutazioni che seguono la Grande guerra, la Rivoluzione russa e il cosiddetto "americanismo". La Chiesa di Roma non si limita alla condanna religiosa del comunismo, ma parte da essa per valutarne la grande pericolosità anche sul piano della politica internazionale. I gesuiti sono gli ideologi e i tessitori della ferrea battaglia contro il comunismo ateo. Mentre gli Stati Uniti cominciano a diventare preziosi interlocutori del Vaticano, anche grazie alla sintonia della Dottrina sociale con le politiche sociali introdotte da Roosevelt. Le ricerche presenti nel volume, oltre a utilizzare diversificate fonti internazionali, valorizzano nel modo più proficuo il fondo dell'Archivio Segreto Vaticano relativo al pontificato di Pio XI.
Il proliferare - nel nostro paese - di gruppi, associazioni e movimenti religiosi di matrice cattolica è interpretabile come espressione del crescente bisogno di comunità in una società sempre più relativistica e frammentata. Le aggregazioni laicali sono il volto della nuova chiesa e la religiosità di militanza costituisce una nuova forma di evangelizzazione, un nuovo modo di presentarsi della Chiesa cattolica. Per tante persone, infatti, essere parte attiva delle piccole chiese, entro cui hanno scelto di militare, diventa il modo attraverso cui sentirsi parte della Chiesa universale. In Italia il pluralismo religioso si concretizza non tanto nella competizione fra differenti religioni, quanto all'interno del cattolicesimo stesso, al punto da potersi parlare di cattolicesimi, cioè della molteplicità di maniere attraverso cui gli italiani vivono ed interpretano il loro continuare a dichiararsi cattolici. Questa dimensione plurale s'incontra anche nella componente più attiva e militante del cattolicesimo e la competizione-cooperazione fra organizzazioni interne alla Chiesa cattolica si muove all'interno di un continuum desecolarizzazione-secolarizzazione. L'incontestabile vitalità del "mondo cattolico" agisce cioè in maniera ambivalente: per un verso nel tentativo di riconquista degli spazi erosi dal processo di secolarizzazione ma, per altro verso, accogliendo al suo interno principi e metodi che tendono a secolarizzare la stessa offerta religiosa.
Avvicinarsi al mondo cinese e scoprire il patrimonio della sua tradizione. Ripercorrere l'evoluzione di una civiltà millenaria, squarciando il velo dell'"altro da noi". Per dipanare il groviglio di saperi lontani e di semplificazioni pronte all'uso attraverso cui la Cina ci appare abitualmente, il volume propone di seguire il filo prezioso della sua scrittura. I caratteri cinesi costituiscono infatti la materia viva con cui il tessuto culturale che abbiamo di fronte è stato pazientemente costruito. Il segno scritto, magico e pragmatico al contempo, dà forma a un ricchissimo pensiero poetico, storico, filosofico e religioso, e arriva a impregnare persino la cultura materiale del popolo. Il libro costituisce pertanto un itinerario che attraversa i grandi generi e le forme della creazione letteraria e artistica, elementi fondanti dell'identità culturale della Cina di ieri e di oggi.
Siamo in grado di tracciare nettamente il confine tra mondo inanimato e mondo vivente? Attraverso quali meccanismi l'evoluzione ha prodotto la diversità della vita e quale ruolo rivestono in essi il caso e la necessità? Il compito di rispondere a domande come queste spetta alla filosofia della biologia. Il libro si struttura come un breve excursus accessibile a chiunque voglia avvicinarsi alla disciplina attraverso una trattazione agevole, ma aggiornata e rigorosa, dei temi principali attraverso i quali essa si articola.
Che cos'è una frase? Che cos'è un testo? Quanti tipi di frasi e di testi esistono? Come si collegano tra loro? Le regole della grammatica sono ferree oppure lasciano un certo margine di libertà? Quali effetti producono le nostre scelte per quanto riguarda la comunicazione? Il volume - in questa seconda edizione arricchito da una serie di esercizi con relativi commenti e soluzioni - esamina le combinazioni di più parole in una frase, di più frasi in una porzione di testo, e delle parti del testo nel loro insieme. L'andamento sintattico del discorso, insieme alla punteggiatura nello scritto e all'intonazione nel parlato, è essenziale per determinare la natura della comunicazione verbale, che viene illustrata attraverso esempi tratti da quotidiani, riviste, saggi ed elaborati scritti.
Carl Gustav Jung è un personaggio che sfugge alle definizioni. Conosciuto essenzialmente come primo importante seguace di Freud e poi fondatore di un'autonoma psicologia analitica, Jung è però autore che ha segnato profondamente anche la storia del pensiero filosofico, religioso, scientifico. In questo libro, l'opera dello psicologo svizzero viene analizzata con atteggiamento imparziale, enucleandone i significativi contributi senza trascurarne le oscure aporie. La scelta di seguire la psicologia junghiana nella sua evoluzione, inoltre, ne evidenzia alcuni aspetti, se non ignoti, certo sottovalutati.
All'esplorazione e alla conquista dell'Africa da parte degli europei tra XIX e XX secolo si è accompagnata un'intensa attività missionaria, che ha prodotto un frutto inatteso. Dal Sudafrica alla Nigeria, dalla Costa d Avorio al grande Congo si è realizzata una fioritura di esperienze cristiane autoctone, originali, spesso intorno alla figura di un profeta carismatico, come il congolese Simon Kimbangu, il più noto. Da lui avrà origine la prima Chiesa africana ammessa in seno al Consiglio ecumenico delle Chiese, nel 1969. Ma se è possibile pregare e giungere al Dio cristiano senza i bianchi, è anche possibile autoamministrarsi; così, alla profezia dell'indipendenza religiosa si è aggiunta quella dell'indipendenza politica: "Prima noi avevamo la terra e voi avevate la Bibbia. Ora voi avete la terra, a noi è rimasta la Bibbia", recita un noto slogan dei profeti sudafricani. E la Bibbia si è rivelata un eccezionale strumento di liberazione e contestazione.
Due straordinarie vicende hanno interessato la lingua italiana negli ultimi decenni: da una parte un fervore teorico-descrittivo che ha prodotto una serie di opere di altissimo livello; dall'altra un dibattito intenso e appassionato sull'insegnamento dell'italiano, prima come lingua materna, poi anche come lingua seconda. Nelle figure di alcuni grandi protagonisti - studiosi che hanno saputo coniugare la passione per la ricerca con l'impegno per promuovere un rinnovamento radicale nei contenuti e nei metodi della pedagogia linguistica tradizionale - i due campi disciplinari hanno trovato una sintesi feconda. Il volume descrive questa storia complessa e, interpretando i bisogni conoscitivi di coloro che insegnano l'italiano o che si preparano ad insegnarlo, fornisce le informazioni di base oggi indispensabili per confrontarsi col mondo della ricerca linguistica e didattica.
Charles S. Peirce (1839-1914,) è noto come uno dei due fondatori (con Ferdinand de Saussure) della semiotica moderna e come il padre del pragmatismo filosofico americano. Ma egli è anzitutto un filosofo-scienziato coscientemente e coerentemente sistematico. In questo volume, il suo sistema viene illustrato attraverso la sovrapposizione successiva dei vari aspetti che lo sostanziano: matematica e logica, teoria dell'inferenza, pragmatismo, fenomenologia, metafisica, semiotica (che risulta così ben più ricca rispetto a come ordinariamente viene presentata). Non mancano riferimenti alle parti meno note del pensiero dell'autore, come letica e la filosofia della religione.
Il volume mette a confronto sei modelli di psicoterapia tra i più diffusi nella realtà clinica italiana. Autorevoli esponenti dei diversi orientamenti descrivono il proprio approccio secondo una griglia comune: di ciascun modello vengono presentati i presupposti teorico-epistemologici di partenza e i loro sviluppi, e si spiega - anche mediante l'esposizione di un caso clinico o trascrizioni commentate di sedute terapeutiche - come tali presupposti si traducono nella pratica clinica. Il primo e l'ultimo capitolo affrontano inoltre alcuni temi generali: la definizione di psicoterapia e la valutazione della sua efficacia, l'integrazione fra i diversi modelli e i principali problemi relativi alla formazione degli psicoterapeuti. Rivolto sia agli studenti dei corsi di laurea in Psicologia e Medicina che pensano a una successiva formazione in psicoterapia sia agli specializzandi, il libro è uno strumento utile anche per chiunque sia interessato a una panoramica rapida, ma esaustiva e aggiornata, della disciplina.