
Il romanzo in Italia racconta la storia della forma principe della modernità letteraria, affrontando i temi e le questioni che ne hanno accompagnato, in particolare negli ultimi due secoli, l’affermazione nel nostro paese. Prerogativa dell’opera è ragionare non sul “romanzo italiano”, ma sul “romanzo in Italia”, ovvero sulla declinazione di una grande forma internazionale all'interno di una singola cultura. Oltre a ripercorrere la nostra specifica storia letteraria nella sua varietà e complessità, si riflette anche sulle traduzioni e sull'influenza delle letterature straniere, e, ancora, sulla confluenza e ibridazione tra romanzo, teatro, fumetto e arti audiovisive.
Nel 1945 l’Italia esce distrutta dalla guerra, nel 1999 il secolo finisce tra la paura del Millennium Bug e l’avvento del Web 2.0. Che cosa è successo alla forma romanzo in questi decenni decisivi per la nostra contemporaneità? Il volume, corredato di decine di schede di romanzi, risponde a questa domanda con saggi monografici, percorsi tematici e sintesi storico-letterarie che danno conto delle principali trasformazioni del secondo Novecento.
L'osservazione del comportamento costituisce una fonte di informazione preziosa, in particolare per ciò che riguarda la valutazione dello sviluppo di bambine e bambini. Tuttavia, per osservare correttamente è necessario conoscere i fondamenti teorici e le diverse procedure che sono state elaborate nella ricerca, nella pratica educativa, nella clinica. Questa nuova edizione del volume è stata arricchita con l'aggiunta di tre capitoli che presentano alcuni strumenti di valutazione applicabili a fenomeni diversi dello sviluppo infantile: la segregazione di genere, la comprensione delle emozioni, il funzionamento sociale in età prescolare. Nei materiali on line che corredano il manuale il lettore potrà trovare test di autovalutazione ed esercitazioni attraverso cui verificare le conoscenze acquisite.
La Bibbia aveva ragione? In questo volume due dei maggiori archeologi biblici del mondo illustrano per la prima volta al pubblico non specializzato i risultati di decenni di scavi in Israele e in Egitto, in Libano e in Siria, e il loro significato per la nostra comprensione dell’Antico Testamento. Scopriamo così che non ci sono prove storiche sufficienti della fuga dall’Egitto né della conquista di Canaan, che i primi libri della Bibbia furono redatti solo nel VII secolo a.C., a distanza di centinaia di anni dagli eventi narrati.
Il libro nasce da un'esperienza pluriennale di coordinamento di servizi per l'emergenza-urgenza in campo sociale, che si è dovuta misurare con una scarsa produzione scientifica sul tema e con una grande eterogeneità di pratiche realizzate in tale ambito. Il testo intende contribuire a delineare le coordinate teorico-metodologiche del lavoro di servizio sociale dell'emergenza-urgenza, sia per le emergenze di massa che per quelle personali e familiari, come nuovo ambito disciplinare e professionale, e a fornire un quadro di riferimento per un modello organizzativo e operativo di pronto intervento sociale unitario e standardizzabile sul piano nazionale. Lo scopo è consolidare un sistema di conoscenze che prepari i futuri operatori, sostenga quelli impegnati nel lavoro quotidiano e possa contribuire all'ulteriore rafforzamento della professione e del servizio sociale nel welfare di oggi.
La documentazione di servizio sociale, obbligatoria per legge e soggetta al diritto d’accesso, è elemento costitutivo delle prassi professionali e richiede particolare attenzione per la sua funzione comunicativa e identitaria. Il volume analizza i principi normativi, deontologici e della comunicazione al fine di fornire indicazioni operative anche mediante esemplificazioni delle varie tipologie di documentazione che compongono la cartella sociale, come il diario del caso e la raccolta delle storie di vita. La nuova edizione evidenzia l’impatto crescente dell’informatica nella documentazione scritta dei servizi sociali e sanitari. Il passaggio dal fascicolo cartaceo a quello informatizzato e l’organizzazione di un sistema informativo del servizio sociale, partecipato e generatore di valore pubblico, sono operazioni necessarie ma per nulla facili. Il testo si propone quindi come guida utile agli assistenti sociali e agli studenti per svolgere consapevolmente questa importante funzione professionale.
Mussolini è vivo nel ricordo degli italiani, nelle librerie e in molti negozi di souvenir. Ma Mussolini è vivo anche nella memoria collettiva mondiale, che spesso non sa neppure di fare riferimento a lui. Il termine “fascista”, da lui coniato e riferito alla sua persona, è onnipresente e serve a identificare tutto quanto può essere considerato di destra, autoritario e populista. Ma chi è stato Mussolini? Il despota spietato che resse l’Italia dal 1922 al 1945 con il pugno di ferro derubandola del suo futuro? Il modernizzatore che per il suo paese conquistò un impero innalzando l’Italia al rango di grande potenza? L’alleato più importante di Hitler, che lo considerava suo maestro e con lui mise il mondo a ferro e fuoco? Una marionetta, una vittima del Führer? Il dittatore carismatico, colui che ha costruito uno Stato totalitario di tipo nuovo, fondato sul consenso e sul più cupo, lucido terrore, che è servito da modello per molti altri autocrati?
Ovidio fu uno dei più prolifici poeti dell’antichità, la cui influenza è giunta fino a noi grazie all'interesse suscitato dalla sua opera dal Medioevo a oggi. Il volume intende ripercorrerne la vita, dalla natia Sulmona alla gaudente Roma della prima età imperiale, sino alla grigia Tomi, che lo vide esule e disperato attendere invano il perdono di Augusto. Ma la vera protagonista è la sua Musa, una Musa versatile che egli seppe piegare alle diverse esigenze di una poesia in continua evoluzione: maestro d’amore nella giovinezza, poeta epico e civile nella maturità, dolente cantore dell’esilio nella vecchiaia. In ogni stagione della sua vita poetica Ovidio seppe essere non solo interprete del suo tempo ma anche grande innovatore. Le sue radici culturali affondavano in una tradizione profondamente permeata di quella a cui doveva gran parte della materia del suo canto. Nelle Metamorfosi, il più grande compendio della mitologia classica che l’antichità ci ha tramandato, rifluiscono e si intrecciano racconti antichi e recenti delle imprese di dèi, eroi, vittime e carnefici, in un caleidoscopio di immagini che si fissa per sempre nella mente del lettore.
Quando, ai primi dell’Ottocento, il processo di autonomia dell’arte giunge a compimento, le opere cominciano a essere ritenute il “luogo” nel quale essa deve trovare la propria ragion d’essere, nonostante la si concepisca come assoluta e mai pienamente realizzabile. Sulla scia del celebre racconto di Balzac Il capolavoro sconosciuto, Belting conia l’immagine del “capolavoro invisibile” per designare e descrivere questo ideale irraggiungibile. Servendosi di tale immagine, l’autore scandaglia e decostruisce alcuni punti nodali delle vicende artistiche occidentali otto-novecentesche, in un racconto nel quale emerge che la corrispondenza tra l’arte come idea e l’opera come suo inveramento ha assunto una connotazione utopica.
La filosofia alla fine dell'antichità (secoli III-VI d.C.) è ancora poco conosciuta fuori della cerchia degli specialisti. Tuttavia, la sua importanza fu decisiva. Plotino, Porfirio, Giamblico e Proclo diedero al pensiero antico una forma nuova, che influì in maniera determinante sulle tradizioni dei secoli a venire. Contemporaneamente, i cristiani si confrontarono con la filosofia classica, assimilando la sua eredità e trasformandola profondamente. Posta al crocevia di epoche e mondi diversi, la filosofia tardoantica segna insieme un confronto drammatico e una grandiosa trasformazione culturale. Il volume ne offre una presentazione d'insieme, che comprende tanto il contesto storico-filosofico, quanto gli aspetti speculativi e religiosi, e rende le acquisizioni della ricerca accessibili anche ai non specialisti.
Il dibattito sul valore e l'efficacia delle nuove tecnologie digitali integrate nella didattica anche al nido o nella scuola dell'infanzia è un tema di grande attualità che coinvolge diverse figure professionali, ognuna delle quali contribuisce con le proprie specificità formative e in base alla sensibilità personale. Da un punto di vista prevalentemente pedagogico vi è spazio per la sperimentazione e la ricerca educativa da parte degli operatori del settore, pur essendo iniziata una fase di normalizzazione tecnologica e di superamento di iniziali atteggiamenti di entusiasmo o di eccessiva contrarietà. Il libro, oltre a contestualizzare tale dibattito, mostra diversi usi e possibili benefici delle tecnologie nelle attività didattiche e nelle azioni di sostegno alle comunità di educatori. Il volume propone inoltre molteplici esempi provenienti dalla ricerca internazionale e una serie di schede analitiche descrittive di strumenti tecnologici, ad uso degli educatori nei processi di progettazione e di conduzione delle attività ludico-didattiche.