
Il volume, proseguendo il discorso avviato in "Una sposa per Gesù", descrive usi e abusi della figura della Maddalena attraverso quasi venti secoli di storia e di leggende. Dall'irrisione dei filosofi pagani all'esaltazione liturgica nelle comunità rette da donne prete cattoliche, la sua immagine rimane segno di contraddizione anche in un mondo come il nostro. Eroina di nuovi miti, che la vedono dea e regina nel panorama sfaccettato della New Age, l'importanza spirituale della Maddalena cresce solcando il web, mentre in frange conservatrici del cristianesimo rimane ancora legata all'antico stereotipo della prostituta pentita, che nemmeno l'Illuminismo e la Riforma erano riusciti a distruggere. Eppure, complice anche un falso frammento di un vangelo inesistente, siamo pronti a credere che fosse amante e forse moglie di Gesù, o magari protagonista d'una fiaba moderna "a lieto fine" per entrambi, fuggiti insieme e morti poi, circondati dai figli e in tarda età, nell'India misteriosa.
Nella storiografia recente si è affacciata l'ipotesi che la lotta per le investiture sia la prima rivoluzione dell'Occidente: una forzatura dovuta all'ennesimo uso analogico o metaforico di un'espressione a effetto oppure davvero nel secolo XI si verificarono cambiamenti epocali e repentini tali da smentire l'idea che le rivoluzioni siano un prodotto solo della modernità? La lotta tra papi e imperatori per il controllo delle nomine ecclesiastiche fu solo uno dei molti conflitti che sconvolsero l'Occidente dopo l'anno Mille. Mentre il ruolo centrale del papato, nuove forme di vita religiosa e il celibato del clero ridisegnarono il volto della Chiesa, la desacralizzazione del potere politico sancì infatti la separazione tra spirituale e temporale e insieme con essa la nascita della specificità dell'Occidente. Fu una rivoluzione letteralmente inenarrabile per i suoi protagonisti, costretti a nasconderla sotto il velo del ritorno al passato, della riforma.
A partire dalla pubblicazione di testi inediti di Anselmo d'Aosta e della sua cerchia, il volume porta nuova luce sulla costellazione di scritti e di autori - Lanfranco di Pavia, Guitmondo d'Aversa, Bosone del Bec, Eadmero ed Elmero di Canterbury - legati alla sua ricerca e al suo insegnamento al Bec e a Canterbury. Il saggio si addentra nel settore ancora poco esplorato della produzione filosofico-teologica del mondo monastico medievale anglo-normanno dei secoli XI e XII, proponendo un'ampia ricognizione della ricchezza dei suoi contenuti e le peculiarità della loro trasmissione e rielaborazione, che manifestano la fecondità tanto delle idee quanto del metodo teologico di Anselmo. Alla luce di questi orizzonti stimolanti e promettenti, il libro colma, pertanto, una lacuna negli studi e nella recensione critica dei testi anselmiani finora pubblicati da studiosi come André Wilmart, Franciscus Salesius Schmitt, Richard William Southern e Jean Leclercq.
Nell'era della globalizzazione le scelte di politica economica assumono un ruolo sempre più essenziale nelle strategie aziendali, per effetto dell'integrazione finanziaria e reale, in primis nell'ambito dell'UE. Al tempo stesso, le strategie delle grandi aziende, specialmente di quelle multinazionali, e gli andamenti dei mercati, in particolare di quelli finanziari, condizionano le scelte pubbliche. Il libro indaga su questi temi e discute i maggiori problemi correnti alla luce dei principi fondamentali delle scelte pubbliche e della logica della politica economica. Questa settima edizione ha introdotto modifiche significative: sono stati aggiornati i dati statistici presentati e le innovazioni istituzionali e concettuali rilevanti; sono stati semplificati numerosi punti o risvolti di minore importanza pratica (teorema del secondo ottimo, antitrust, dettagli istituzionali della BCE) o di importanza soltanto storica (alcune teorie sulla disoccupazione involontaria, il sistema aureo e lo SME); è stata data enfasi ai problemi di ristagno o riguardanti il funzionamento effettivo dell'UME.
In questo libro su un tema oggi di grande attualità, l'autorevole storico Hugh Kennedy ricostruisce la lunga storia del califfato: dalle prime attestazioni nel Corano - dove sono chiamati "califfi" Adamo e David - ai più recenti attentati terroristici dell'ISIS, lungo un arco temporale di quattordici secoli e in un'area geografica che va dal Sud-Est asiatico al Portogallo e al Marocco. Al suo culmine, tra il IX e il X secolo, il califfato si estendeva infatti dalla Spagna ai confini della Gina e costituiva la più potente entità politica nell'Eurasia occidentale. In un'epoca in cui Parigi e Londra contavano poche migliaia di abitanti, Baghdad e il Cairo rappresentavano sofisticati crocevia commerciali e culturali, mentre i califfati omayyadi e abbasidi si distinguevano per i progressi nelle scienze, in medicina e in architettura. Ben diversa invece l'attualità. Il volume si chiude infatti sulla recente ricomparsa dell'ideologia califfale all'interno dell'Islam fondamentalista, sottolineando quanto sia importante per noi conoscere questa forma di governo per capire le idee politiche del cosiddetto Stato Islamico e degli altri gruppi islamisti del XXI secolo.
Il libro, in una nuova edizione frutto di ulteriori sperimentazioni nelle classi e del confronto con docenti e ricercatori, offre agli insegnanti della scuola primaria un agile strumento didattico per un primo approccio allo studio del verbo. Nello specifico, viene approfondito lo studio dei tempi dell'indicativo e del loro uso in testi narrativi e viene avviata la riflessione sulla sintassi a partire proprio dall'analisi del verbo, come suggerisce la grammatica valenziale. Il metodo proposto integra l'approccio induttivo e quello deduttivo, offrendo sempre agli alunni esempi di lingua viva tratti dai reali contesti d'uso.
"Chi sono?": è questa la domanda fondamentale che decide della vita e delle scelte di ognuno. L'identità individuale, la dimensione dell'interiorità, il rapporto con il cosmo e con la natura, la possibilità di oltrepassare la finitezza dell'umano troppo umano: sono alcune delle questioni cui fa eco il percorso qui proposto nell'ascolto della tradizione sapienziale e iniziatica greca. Partendo dalla sentenza fondante dell'oracolo delfico, "Conosci te stesso", e dalla scena dell'Alcibiade platonico - che invita a reperire la radice di sé nel riflesso pupillare del divino - si dipana un viaggio che attraversa le opere di Plotino, Porfirio, Giamblico, Sinesio e Proclo: l'universo della mente e il coglimento dell'unità del tutto, la rete dei simboli e dei miti che legano visibile e invisibile, il dominio dell'immaginazione vera, la teoria dei corpi sottili, le pratiche della teurgia, le relazioni tra macro e microcosmo forniscono altrettanti spunti per tracciare le linee di un possibile lavoro su di sé. Un lavoro interiore nutrito da parole e immagini per ridestare la coscienza dal suo sonno e condurre l'anima a divenire ciò che da sempre è.
Il volume, in un'edizione aggiornata e arricchita da due ulteriori ambiti di intervento, offre un quadro completo delle aree in cui può operare l'assistente sociale. Per ognuna di esse si analizzano le problematiche e gli interventi tipici del servizio sociale, prestando attenzione ai contesti istituzionali e normativi, alla dimensione storica, al dibattito attuale e alle prospettive future. Il testo può essere utilizzato nella didattica della laurea triennale, come preparazione all'esame di Stato, ma anche da professionisti che vogliano avere una prima informazione sul tema e da chiunque sia interessato ad approfondire il lavoro dell'assistente sociale.
Il volume si concentra sugli scritti “apocalittici” prodotti tra giudaismo del secondo Tempio e protocristianesimo. L’intenzione è quella di valorizzare l’elemento “visionario” che accomuna questi scritti al più ampio filone dei resoconti visionari diffusi nelle culture del Mediterraneo antico, mostrando soprattutto le relazioni tra esperienze religiose e processi di “messa per iscritto” che hanno favorito la trasmissione di questi testi in reti di comunicazione sulla lunga durata.
Galeno, medico e filosofo greco, ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo della medicina occidentale, influenzandola per oltre tredici secoli. Attraverso un'attenta ricostruzione storica e le parole dello stesso Galeno, Véronique Boudon-Millot offre al lettore una biografia che ne ripercorre la vita e la carriera: dalla cura dei gladiatori a quella degli imperatori, dalle origini a Pergamo ai suoi viaggi a Smirne, Corinto, Alessandria e infine Roma, ai tempi dell'apogeo dell'Impero.