
Ci sono luoghi e monumenti che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Porte, piazze e fontane, palazzi storici o edifici di nuova costruzione e di futura bellezza, chiese, tutto ci passa sotto gli occhi e poco o nulla si ferma nella nostra memoria. Vittorio Sgarbi compie un'opera di ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma e ci consegna una guida straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate "Le meraviglie di Roma" è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza non solo della città del passato, ma anche di quella a venire, grazie alla segnalazione dei tanti progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna.
Nella "Memoria vegetale", Eco racconta l'importanza del libro fin dalla sua apparizione per quanto riguarda l'evoluzione delle civiltà e per la nascita delle grandi religioni monoteistiche. "Il libro è un'assicurazione sulla vita, una piccola anticipazione di immortalità." L'essere bibliofili, e collezionisti di libri, non necessita di grandi capitali, tutti possiamo sfruttare le bancarelle presenti nelle strade delle nostre città e acquistare libri, forse non preziosi come certe prime edizioni di grande pregio, ma sicuramente interessanti e sempre più interessanti col passare degli anni. La bibliofilia, quindi, è soprattutto l'amore per l'oggetto libro. Attenti, però, a non farla divenire malattia. Con l'abituale acutezza, humour e competenza, Eco passa in rassegna alcune opere, racconta aneddoti, traccia un criterio di valore, insomma ci guida nel magico mondo della bibliofilia. Perché Eco non si rivolge prevalentemente a chi è già un bibliofilo, ma a tutti gli altri, ai potenziali amanti del libro, che sono innumerevoli e che forse non sanno ancora di esserlo.
Un maestro del cinema contemporaneo, premio Oscar nel 1990 con "Nuovo cinema paradiso", racconta la passione e la professionalità che si nascondono dietro la macchina da presa. Da Kurosawa a Fellini, da Truffaut a Pasolini, i maestri del grande schermo prendono vita in una grande conversazione sull'arte dei sogni di celluloide, un percorso attraverso film e protagonisti che hanno acceso le emozioni di intere generazioni.
"Leielui" è una storia d'amore. Si svolge tutta nel corso di un'estate caldissima, tra Milano, la costa della Liguria, il sud della Francia e Vancouver, in Canada. Lei è Clare Moletto, un'americana che vive in Italia da diversi anni e lavora al call center di una grande compagnia di assicurazioni. Lui è Daniel Deserti, autore del bestseller internazionale "Lo sguardo della lepre" e di altri romanzi di minore successo. In un giorno di pioggia torrenziale, lui, ubriaco e in piena crisi creativa, con la sua macchina va addosso alla macchina in cui lei viaggia con il suo fidanzato. Da questo evento potenzialmente catastrofico, nasce un rapporto che passa dall'ostilità alla diffidenza alla curiosità, all'attrazione incontrollabile. Volevo raccontare le ragioni, i dubbi, le contraddizioni profonde che una donna e un uomo di oggi si trovano a fronteggiare quando gli capita di innamorarsi davvero. La scommessa era parlarne nel modo più onesto possibile, e dare ai due protagonisti, donna e uomo, lo stesso peso. Così a capitoli alterni la storia è raccontata dal punto di vista di lei e di lui: la prospettiva cambia, e cambiano le percezioni, i sentimenti in gioco, i pensieri, le domande senza risposta. Credo che per una lettrice o un lettore sia quasi inevitabile identificarsi in uno dei due personaggi, e che questo possa suscitare in certi casi una strana alternanza di partecipazione e rabbia. A me è successo, con lei e con lui." Andrea De Carlo
Il commentario rappresenta un valido strumento per penetrare in profondità nel nucleo dottrinario, storico-filosofico e letterario dell'opera di Lattanzio.
Andrea Camilleri racconta l'esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore di Racalmuto presentò, dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre 1979 e il 31 gennaio 1983. Camilleri, che a Sciascia fu legato da consuetudine e amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la lucidità, l'approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al potere. Gli argomenti di queste interrogazioni sono, tutti, di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca affrontati sono tuttora ferite aperte: la mafia, l'uccisione del magistrato Ciaccio Montalto, il caso Pecorelli, il petrolio, l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine. Dalla voce di Andrea Camilleri, e dagli interventi di Sciascia emerge, insomma, un ritratto impietoso di un'Italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla.
"È con l'anima sulle labbra che scrissi in quegli anni appassionati la maggior parte delle pagine incluse in questa raccolta che a suo tempo interessarono giovani incatenati da una guerra non voluta, da un linguaggio grottesco, da coercizioni medievali e ritrovarono non tanto nelle mie parole quanto nei libri che proponevo le loro ansie libertarie, i loro sogni di anarchia, di democrazia, di sincerità. Ancora adesso, cinquantanni dopo questa Antologia di Spoon River, questo libretto tanto disprezzato dalle Accademie, viene scambiato tra ragazzi innamorati come una specie di pegno d'amore. E anche per questa passione di poco spenta dagli anni che Edgar Lee Masters apre la presente edizione. Ecco. Ormai questi autori che io amavo mentre stavano trasformando la storia della letteratura americana sono diventati dei classici: se dovessi scrivere adesso queste presentazioni potrei aiutarmi con decine e decine di biografie e monografie che riempiono i miei scaffali. Ma quella felicità di scoperta, quella gioia di trasmetterla ad altri, forse oggi non l'avrei più; forse l'anima non mi salirebbe più sulle labbra." (dalla prefazione di Fernanda Pivano)
"La forza dei libri di viaggio di Brandi non sta nella fascinazione estetica e stilistica, ma anche nel rigore, nella ricchezza dei confronti, delle analogie, dei rimandi. Brandi - avverte Enzo Siciliano - scrive per riportare visioni sublimi alla realtà della loro esistenza materiale, fuori dell'alone di una qualche leggenda." Nuovamente Cicerone per i lettori "con la valigia", Cesare Brandi porta, pagina dopo pagina, alla scoperta di luoghi e sensazioni, meraviglie dell'arte e angoli dell'anima.
"Questo libro è stato concepito per nasconderne un altro, per indicare alcune rotte principali e per evitarle e stabilirne altre proprie, tutte possibili e tutte legittime, inseguendo per esempio tozzi e agili montanari scolpiti nel legno nella Chiesa di san Martino a Cerveno, documenti di una storia dell'arte parallela rispetto a quella ufficiale che, Roma su Roma, da Bernini porta a Canova. Mentre nasconderemo, non senza stupore, l'opera di uno strano fotografo-antropologo interessato ai costumi popolari sardi: Ugo Pellis. Una scoperta preziosa, documenti fotografici di una civiltà recente e pur scomparsa, densi di vita, della verità della terra, del mondo pastorale, arcaico e non immortale. Meraviglie di fotografi e di miniature, di codici miniati, di coralli, di manoscritti. E nasconderemo Visso per colui che, interessato a vedere quadri del rinascimento marchigiano, scoprirà una rara serie di manoscritti leopardiani nei suoi versi più famosi. E così via. Per tutto ciò che menzioneremo in questo libro, qualcosa d'altro, non meno importante, sarà nascosto e potrà essere oggetto di un vostro nuovo viaggio, di una vostra personalissima cartografia del cuore. Se il viaggio è ritornare sui passi di altri in altri tempi in altre vite, rievocare, veder riemergere fantasmi, allora mettetevi in cammino, non siate pigri, perché dalla vostra meraviglia deriva la vita dell'arte, dei luoghi, del nostro paese, l'Italia delle meraviglie."
Prosegue la pubblicazione delle agende di Benito Mussolini. Il 1935 è un anno denso di avvenimenti cruciali per l'Italia, con il paese che cerca di organizzare la propria crescita industriale mentre insegue un ruolo da protagonista in politica estera. È infatti l'anno in cui si concretizza l'avventura coloniale, con l'invasione dell'Africa orientale e la Guerra di Etiopia, ma sono anche i mesi di una cruciale partita a scacchi all'interno della Società delle Nazioni. Il tutto mentre il paese è alle prese con scelte difficili per ricostruire la propria economia. Un documento inedito che racconta i retroscena degli anni che hanno segnato la storia moderna dell'Italia. Con la riproduzione del manoscritto "Diario 1935".

