
Gesù parlava alla gente: aveva tante storie da raccontare. Così tante, che l'apostolo Giovanni alla fine confessa la sua povertà: impossibile stiparle tutte in un libro. Il profeta di Nazareth affabulava, seduceva le persone con le sue parabole: trascorrevano le ore ad ascoltarlo. I Vangeli sono la storia di questo cantastorie. Perché anche la sua vita è un racconto: sicuramente la trama più bella. Queste pagine sono nate così: raccolgono i commenti al Vangelo usciti per un anno su un quotidiano. In mezzo alle mille vicende di questo mondo, lui non smette di fare notizia. L'unica storia, alla fine, che ci racconta qualcosa di diverso.
Mary Godwin Shelley, una ragazza non ancora ventenne, duecento anni fa diede alle stampe un romanzo destinato a diventare una delle opere letterarie più singolari della Modernità: Frankenstein, il cui sottotitolo, Il moderno Prometeo, faceva intravedere la grande portata del romanzo, gli echi delle grandi opere che lo avevano influenzato, le suggestioni delle scoperte nel campo della fisica e della chimica e quella componente gotico-romantica che solo in un animo sensibile e appassionato poteva sintetizzare la pienezza del sublime. Mary visse in un periodo di grandi rivolgimenti, storici, sociali e soprattutto scientifici. Un periodo dove già iniziava un dibattito etico derivato dalle nuove straordinarie scoperte che avevano suscitato molte domande sui confini tra la vita e la morte e il potere su di essi degli scienziati.Mary scelse di raccontare questi dubbi e queste angosce in un romanzo che diverrà il capostipite del genere fantastico-gotico, nonché della narrativa di fantascienza.A duecento anni dalla pubblicazione il romanzo della Shelley continua a interpellare le coscienze, ad affascinare i lettori, a ispirare il cinema, la musica, la letteratura.
Commento al Lezionario Festivo, anno C. Nuova edizione aggiornata. Classico del card. Ravasi per l'Anno C 2015/2016 - Rito romano.
La frase più emblematica di Papa Francesco sui pastori, quella che ha raggiunto il cuore di tutti, non è venuta dal versante dell’«etica», che si impone in modo costrittivo, ma da quello dell’«estetica», che attrae irresistibilmente. La frase famosa è questa: voglio pastori con l’odore delle pecore […] ma con il sorriso di papà». Questa è la figura del Vescovo che c’è nel cuore del Santo Padre. Ed è uguale per i sacerdoti, per i Cardinali e per lo stesso Papa: pastori che non solo non pretendono di vestirsi con la lana delle pecore, ma che sono «appassionati» a servirle. Questa parola di Papa Francesco si deve leggere «sine glossa, senza commenti», va «annusata», ed è, senza dubbio, l’immagine dei pastori che pascolano le pecore e non se stessi.
I corpi intermedi possono e devono contribuire al rinnovamento dell'Italia e dell'Europa. Indirizzare l'azione delle istituzioni sulle priorità che stanno in cima alle preoccupazioni dei cittadini e dalla cui risposta dipende lo stato di salute e il futuro della nostra democrazia, è ancora una loro prerogativa. A patto che sappiano rinnovarsi nel profondo. Quale sarà nell'immediato futuro il ruolo dei corpi sociali intermedi? Quello che si sapranno meritare, decidendo di affrontare con coraggio le questioni cruciali per i nostri territori, per il nostro popolo, per il nostro tempo e recuperando l'originaria vocazione di organismi di prossimità capaci di creare reti tra i cittadini e le istituzioni, tra la domanda e l'offerta politica, sociale ed economica.
«Stendendo questi brevi commenti ai vangeli festivi ho avuto un solo scopo, come sempre: fare incontrare il vangelo con la vita e la vita con il vangelo. È scontrandosi con l’esistenza di chi l’ascolta che la parola di Dio svela il suo vero significato, la sua attualità e anche la sua bellezza. Ascoltare significa confrontare la Parola con l’esistenza e l’esistenza con la Parola. Sono convinto che il compito di un commentatore è di aprire la strada all’incontro con la Parola. Nulla più. Nessuna invasione del testo e nessuna invasione del lettore. È bene fermarsi alla soglia. Bastano pochi suggerimenti essenziali, che possono aiutare il lettore a trovare personalmente la porta di entrata. Il commentatore si ferma sulla soglia. Tocca al lettore varcarla» (dalla Premessa).
Terzo volume che raccoglie riflessioni sui Vangeli della Domenica per l 'Anno C secondo il Rito Romano, rivolti a chi ha voglia di smuffire un po’ la sua fede e di lasciarsi stupire dal volto inedito di Dio rivelato da Gesù, il Rabbì di Nazareth. Lo stile quotidiano e brillante del giovane autore lo ha già reso molto noto nel web.
È un libro per giovani e meno giovani, per chi vuole riflessioni fresche che guidino nella comprensione dei Vangeli della Domenica. Le meditazioni si riferiscono ai brani evangelici delle Domeniche secondo il calendario liturgico romano. Lo stile quotidiano e brillante del giovane autore lo ha già reso molto noto nel web, tanto che i suoi commenti sono scaricabili e possono essere ricevuti via e-mail dai fedeli. Questo libro li raccoglie e li rende agibili e consultabili da tutti. Prefazione di Bruno Maggioni.
Terzo volume della trilogia con Povertà" e "Obbedienza". Un best seller tradotto in tutto il mondo. Affronta il tema del celibato e della verginità per il Regno dei Cieli e si propone di aiutare a creare forti motivazioni su cui poggiare la propria scelta di castità. "
Edizione integrale del Piccolo Principe con nuova traduzione. "La notte, mi piace ascoltare le stelle. Sono come cinquecento milioni di campanellini".
La prospettiva dell’Enciclica Laudato si’ non è esclusivamente «ecologica», nel senso che il suo contenuto non si limita a fenomeni – peraltro molto importanti – quale il cambiamento climatico. La Laudato si’ è una vera e propria Enciclica sociale a tutto campo. Il presente volume ne propone il testo integrale, con i commenti di alcuni padri gesuiti. Non è una «guida» che «spiega» l’Enciclica, ma una raccolta di riflessioni che accompagnano il lettore in alcuni approfondimenti, indicandogli piste da seguire. Il testo di Francesco, infatti, è di lettura immediata anche per persone non specialiste. Ci proponiamo quindi di aiutare a comprendere lo spessore del documento papale, illustrandone il significato a partire da punti di vista differenti. Aggiungendo la sua voce a quella dei suoi predecessori, Papa Francesco solleva domande e ragionamenti sulla casa comune che è il creato. Confidiamo che molti, accogliendo la sfida in termini di fede e di scelte operative, saranno profondamente ispirati all’azione dal fatto che un leader mondiale qual è Papa Francesco abbia avuto il coraggio di richiamare tutti a un futuro più sostenibile e inclusivo.