
Il terapeuta della famiglia sente spesso espressioni di rimpianto ("perché non ridiamo più come una volta?", "nella nostra famiglia non si ride mai") che appaiono come un segno inequivocabile di relazioni non soddisfacenti, come se l'assenza del ridere fosse il sintomo più acutamente condiviso. Ma in che modo e perché si ride nelle famiglie "normali"? C'è un membro della famiglia che svolge il ruolo di sollecitatore del riso? Gli autori estendono la loro riflessione agli aspetti filosofici e antropologici del ridere, alle sue funzioni sociali, alla sua capacità di costruirsi come elemento di identificazione culturale, per poi analizzare le funzioni nei gruppi familiari e nella terapia della famiglia.
Lo sguardo, la voce, la stretta di mano, la carezza, l’abbraccio, il bacio e l’amore: per smettere di vergognarci della nostra tenerezza, la nuova edizione di un libro di grande successo. Le coccole rappresentano una insostituibile carica di svelamento di quanto di più caro abbiamo. L’Autore, seguendo questa strada, analizza le caratteristiche di ogni tipo di coccola e di ogni atto d’amore fino ad arrivare alla soglia del mistero che ogni amore racchiude. Dall’esperienza di un grande psicoterapeuta un libro guida per iniziare o reinventare da capo una vera e propria terapia a due, tenendo insieme ragione e cuore.
Piero Balestro , psicoterapeuta, sacerdote torinese, venuto meno il 10 giugno 1994, è stato scrittore, giornalista e docente di Filosofia morale a Torino.
Perché chatta chi è impegnato in un rapporto di coppia che sembra appagante e completo? Un amore senza volto può travolgere la vita della coppia? È amore, passione, o solo bisogno di evadere dalla noia della quotidianità? In rete sono aboliti i corpi, vissuti talvolta nel reale come ingombranti. On line non ci sono ruoli sociali, né gerarchie culturali, solo scambio di parole digitate su uno schermo, solo incontri di personalità ed emotività. Certo è che questo modo diverso di incontrarsi cambia notevolmente la vita e la socialità delle persone che ne sono coinvolte. Stravolge l'esistenza dei partner, sia che lo si consideri tradimento platonico sia che gli si dia valenza reale.
Responsabilità, sacrificio, onestà, disciplina, Rita Gay rivisita queste e altre “parole forti” dell’educazione con la consapevolezza di un tesoro troppo velocemente archiviato dalla mentalità moderna e cogliendo la necessità di un recupero del loro vero valore al di là di facili stereotipi. Solo attraverso la riscoperta della loro valenza positiva e quindi con un nuovo modo di intendere i cosiddetti “valori” è possibile ritrovare il senso di una educazione alla crescita e quindi al vivere comune. Il libro è costituito da 24 brevi capitoli ciascuno dei quali è introdotto da una breve tematizzazione del problema, con domande di genitori o insegnanti che vengono poi riprese alla fine di ogni capitolo. Un strumento pratico e concreto proposto ad educatori, insegnanti e genitori
Drammaturgo, prosatore e poeta tra i massimi della letteratura tedesca, von Kleist rivelò la sua grandezza soprattutto in tre drammi ("Pentesilea", "Caterina di Heilbronn" e "Il principe di Homburg"). Alla produzione drammatica affiancò una cospicua serie di racconti. Di Kleist restano più di duecento lettere, e parallela alle lettere doveva essere la sua "Storia della mia anima", mai mostrata a nessuno, mai finita e forse data alle fiamme alla vigilia del suicidio. Questa biografia restituisce, in una narrazione serrata, tragica, lirica, un personaggio estremo, sempre alla ricerca, come i suoi protagonisti, di una verità che sfugge e di una "impossibile" via che porti alla felicità .
Spinoza affermava che l’eccellenza è tanto difficile quanto rara: e, tuttavia, proprio all’eccellenza – obiettivo arduo da raggiungere – dovrebbe tendere, secondo Matthew Lipman, l’istituzione più diffusa a livello mondiale, la scuola.
Tale obiettivo può essere perseguito sviluppando nei giovani la componente riflessiva del pensiero. Il pensiero è eccellente quando si conforma alle rigorose leggi della razionalità (pensiero critico); lo è anche quando conserva e sviluppa lo stupore della scoperta, utilizzando appieno la forza dell’immaginazione (pensiero creativo); e quando non teme, ma riconosce la potenza delle emozioni che influenzano ogni scelta, decisione e giudizio (pensiero caring). Per nutrire e affinare il pensiero Lipman auspica, tra l’altro, che l’insegnamento della filosofia sia esteso a tutti gli ordini scolastici, non solo perché esso orienta a scoprire la multidimensionalità intrinseca al pensiero stesso, ma anche perché addestra a esercitarla in un contesto comunitario, imponendo il confronto tra le proprie e le altrui conquiste, i propri e gli altrui errori.
Questo saggio – ormai un classico delle scienze dell’educazione – offre agli educatori metodi e strategie per coltivare negli studenti tale visione unitaria e, insieme, articolata del pensiero: proposta che acquista oggi particolare rilievo in un contesto culturale tendente piuttosto a enfatizzare approcci eccessivamente emozionali alla realtà. La scuola può così divenire luogo in cui si forma e si esercita uno stile di ricerca dinamico e innovativo, in grado di abilitare alla comprensione di una società sempre più complessa.
Matthew Lipman ha insegnato alla Columbia University (New York) e attualmente è docente di filosofia alla Montclair State University (New Jersey) dove dirige l’Institute for the Advancement of Philosophy for Children e l’Institute for Critical Thinking. Collaboratore dell’Unesco, ha ideato il curricolo di Philosophy for Children. Tra le sue pubblicazioni tradotte in italiano: Il prisma dei perché (Roma 1992); Stupirsi di fronte al mondo. Ragionare sulla natura. Manuale di «Kio e Gus» (Napoli 2000); Elfie. Mettiamo insieme i pensieri (con Ann Gazzard, Napoli 2000); Pixie. Alla ricerca dei significati (Napoli 2000); Mark. L’indagine sociale (con Ann Margaret Sharp, Napoli 2004).
La mafia esiste ancora? E, soprattutto, la si combatte ancora? E come? Questo libro ripercorre la storia di una partita mortale: dagli anni '80, quando un pugno di magistrati (Falcone e Borsellino tra gli altri) inventarono il "pool" e misero in crisi Cosa Nostra, alle stragi che li fermarono; dagli arresti voluti da Caselli alle campagne mediatiche per beatificare gli imputati eccellenti; dal "patto" tra Stato e mafia del 1993 a oggi, con il patto scaduto e i boss in carcere sempre più irrequieti. Documenti, drammi, retroscena di una vicenda sommersa, una storia lontana dai riflettori, una bomba che può esplodere in ogni momento.
La parola che da arma difensiva e offensiva si riduce a "merce" (Del Giudice); la parola che si piega a strumento di "prevaricazione", come dimostrano gli eccessi tragici degli ultimi tempi (Eco); la parola dell'uomo che si contrappone a quella di Dio e si fa "diabolica", divenendo veicolo di odio e divisione (Ravasi). Tre autori contemporanei dialogano con i testi di Gerusalemme, Atene e Roma, riuniti qui in un'antologia che ripercorre alcuni momenti esemplari della riflessione antica sulla parola e sul suo rapporto con il potere, dalla Genesi alle Nuvole di Aristofane alle Confessioni di Sant'Agostino.
Partendo da un'idea di Maurizio Costanzo, Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta presidente dell'Istituto Riza, spiega al lettore come sconfiggere lo stress e come conquistare la felicità, nella vita privata e nel lavoro. Un volume agile, ricco di informazioni su terapie alternative, di consigli utili e di indicazioni pratiche, corredato da tabelle e test.
Federico Rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e uomini comuni, racconti di viaggio in città come Shanghai, Hangzhou e Hong Kong, ci apre le porte della nuova superpotenza. Ne percorre le rotte più remote, dai villaggi contadini ai margini dello sviluppo, ai luoghi in cui si stanno compiendo opere di ingegneria di dimensioni mai tentate prima dal genere umano. Incontra i nuovi capitalisti, "i comunisti più ricchi del mondo", i registi cinematografici e gli artisti che lottano contro la pesante censura attuata dal partito unico. Entra nei laboratori e nelle università e ci svela il senso delle scelte politiche di una nazione che non fa più mistero delle proprie ambizioni neoimperiali.
Nel 1989 un DC 10 della compagnia UTA esplode sui cieli del Niger causando la morte di 170 persone. Comincia da qui, da questo attacco terroristico di poco precedente il disastro di Lockerbie, il nuovo clima di terrore che stringe in un unica, inesorabile morsa, l'intera umanità. Questa è la teoria elaborata da Wole Soyinka: una geografia di inquietudini senza più frontiere, dal Niger, a New York, a Madrid. Il volto della paura è mutato, si è mascherato e reso irriconoscibile, e il tempo in cui il nemico era facilmente identificabile è lontano: ora i carnefici sono vittime, tutti siamo potenziali obiettivi e il potere, qualunque sembianze assuma, si insinua in queste dinamiche alimentandole, confondendole e confondendoci.
La pubblicazione di queste corrispondenze dal cuore dell'impero americano vuole essere un contributo alla riflessione all'interno di una realtà, l'Europa, che vorrebbe costituirsi impero e che ha già mosso i primi passi in questa direzione. Il testo pone criticamente la domanda se siamo pronti come popolo a un affiancamento a una cultura e una politica comunque lontana da noi o se vi è l'esigenza di una riscoperta delle radici culturali dell'Europa e dell'Italia.