
Un'invettiva e una ricostruzione storica. Con un'idea di fondo: mai nessun popolo come quello italiano è stato tradito dai suoi governanti in maniera così determinata, ossessiva, cinica, perversa. Gli Italiani hanno primeggiato nelle arti e nella scienza; il loro pensiero è stato un fondamento e un faro nello sviluppo della civiltà occidentale. Eppure papi, re, imperatori, dittatori, banchieri, politici, per coltivare il proprio Potere, hanno calpestato gli Italiani, hanno sfruttato la loro natura, le loro città, le loro doti, favorendo in essi un perenne sentimento di vergogna, un'immagine deteriore di vigliaccheria e di preordinata sconfitta.
A che punto è il Grande Fratello? Le concentrazioni editoriali, il controllo di Tv e media pongono gravi problemi sullo stato della democrazia reale non solo in Italia, ma anche all'estero. Un viaggio nel giornalismo americano e inglese, ricco di documenti e testimonianze inediti, sfata ad esempio il mito del giornalismo anglosassone sentinella e controllore della libertà di tutti. Un viaggio che termina in Italia, ponendo nuovi e urgenti problemi anche alla sinistra del nostro paese, che non può ormai solo limitarsi ad indicare ipotetici paradisi dell'informazione fuori dei nostri confini.
"Io odio": l'affermazione è comune. È quasi inutile precisare cosa e chi. Odio dunque esisto. L'odio esplode, irrefrenabile, e fa tabula rasa, anche a costo di sfociare in un sentimento suicida. Divampa senza limiti, attraversa il pianeta, ci traghetta dall'età della bomba H a quella delle bombe umane. New York, Madrid, Beslan: il desidero di distruzione prolifica ora che la gestione del potere e del terrore non è più regolata da un confronto tra superpotenze. Se le cose vanno male, non cercate altrove. La spiegazione è preconfezionata: è colpa del sesso, di chi ha la grana, dei malvagi imperialisti. André Glucksmann è uno dei più influenti polemisti e filosofi contemporanei.
La crisi dei regimi comunisti nel 1989-91 ha cambiato radicalmente lo scenario politico mondiale, obbligando l'Occidente a riconsiderare il proprio atteggiamento nei confronti dei paesi che aderivano al Patto di Varsavia. Questo volume ricostruisce il percorso che ha portato i paesi est-europei e balcanici ad uscire dal comunismo e la loro lunga transizione alla democrazia, tuttora in corso e lontana dall'aver assicurato una stabilizzazione all'area, che oggi si affaccia alla nuova realtà dell'Europa a venticinque. Dopo un'introduzione che fornisce il contesto geopolitico e un bilancio delle diverse interpretazioni sulle cause del crollo, l'autore affronta la storia politica dei vari paesi negli anni Settanta e Ottanta, poi si concentra sull'economia e i suoi problemi, largamente ritenuti i principali responsabili della crisi; descrive quindi il triennio che segnò il tracollo dei regimi comunisti, e termina con un'analisi complessiva della transizione, nella quale emerge in particolare la tragedia della Iugoslavia.
Sempre più spesso si sente parlare di innovazione come vantaggio competitivo, di creatività come caratteristica del made in Italy. In genere siamo in grado di riconoscere un prodotto creativo - nell'arte, come nella musica o nel design - ma quali sono i processi che lo hanno generato? La psicologia cognitiva ha cercato di rispondere a questa domanda.
Il volume analizza come vengono elaborati i suoni linguistici, come il bambino impara a produrli e a usarli per costruire il suo vocabolario, come giunge a combinare le parole per produrre frasi grammaticalmente corrette. Le relazioni esistenti tra le componenti del linguaggio sono esposte all'interno dei principali modelli teorici che offrono una spiegazione allo sviluppo della competenza linguistica. Il ruolo svolto dall'ambiente è discusso sia nei suoi più generali aspetti di scenario sociale, all'interno del quale il linguaggio svolge la sua essenziale funzione comunicativa, sia nei più specifici aspetti di forniture del materiale che il bambino deve immagazzinare ed elaborare per acquisire la propria lingua.
Combinando considerazioni di natura teorica e geopolitica, questo libro ricostruisce la storia delle telecomunicazioni mondiali, dal telegrafo alla telefonia, dalla radio a onde corte al radar, alla televisione, mostrando gli interessi strategici, militari ed economici che ne hanno inestricabilmente accompagnato lo sviluppo. Il libro interseca vari campi di interesse: storia e geografia politica, teoria dello sviluppo economico e sociologia, storia della tecnologia e delle telecomunicazioni.
Una vita lunga un secolo. Italia. Romania. Israele. L'amore per un uomo. L'amore per un figlio. L'amore per un'utopia sociale e politica. L'amore per l'insegnamento. Il fascismo. L'antisemitismo. Le persecuzioni. Il comunismo sovietico. Anna Colombo, nata nel 1909 ad Alessandria da una famiglia ebrea piemontese, racconta una vita che incrocia drammaticamente la Storia e si rivela, pagina dopo pagina, l'esistenza di una donna che conserva, a ogni svolta del tempo e della sua educazione sentimentale, una impavida libertà e una smagliante autonomia di giudizio, una straordinaria volontà di imparare e una altrettanta radicata passione per l'insegnamento.
Il volume ripercorre la rotta che dal colonialismo ha portato all'imperialismo, di stampo principalmente europeo e da questo alla necessaria nascita, nello scenario della competizione globale e dello scontro tra potenze, degli imperialismi. Il testo è corredato da una appendice sulle caratteristiche dei mercati monetari e del loro ruolo nella lotta tra gli imperi. Una cronologia delle guerre coloniali e numerose schede sui paesi interessati dai conflitti chiudono il libro.
Il volume, introdotto da alcune considerazioni storico-critiche sull'articolazione del campo della psicologia sociale della politica, presenta contributi di ricerche empiriche volte ad indagare diverse possibili rappresentazioni della politica, agite e comunicate da attori sociali differentemente implicati nel campo. I soggetti delle indagini vanno infatti dai semplici cittadini, giovani studenti o utenti di internet, dei primi due studi che compongono il volume, ai giovani militanti dei diversi schieramenti politici, del terzo contributo, ai parlamentari del centro-sinistra, della penultima ricerca, a due fra i principali leader dello schieramento di centro-destra e di centro-sinistra, Berlusconi e Rutelli, dell'ultima ricerca.