
Il volume unisce all'interesse di ricerca scientifica su una figura molto discussa e documentata - quella dell'imperatore romano Costantino il Grande (274-337) - l'esigenza di una revisione della memoria storica del cristianesimo su tematiche di fondamentale interesse. Parlare di Costantino nel passaggio dall'età medievale a quella moderna significa infatti riconsiderare il "battesimo di Silvestro", la fondazione di Costantinopoli, la "translatio imperii" e la "Donazione di Costantino" non tanto per mettere in campo le indagini - e le polemiche - sulla formazione di una serie di falsi" storici, ma per indagare sull'impiego che l'età moderna ha fatto e fa dei vari "miti" concernenti questo imperatore. Un'attenzione particolare viene rivolta all'iconografia relativa a Costantino, che ha esercitato una funzione fondamentale per diffondere e fissare a tutti i livelli l'immagine "ufficiale" dei momenti salienti della sua storia. La trattatistica politica di quei secoli viene inoltre riesaminata sotto il duplice versante della contestualizzazione storica e dell'elaborazione della tradizione, non senza qualche approfondimento su aspetti specifici, come quello della presenza della figura del primo imperatore cristiano nella Russia moderna o nella cultura del ducato di Savoia.
Un manuale sui fenomeni comunicativi e mediatici che si voglia completo, oltre a proporre una riflessione sul rapporto tra media e audience di massa, deve fornire approfondimenti sul rapporto tra comunicazione e interazione, linguaggio, razionalità. È la prospettiva adottata in questo volume, che presenta una rassegna ragionata delle principali teorie sui media e la comunicazione, ordinate non solo in senso cronologico ma anche per approcci. Punti di forza del testo la ricchezza degli argomenti affrontati, e i precisi riferimenti ai contesti storico-culturali e alle vicende biografiche entro cui sono nate e si sono sviluppate le teorie delle comunicazioni di massa.
Ragione e sentimento sono considerati spesso in contrapposizione nella psicologia del senso comune. L'emozionalità tuttavia è una dimensione fondamentale dell'esperienza umana, che non si aggiunge semplicemente alla dimensione cognitiva, quasi a perturbarla o infastidirla. Costruzioni complesse, le emozioni investono la mente e il corpo dell'individuo, oltre ad essere parte dell'ambiente sociale e culturale che ci circonda. L'autore, nell'intento di raccontare che cosa sono le emozioni, offre una risposta qualificata ed esaustiva ai seguenti interrogativi: le emozioni sono naturali? Si può essere felici? È possibile controllarle? Le donne sono più emotive degli uomini? È possibile dimenticare le emozioni? Vanno condivise? A cosa servono?
Nei suoi sessant'anni di vita la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha percorso un lunghissimo cammino. Ma nello stesso tempo - come del resto possiamo constatare ogni giorno - le ferite che i suoi valori subiscono sono immense e terribili. Questo quadro in chiaroscuro è il punto di partenza per un tentativo di riflessione su una delle problematiche più importanti della vicenda morale dell'umanità. Tentativo raccolto in questo volume, che anziché celebrazioni o lamentazioni propone un dibattito serio, persino aspro, mettendo sotto la lente della riflessione di ventuno studiosi di ogni parte del mondo, di ogni provenienza etica e religiosa, cultura e pensiero politico, lo stato dei progressi (ma anche delle complessità) dei principi irrinunciabili racchiusi in quella famosissima Dichiarazione. Lo stesso successo che si conseguì nello scriverla e diffonderla è infatti la spinta propulsiva che ha ormai convinto moltissimi a considerarla un fondamentale patrimonio comune dell'umanità: un aiuto per sfuggire al relativismo e all'indifferentismo, e per far sì che sia ancora possibile trasformare il terrore diffuso di uno scontro di civiltà in un saggio e fecondo incontro.
Un testo serio per smascherare gli stratagemmi atti a manipolare e condizionare le persone. Le sette per reclutare adepti ricorrono al plagio, eppure non abbiamo una legislazione adeguata per la prevenzione ed il contrasto nei confronti di coloro che vogliono manipolare lm volontà degli altri, soprattutto di coloro che sono socialmente vulnerabili: minori e adulti problematici. Questo testo intende smascherare alcuni stratagemmi per manipolare e condizionare persone e situazioni a vantaggio di leaders psicopatici a volte travestiti da santoni e artisti.
L'autore ripercorre con ampia documentazione, spesso inedita, la complessa e difficile storia della psicologia italiana. L'autore, attraverso la narrazione di oltre cinquant'anni di espeerienze fatte nel campo della psicologia sul piano clinico, didattico e teorico, iniziate nel lontano 1939 al Consiglio Nazionale delle Ricerche come studente di Medicina, ripercorre con ampia documentazione, spesso inedita, la complessa e difficile storia della psicologia italiana, dal periodo fascista, nel quale per il prevalere degli orientamenti di Gentile la psicologia in quanto 'pseudo scienza' era stata cancellata dall'insegnamento e dall'attivita' clinica, ridotta nei termini della psicotecnica, alle successive battaglie per superare gli ostacoli dell'ancora diffusa cultura contraria alla psicologia ed in particolare dell'orientamento organicistico della psichiatria e della ostilita' anche di alcuni settori della cultura cattolica e marxista verso la psicoanalisi...
Coppia e famiglia nella psicoanalisi: soggettivita' e alterita'. SOMMARIO: Introduzione. La soggettivita' in questione, Elvira A. Nicolini. I legami familiari intersoggettivi alla prova del gioco, Alberto Eiguer. Vie di percorribilita' dell'inconscio: la transgenerazionalita' e le sue mappe, Gemma Trapanese. La famiglia nella psicoanalisi di coppia, Janine Puget. Una situazione vincolare: la presenza. Coloro che ci sono e coloro che mancano in una seduta familiare, Isidoro Berenstein. Clinica dell'incesto fraterno, Rosa Jaitin. Il Senso della relazione: note sull'interpretazione, Serena Messina, Giulio Cesare Zavattini. Consultazioni con genitori di bambini psicotici: chi porta chi? Anna Sabatini Scalmati. L'asimmetria nei patti e negli accordi familiari, Paulina Zukerman. Lutti, Violenza e Famiglia, Vittorio L. Califano.
Questo breve e denso testo fornisce un'esauriente descrizione del metodo del social dreaming, uno strumento di ricerca-intervento nelle istituzioni nato nei primi anni '80 dalle ricerche di Gordon Lawrence al Tavistock Institute di Londra. I sogni sono personali o sociali? Si puo' sognare socialmente? Come il suo scopritore scrive, il social dreaming ha una storia piuttosto breve, ma una lunghissima preistoria. L'uso di narrare sogni in un collettiva e' forse antico quanto i gruppi umani stessi. Il social dreaming si distingue dall'uso terapeutico convenzionale del sogno, in quanto l'attenzione si focalizza sul sogno e non sul sognatore. In quest'ottica, il sogno non e' un possesso personale, giacche' coglie gli aspetti sociali, politici, istituzionali e spirituali dell'ambiente sociale del sognatore, e il suo significato si rivela attraverso l'uso della libera associazione e dell'amplificazione. Queste esperienze hanno confermato che il social dreaming aiuta a comprendere la vita delle istituzioni, delle imprese e delle aziende.
Il presente volume raccoglie una serie di saggi che ruotano attorno alla teoria del campo" analitico. " Sin dal titolo, vengono evidenziati alcuni dei temi trattati. L'intima stanza: la stanza d'analisi, innanzitutto, come cornice spazio-temporale della cura; poi, come visione interiore, ogni volta persa e recuperata, del terapeuta che guarda ai fatti della seduta in un'ottica radicalmente antirealista, quando considera, cioe', che tutto possa avere a che fare con il transfert, con il pensiero onirico della veglia e, in definitiva, con le espressioni della realta' psichica.