
La scuola è sempre più importante nel processo di formazione e crescita dei ragazzi, per questa ragione è indispensabile viverla "bene" con un approccio sano e positivo; questo vale tanto per gli studenti quanto per i loro genitori. In queste pagine Luigi Ballerini affronta i grandi noti del rapporto famiglia, scuola e studenti con grande chiarezza e profondità. Si comincia dal "Com'è andata oggi?", che tra le righe vuol dire "Che voto hai preso?"; una domanda che porta con sé una visione riduzionistica, legata strettamente alla performance e che come tale rischia di scivolare in una valutazione globale sul ragazzo. Ma la scuola è ben altro, è un luogo di esperienza, di autonomia, di pratica nelle relazioni, di conoscenza delle norme e (conseguente) responsabilità e non è assolutamente detto che il successo nella vita coincida con il successo a scuola. Vengono poi affrontati: la "relazione umana" del ragazzo con l'adulto insegnante - con uno sguardo lucido sul tema della "didattica a distanza" -, la "fobia scolare" che sempre più spesso porta i ragazzi a ritirarsi dalla scuola e dalla socializzazione; l"alleanza tra scuola e famiglia"; l'"insuccesso scolastico" legato sia alle difficoltà di apprendimento che a problematiche non specifiche (ribellione, svogliatezza, disistima, auto-isolamento) con consigli e strategia per "disinnescare" possibili situazioni problematiche degli studenti; infine un capitolo è dedicato al delicato tema della scelta delle scuole superiori, con un'interessante proposta di "sguardo" e preziosi strumenti di riflessione per accompagnare i ragazzi a una scelta serena, ponderata, che non deve necessariamente diventare "questione di Stato", ma tappa di vita.
L'Apocalisse non è una fantasia distopica, non è una remota possibilità. L'Apocalisse è intorno a noi: è negli aggiornamenti quotidiani sulla pandemia, è nei video YouTube sullo scioglimento dei ghiacciai, è nelle conversazioni quotidiane sul futuro. È sui giornali, sul web e sui social. Ma cosa sta facendo, concretamente, l'umanità per evitare la fine? Mark O'Connell ha intrapreso un viaggio alla ricerca di risposte. Ha visitato i bunker di lusso costruiti in Sud Dakota. Ha partecipato ai raduni dei membri della Mars Society, convinti che l'unica possibilità sia colonizzare altri pianeti. Ha visitato la Nuova Zelanda, Paese che i tycoon della Silicon Valley hanno scelto come rifugio dal collasso sociale. E infine, si è recato a Chernobyl, il luogo dove l'Apocalisse è già avvenuta, e dove l'umanità è stata spazzata via e resa irrilevante: una visione di un possibile futuro. Il risultato è un libro brillante e sarcastico, ma anche molto intimo: da padre di due bambini, l'autore si domanda in che mondo i suoi figli dovranno abitare. Raccontare l'Apocalisse significa raccontare noi e il tempo in cui viviamo, significa immergersi nell'immaginario contemporaneo e descriverne le paure e le ansie, ma anche le speranze: secondo O'Connell, potremo sfuggire alla fine del mondo non costruendo una via di fuga personale, ma solo rinforzando le comunità che già esistono.
Per la copertina di questo volume la geopolitica è un pane rovente, simbolo di necessità e attrazione. L'ammiraglio Giuseppe Lertora, autore della prefazione, scrive che ci troviamo davanti ad un: "... libro composito accessibile anche a neofiti, tanto più adatto ai cultori della materia; senza retorica né melina..." e che Danilo Ceccarelli Morolli: "... snoda i vari intercalari con trattazioni di alto profilo concettuale, con appropriate dissertazioni, esempi concreti ed inediti, considerazioni e dotti richiami storici." Per canto suo l'autore dichiara in premessa che: "... nelle mie intenzioni, quanto scritto non desidera essere la propugnazione di una nuova teoria geopolitica né tanto meno un manuale esaustivo. Al contrario, vi è l'auspicio di offrire agli studenti o al lettore alcune nozioni generali e di base." Prefazione di Giuseppe Lertora.
"La vita comune ed a se sufficiente, ed organizzata nell'unità per il meglio dei suoi membri è per gli Elleni lo stato. Ciò che conduce a tale ordinamento è la cittadinanza. L'ordinamento fondamentale dello stato è la costituzione. La sottomissione della attività dell'individuo allo stato è la virtù civile. Lo scopo della costituzione è di svolgere la virtù civile". "Nell'organamento sociale dei singoli membri è possibile la lotta per gli interessi individuali. Lo stato dee rendere impossibile questa lotta. Poiché nella lotta rompesi l'armonia suprema dello stato, che è il suo proprio interesse. Una costituzione che renda impossibile la lotta è una costituzione ottima. Poiché nella Monarchia il principio politico è posto fuori delle classi; in essa trovasi una maggiore garantia contro la lotta dei vani interessi di queste. Al contrario nella Repubblica". "In ogni popolo trovansi i germi di una organizzazione di stato: ma solo in Grecia essi si svolgono per la prima volta. Lo stato rappresenta tutta la vita sociale, l'organismo sociale. L'interesse sociale è l'interesse dello stato. I Greci non distinguono società e stato. Il problema sociale è problema politico".
Il saggio della Weil sui partiti politici e sulla loro aspirazione totalitaria, che risulta oggi di grave attualità, viene proposto nella traduzione e con il commento del grande sociologo Franco Ferrarotti, che per primo scoprì e propose in Italia questo testo.
Aprire gli occhi del nostro cuore, accettare di vedere anche i nostri limiti e il nostro senso di impotenza in talune situazioni. Non per scoraggiarci e intristirci, ma per offrire al Signore con fiducia la nostra impotenza, e credere che soltanto lui può darci la forza necessaria, la luce per capire cosa è bene e come agire. È buona cosa rivedere i nostri obiettivi, cosa vogliamo cambiare nella nostra vita, come vogliamo cambiare. Soprattutto mettiamo amore in ciò che desideriamo e una sconfinata fiducia in Dio.
Un'antologia degli scritti di Fédida dal 1968 al 2002. Questa raccolta di scritti oltre a rendere omaggio a una delle figure di maggiore spessore della psicoanalisi contemporanea, nel decennale della sua morte, si interroga sui temi che hanno messo alla prova la psicoanalisi.
Un amore che va oltre i legami di sangue e di amicizia. Un amore globale, che abbraccia tutti. Anche stimolato da internet e dai social network. Talvolta si scontra però con sentimenti di ostilità, egoismo, indifferenza. Come educarci allora a vivere questo sentimento? Attorno a questo interrogativo l'autrice traccia un itinerario psicologico di apprendimento.
Nato al seguito di un progetto di studio comparativo tra i sistemi di istruzione cinese e americano, questo libro è andato via via assumendo i connotati di un'indagine profondamente coinvolgente l'autore, che vi ha profuso l'intera sua esperienza di sviluppo intellettuale e di scelta professionale, spingendosi fino a un primo tentativo di fissare i termini di una spiegazione teorica al fenomeno della creatività e ai modi per aiutare l'espressività. Affronta il tema del multiculturalismo nella scuola e i modi in cui insegnare. L'obiettivo è sempre insegnare a leggere, scrivere, parlare, far di conto, ascoltare, valutare, misurare, ma i modi e i tempi nell'insegnare queste capacità devono variare da persona a persona. Questo è il più personale dei libri di Gardner, un testo in cui l'autore si mette direttamente in gioco, ma anche il testo di rifondazione dell'educazione progressista americana, dopo anni di egemonia sui temi dell'istruzione da parte della destra. Introduzione di Marianella Sclavi.
Il volume della Fondazione Lazzati è frutto di un lavoro di incontri di studio, approfondimento e confronto realizzati con un gruppo di giovani, per rileggere l'insegnamento di Giuseppe Lazzati e riflettere su come il messaggio del professore fosse ancora attuale. In particolare, ci si è interrogati sul senso dell'impegno socio-politico, per non lasciare che tale ricchezza andasse perduta, provando a ragionare in modo comunitario su come potrebbe essere una formazione socio-politica. Pensare insieme comporta la fatica dell'ascolto, l'umiltà di confrontarsi e perfezionare il proprio ragionamento, la pazienza per i tempi che si allungano. Ma questa modalità produce contributi ben radicati nel terreno, non costruiti sulla sabbia dell'emozione del momento, in grado di affrontare la temperie della discussione e di concorrere stabilmente all'edificazione della città dell'uomo. «La formazione all'impegno socio-politico non è nella top ten del gradimento dei giovani o tra le priorità del mondo cattolico. Ma se si riveste della capacità profetica richiamata da papa Francesco in Laudato si' e Fratelli Tutti essa appare un modo per abitare il mondo. Impegnarsi è mettersi in gioco perché le scelte quotidiane si trasformino in responsabilità per i fratelli e per le creature dono di Dio creatore. Un giovane ha bisogno di scoprire non solo chi è, ma "per chi è". Nello spendersi trova risposte agli interrogativi profondi della sua vita. Allora si capisce che la sfida da giocare è a livello intergenerazionale. Un investimento sui giovani è un segno che il vento dello Spirito sta soffiando sulla Chiesa e sul mondo».
Questo libro è accompagnato da CD Audio di meditazione, gli autori invitano i lettori a intraprendere un viaggio con loro verso l'apprendimento di come vivere con fiducia, creatività e amore verso di sè e gli altri. Affronterà aspetti diversi, ma tutti indirizzati a far apprendere come gestire le situazioni difficili della vita e far acquisire un metodo che consente di aprirsi agli spazi più intimi di sé. Le meditazioni guidate, su CD, sono profondi viaggi interiori, che lavorano con il nostro subconscio per rafforzarci: ascoltarle e seguirle spesso aiuta a sviluppare quelle capacità di comprensione ed elaborazione necessarie per crescere dalle esperienze che ci troviamo a vivere. Insieme, il libro e la meditazione crea nel nostro intimo lo spazio che ci aiuta ad avere più chiarezza nelle situazioni che affrontiamo, e a fare scelte più sane. Il volume presente, è una guida per ritrovare forza, sicurezza e amor proprio, così di frequente minati da esperienze dolorose. A partire dal riconoscimento che siamo vulnerabili. La vita infatti spesso ci obbliga a vivere situazioni difficili, come un rifiuto, o la perdita di qualcuno che si ama; magari un fallimento, o la perdita del lavoro. Forse viviamo una relazione che non ci dà l'amore che speravamo, ci troviamo senza motivazioni ed entusiasmo o siamo disturbati da pensieri negativi su di noi, o sulla vita in generale.

