
In questo testo presentiamo il Vangelo e gli Atti degli Apostoli, nella versione ufficiale della traduzione CEI 2008, per gli adolescenti; tutto a colori con un percorso interattivo dove ad ogni capitolo corrisponde un commento, un impegno di Vangelo vissuto, una preghiera e QR code con video e audio. Testi personalizzabili dalle singole diocesi e parrocchie con contenuti propri.
Un nuovo capitolo della storia complessa e affascinante della più famosa tra le reliquie. Dopo aver illustrato in un libro precedente l'ipotesi che la sindone sia stata portata in Europa e conservata segretamente dal potente ordine dei Templari, Barbara Frale esamina alcune tracce di scrittura in greco, latino ed aramaico solo da poco identificate sul lino della sindone. Confrontate con molte fonti greco-romane, giudaiche e del primo cristianesimo, queste scritte riconducono nella Gerusalemme del tempo di Tiberio (14-37 d.C.) e inquadrano la sepoltura di un personaggio chiamato Yeshua Nazarani.
Barbara Frale è ufficiale dell'Archivio Segreto Vaticano. Studiosa dei Templari e delle Crociate, ha pubblicato "L'ultima battaglia dei Templari" (Viella, 2001), "Il papato e il processo ai Templari" (Viella, 2003), "I Templari" (Il Mulino, 2004; trad. inglese, francese, spagnola, portoghese, polacca e ceca) e "I Templari e la sindone di Cristo" (Il Mulino, 2009).
Secondo la tradizione il ritratto di Cristo, di antichissime origini bizantine, tramanda la vera fisionomia di Gesù ed è sempre stato legato a regole fisse che non si potevano cambiare. Ma da cosa deriva questa lunga tradizione? I documenti rimandano a un ritratto primigenio che non era un dipinto ma piuttosto un’impronta su stoffa. Dunque la sindone di Torino può avere dettato le regole con cui si dipinsero le prime icone di Gesù. Questo è l’argomento di grande attualità ed interesse che l’autrice del volume proporrà nell'incontro di venerdì 7 maggio.
Barbara Frale è laureata in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico ed ha conseguito il dottorato in Storia all’università “Ca’ Foscari” di Venezia. Dopo un triennio di specializzazione sui documenti antichi latini e greci presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, dal 2001 è Officiale dell’Archivio Segreto Vaticano.
Secondo l'autore di questo commentario ognuno dei quattro Vangeli ha un contributo da dare alla nostra conoscenza di Gesù. Quali sono le caratteristiche della sua versione del vangelo? È un Vangelo per il popolo "giudaico" ma è anche un Vangelo per "tutte le nazioni". Matteo presenta Gesù come il vero Messia giudaico, il Salvatore il promesso Re, contrapponendolo all'indegno Erode; ma lo presenta pure come il Re e Salvatore di tutti i popoli e di tutte le nazioni. La visita dei dignitari stranieri, i magi, venuti a rendere omaggio al nascituro Gesù, storia narrata solo da Matteo, illustra questo aspetto globale, e presenta Geù come colui che adempie le speranze dei Gentili.
Il libretto riporta l'Ufficio della Passione composto da Francesco d'Assisi, perchè possa diventare la preghiera di singoli e comunità che, come lui, vogliono provare a fare della preghiera un esercizio quotidiano di incontro con Dio.
Il Vangelo di Giovanni, presentato in questo volume, contiene in sé la verità, la luce, l’amore e la vita, che sono le definizioni che l’evangelista dà di Dio. Se in noi entrano la luce, la verità e la vita e generano l’amore, effettivamente noi realizziamo il progetto di Dio di diventare suoi figli.
Il Figlio di Dio è uno che ama, sulla lunghezza d’onda del Padre (Abbà): nel Vangelo di Giovanni la parola «Padre» ricorre centotrentasei volte! E Gesù viene per rivelarci questa straordinaria notizia.
Francesco Peyron è Missionario della Consolata ed anima, insieme ad altri Padri, il centro di spiritualità missionaria alla Certosa di Pesio, in provincia di Cuneo. Ogni anno vi si tiene, oltre ad altre numerose iniziative, una scuola di preghiera per giovani le cui catechesi vengono poi raccolte in un volume.
I primi che udirono le Beatitudini di Gesù serbavano nel cuore il ricordo di un altro monte, il Monte Sinai ... dove Dio parlò a Mosè e gli diede la Legge scritta «dal dito di Dio» su tavole di pietra. Questi due monti, il Sinai e il Monte delle Beatitudini, ci offrono la mappa della nostra vita cristiana e una sintesi delle nostre responsabilità verso Dio e verso il prossimo. La Legge e le Beatitudini insieme tracciano il cammino della sequela di Cristo e il sentiero regale verso la maturità e la libertà spirituali. I Dieci Comandamenti del Sinai possono sembrare negativi: «Non avrai altri dèi di fronte a me; ... Non uccidere; Non commettere adulterio; Non rubare; Non pronunziare falsa testimonianza...». Essi sono invece sommamente positivi. Andando oltre il male che nominano, indicano il cammino verso la legge d'amore, che è il primo e il più grande dei Comandamenti: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente... Amerai il prossimo tuo come te stesso». Gesù stesso afferma di non essere venuto per abolire la Legge, ma per darle compimento. Il suo messaggio è nuovo, ma non distrugge ciò che già esiste. Anzi sviluppa al massimo le sue potenzialità. Gesù insegna che la via dell'amore porta la Legge al suo pieno compimento.
Incontrare qualcuno che parli di Gesù è un fatto abbastanza raro nella nostra società, ma non è un fatto completamente assente. Questa riflessione parte proprio dalla possibilità di interessarsi a Gesù.
Nella prospettiva del Convegno ecclesiale di Firenze In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, gli studi raccolti in questo volume partono da un punto di vista comune: l'esistenza marginale di Israele, e in esso delle prime comunità di credenti in Gesù, rispetto ai popoli e alle culture con cui si e dovuto confrontare per consolidare e vivere la propria identità. Interrogano perciò la Bibbia e altri scritti della tradizione giudaica e cristiana sui diversi momenti del dibattito sull'umano al confine tra culture e prospettive differenti. Affrontano dunque il tema della frontiera, della sua funzione e del suo attraversamento come spazio di incontro e coabitazione e come apporto peculiare a una definizione dell'"umano" e del suo rapporto con il divino. Sono inquadrati da un intervento storico introduttivo, che traccia le coordinate su cui collocare le varie interpretazioni bibliche, e da uno studio ermeneutico conclusivo, che rilancia la ricerca nella prospettiva del conflitto delle interpretazioni. In particolare mettono a fuoco le tendenze esclusive e inclusive che caratterizzano l'agire umano nell'incontro, e molte volte nello scontro, alla ricerca o affermazione di un'identità etnica, culturale e religiosa. Abitando un mondo in cui spesso siamo più preoccupati a difendere i confini e poco attenti ad abitare le frontiere, siamo condotti all'interno di un dibattito o confronto dialettico tra interpretazioni diverse che attraversano l'uno e l'altro Testamento.
Una raccolta di studi con cui l’Associazione Biblica Italiana e le EDB intendono onorare la memoria di mons. Fusco, vescovo di Nardò-Gallipoli e illustre biblista. Il volume segue gli ambiti di interesse che hanno caratterizzato la sua ricerca e vede il contributo di insigni studiosi italiani e stranieri.
Chi crede in Cristo sa di non potersi accontentare di una pratica religiosa che si aggiunge alla vita ordinaria così come una salsa si aggiunge a una pietanza per esaltarne i sapori. Credere in Cristo implica invece seguirlo, così come hanno fatto i primi cristiani dopo la risurrezione. Ebbene, la sequela di Gesù la si può capire solo sul piano dell'amore. Chi si fa suo discepolo sperimenterà di essere sostenuto dall'amore di Dio che Gesù stesso gli rivela. Lasciandosi attirare e plasmare da quell'amore, potrà andare al di là di se stesso. Tocca a noi costituire l'anello mancante fra Cristo risorto e coloro che non hanno ancora creduto in lui: gli altri potranno sperimentare, attraverso la nostra vita, chi è stato Gesù e che cos'ha insegnato. Diventando discepoli a loro volta. Frère François tenta qui, insomma, di condividere un'esperienza, nello stile inconfondibile della comunità ecumenica di Taizé: la fede come un consegnarsi a Cristo. Anziché scorrere in fretta i vari capitoli, infine, egli chiede al lettore di leggere lentamente e di soffermarsi ogni volta che un passo attira l'attenzione. Anche perché scoprire e accogliere che cosa comporta "diventare discepoli" è il lavoro di tutta una vita...

